Omofoba e no vax.
Lunedì 26 settembre, il giorno dopo le elezioni, avrei dovuto tenere alle 18 presso la sala Trasparenza in piazza Castello 165 a Torino una conferenza sull’aborto. Il tema è “La salute delle donne, conseguenze fisiche, psicologiche e sociali dell’aborto”, un tema drammatico e urgente. La conferenza vede come relatori oltre a me Maurizio Marrone, Fratelli d’Italia, assessore alle politiche sociali, il pastore Nicola Giardiello, fondatore dell’Associazione “Obiettivo famiglia” e la professoressa Francesca Romana Poleggi, nel Comitato Direttivo dell’associazione “Pro vita e famiglia”. La mia presenza però è uno scandalo. Io sono un personaggio trasgressivo. Sono uno degli ultimi personaggi trasgressivi in un mondo appiattito in maniera ridicola, ma anche pericolosa, sul pensiero mainstream. Ho affermato con grandissimo coraggio, vi assicuro che ce ne vuole, che i rapporti tra uomini dello stesso sesso presuppongono l’uso antifisiologico del tubo digerente, predispongono a uno spaventoso quantitativo di malattie sessualmente trasmissibili, incluso il vaiolo delle scimmie, e altre patologie, come l’incontinenza fecale e il prolasso anale. Tutto questo è stato avvallato da dati incontrovertibili. Ho sostenuto che il cosiddetto movimento LGBT non rappresenta minimamente le persone a comportamento cosiddetta omosessuale, le associazioni omosessuali di destra lo aborrono.
Il movimento LGBT è un braccio armato della ideologie di sinistra, incluse quelle che nulla avrebbero a che fare con i costumi erotici, per esempio l’immigrazione. L’uomo politico olandese gay Pim Fortuyn è stato assassinato il 6 maggio 2002 da un terrorista islamico in quanto aveva intuito la pericolosità costituita dal fondamentalismo e dalla presenza su suolo europeo di scuole coraniche dove si raccomanda la condanna a morte di uomini che hanno rapporti erotici con altri uomini. È stato disprezzato e isolato dai movimenti LGBT come xenofobo. Ai Pride mentre i gay sono assassinati in Iran, Arabia Saudita e Gaza, ci sono ridicoli cartelli arcobaleno su cui è scritto Allah loves equality. Si tratta di un movimento rappresentato da poche centinaia di persone che riceve fiumi di denaro dallo Stato che invece non elargisce nemmeno un centesimo alla Associazioni di omosessuali di destra. Ho sostenuto che il comportamento cosiddetto omosessuale non è genetico, anche questo dimostrato al di là di ogni ragionevole dubbio. Ho sostenuto che presentare ai bambini un comportamento antifisiologico come fisiologico è gravissimo. Ho sostenuto che gli ex gay sono più numerosi dei gay e sono molto più felici, anche questo clamorosamente dimostrato. Ho sostenuto che il concetto del vietato vietare che è alla base di costumi talmente promiscui da moltiplicare per 140 (dimostrato da lavori medici inoppugnabili) il rischio di malattie sessualmente trasmissibili e da sdoganare l’uso sistematico di droghe nel cosiddetto Chem sex, inevitabilmente diminuisce lo stigma per il cosiddetto amore intergenerazionale, come dimostrato al di là di ogni regione dubbio dalla saggistica e dalla letteratura gay, dalle affermazioni di Mario Mieli e dall’ entusiasmo che nei siti LGBT viene manifestato alle sue tesi. L’assessore della Lega Ricca e il presidente della regione Cirio ci hanno quindi sfrattato. La presenza del senatore Pillon aveva reso la Lega un baluardo della libertà di pensiero, ma evidentemente la libertà di pensiero non è un valore uniformemente apprezzato in questo partito. Il sempre più triste quotidiano La Stampa è intervenuto per applaudire alla persecuzione del dissidente, lo stesso il sempre più dubbio sito Open e innumerevoli altri. Ci spiegano che gli omofobi non hanno diritto di parola. Un’affermazione pericolosa perché anche la Bibbia, Gesù Cristo, San Paolo, San Tommaso e Santa Caterina da Siena rientrano nella definizione. Tra le immani stupidaggini scritte riporto questa: Non stupisce, ma non per questo indigna meno, vista anche la presenza fra i relatori di una o di attrice di professione come Silvana de Mari, condannata dalla corte d’appello di Torino per diffamazione nei confronti della comunità LGBT. Non ho mai odiato nessuno. Ci vuole un amore infinito per affrontare persecuzioni giudiziarie, legali, aggressioni sui social, infinite lettere di minacce. All’ultima conferenza che ho tenuto avevo 16 uomini di scorta. Ci vuole un amore profondo per affrontare tutto questo. Ho visto uomini giovani morire di AIDS, uno tra le braccia. Ho visto lesioni spaventose. Esiste la fisiologia ed esiste il comportamento antifisiologico. La fisiologia rende più felici. Andrò fino alla morte, che spesso mi è minacciata, per sostenerlo. Anche l’aborto è antifisiologico. Venite quindi ad ascoltare la conferenza, è stata spostata all’Oratorio della chiesa di San Filippo Neri, e sarà memorabile. Non perdetevela. Non permettete che l’esclusione dei dissidenti abbia successo.
San Filippo Neri in Torino – Via Maria Vittoria 5 ore 18