Chi è causa del suo mal pianga sé stesso.
Ch‘è un infinito numero di libri che preannuncia la dipartita della civiltà occidentale. Comincia nel 1922 Oswald Spengler con il poderoso saggio “Il tramonto dell’occidente”. La storia gli ha dato ragione. L’occidente cristiano nato col cristianesimo non può sopravvivere alla perdita del cristianesimo. La crisi ideologica determina quella demografica con conseguente autoestinzione. L’Illuminismo ha causato l’inizio della crisi. All’inizio del XX secolo l’occidente era già tragicamente al tramonto, ed è questo che dimostrano le due mostruose religioni atee che compaiono in Europa, il comunismo sovietico e il nazismo tedesco, entrambi figli più o meno legittimi del Marxismo, ideologia violentemente anticristiana. Al Marxismo di migliorare le condizioni di operai e contadini gliene è sempre importato meno di zero, è stato ed è una violenta sottocultura anticristiana. Il Marxismo è a sua volta una sottocultura dell’Illuminismo, che è stata un’ideologia dove le lucine accese sono state francamente poche. Gli illuministi hanno però una spettacolare capacità di marketing, si sono inventati da strampalata teoria che qualsiasi cosa ci sia stata prima della loro pochissima arte e della loro poca scienza, fosse solo trascurabile pattume. Nel cristianesimo i bambini sono stati assassinati, certo, soprattutto in guerra. Ma non è mai successo però che sia stato dato l’ordine scritto di assassinare bambini. Succede nella rivoluzione francese nata dall’Illuminismo. Quando bisogna annientare la rivolta della Vandea a Parigi è dato l’ordine scritto di assassinare anche donne e bambini. Il generale che compì la mattanza, François Joseph Westermann, detto il macellaio della Vandea, andò a riferire in parlamento, con orgoglio, di aver ucciso i futuri contro rivoluzionari anche nel ventre delle loro madri. Dato che la cultura occidentale è cristianesimo, i movimenti anticristiani, Illuminismo e Marxismo hanno determinato la crisi dell’Occidente, il suo lento lungo tramonto. Il terzo movimento anticristiano, figlio quindi del Marxismo e nipote per parte di padre dell’Illuminismo è il ’68, che come ci ricorda Eugenio Capozzi nel suo saggio dal titolo esemplificativo “ L’ autodistruzione dell’Occidente”. Il ‘68 pretende di creare un umanesimo ateo. La brillante idea è di Jean Paul Sartre, mediocre scrittore, filosofo del nulla, collaborazionista della Repubblica di Vichy, firmatario del manifesto dei pedofili pubblicato nel ’74 da Liberation. Jean-Paul Sartre odia la famiglia patriarcale, caratteristica comune a tutti gli affascinati dalla pedofilia, da Jean-Jacques Rousseau a Mario Mieli, passando per Foucault, anche lui firmatario del famoso manifesto dei pedofili. Fino a quando c’è il padre a proteggerlo, è molto difficile arrivare al corpo del bambino, ed è comunque un’impresa non priva di rischi. Umanesimo ateo suona benissimo in realtà apre le cataratte del disastro. Dove non c’è una religione, non c’è una legge morale, non si distingue il bene dal male: se non c’è religione, questa distinzione non può esserci. Dove salta la distinzione tra bene e male, salta la distinzione tra vero e falso, quindi tra reale e irreale. Le frontiere e l’identità dei popoli, la necessità dei popoli di avere identità e frontiere che difendano il loro diritto a parlare la loro lingua , festeggiare le loro feste, avere a sicurezza nelle strade vengono cancellate. Se masse di stranieri entrano in un territorio, il diritto elementare alla propria terra è distrutto. La destabilizzazione dei popoli attraverso una immigrazione massiva gestita in maniera criminale da élite criminali è venduta come una bella festa. Si sono create parole prive di senso, come multiculturale e inclusione, che diventano le museruole per imporre l’arbitrio più assoluto, un popolo povero che è costretto ad autodistruggersi per finanziare la propria invasione. E dopo l’immigrazionismo invasore spacciato per festa multiculturale, arriva l’ultimo mostro travestito da folletto arcobalenato e gentile, la libertà sessuale con il suo bimbo bastardo, il gender. Come ha spiegato George Orwell, quando salta la morale sessuale, la civiltà si ferma e muore. Il divorzio l’aborto, la contraccezione, la sessualità separata dalla riproduzione, l’omosessualismo, attricette e stelline che campano mostrando terga e genitali cui si affiancano studentesse e impiegate per la prostituzione spicciola su Only fans . Come spiega Giulio Meotti nel sui libro “Gender “,salta anche la biologia, uomo e donna smettono di essere entità biologiche con la potenzialità della riproduzione, e diventano opinioni. La antropologa e anticristiana Judith Butler, che più che mediocre definirei insensata, afferma che il sesso non esiste e invece che essere ricoperta di pernacchie in un occidente in autodistruzione diventa il maestro di pensiero. Il senso di colpa dell’Occidente e il vittimismo delle minoranze sessuali, etniche, razziali e religiose, che sarebbero state oppresse per secoli dal potere ereditario conferito al maschio bianco eterosessuale, hanno reso queste scempiaggini il dogma del nuovo millennio. Un pensiero psicotico è venduto come l’unico pensiero accettabile per ini offendere nessuno. Chi afferma la verità, gli uomini sono uomini e le donne sono donne è cacciato dalle università statunitensi e anche inglesi come l’ultimo del mentecatti, la signora Rowling che valorosamente dichiara che non esistono donne trans, ma uomini con protesi mammarie rischia il linciaggio. Altro libro sul disastro suicidario dell’occidente è “Il capolinea dell’occidente” di Paul Craig Roberts, che pone l’accento sul suicidio economico, che sarebbe incomprensibile se non ricordassimo l’agenda 2030: non avrai nulla e sarai felice. Tutta l’economia degli ultimi anni ha come scopo l’impoverimento totale della maggioranza della popolazione. L’economia green ha come scopo cittadini senza auto e senza casa, troppo poveri per mettere al mondo figli, che sono produttori di CO2, meglio lasciar perdere. La cultura femminista, la cultura woke, il green, il femminismo, l’omosessualismo l’immigrazionismo hanno come unico scopro l’abbattimento del patriarcato cristiano, che è il pilastro e la potenza della civiltà occidentale, quello che ci ha reso invincibili. Noi siamo, o, meglio, siamo stati i signori della filosofia, della scienza, della tecnica. Dell’arte, della letteratura, della musica, delle esplorazioni. La nostra civiltà era troppo forte per potere essere distrutta per omicidio, sta andando verso la distruzione mediante suicidio. La filosofia produce pensieri dementi, che hanno nel non pensiero della Butler il loro apogeo. La nostra storia rinnega sé stessa. I milioni e milioni di europei finiti schiavi dell’islam scompaiono, noi che siamo la civiltà che ha rinnegato e sconfitto lo schiavismo diventiamo il nemico da abbattere per movimento dei BLM (la sigla vuol dire le vite dei neri contano, ed è il nome dato al movimento del razzismo antibianco), il movimento woke (tutta la stori di quello che è occidentale e cristiano deve essere distrutta), gli ecodeficienti che costringono i cittadini a ore e ore ingabbiati nelle loro auto sono i nuovi eroi, le case farmaceutiche sono diventate proprietarie dei nostri corpi in nome del diritto alla salute. Dovendo rappresentare il suicidio dell’occidente, quelle che sceglierei come immagini paradigmatiche della morte dell’occidente, del suo essere arrivato al capolinea sono i funerali, di Giulia Cecchettin, massacrata dall’ex fidanzato Luca Turetta. Essere ammazzate è una disgrazia, non è un merito, quindi il fatto che i funerali siano stai faraonici e trasmessi da maxischermo potrebbe avere un senso solo che la giovane Cecchettin fosse l’unica donna uccisa da un fidanzato, un ex fidanzato o un mancato fidanzato, in una nazione dove nessun uomo è mai stato ucciso per motivi passionali da una donna, o anche da un altro uomo, e dove non sia mai esistito il povero Luca Varani, torturato a morte da due gay per il piacere di farlo. Che un orrendo episodio di cronaca nera sia stato trasformato in una colpa collettiva, con obbligo di espiazione collettiva mediante rieducazione obbligatoria è un gesto che dimostra come il suicidio sia compiuto. La rieducazione è affidata a una donna, la signora Concia, che ama lo scempio ignobile della cosiddetta gravidanza per altri, che non ha mai capito che i rapporti erotici tra due maschi non sono una bella festa, ma moltiplicano fino a 140 il rischi di malattie sessualmente trasmissibili. Per quale incredibile motivo è stata scelta? Perché l’occidente è morto.