Fascismo e altri disastri
Come ho già ripetutamente scritto, ma repetita juvant, ho l’onore di appartenere a una famiglia antifascista che ha pagato caro le sue scelte. Condivido il disprezzo della mia famiglia per Mussolini. È stato un uomo senza etica, le camice nere hanno assassinato in Etiopia più uomini di Dio di quanti ne abbiano assassinati i partigiani rossi in Italia, ha scaraventato l’Italia in una guerra di aggressione, ha permesso che l’Italia fosse devastata dai bombardamenti e dagli eserciti: quello tedesco, con la deportazione dei cittadini italiani di origine ebraica, e quello alleato, con i bombardamenti e le violenze sui civili compiuti dalle truppe magrebine al seguito dell’esercito francese. Ci ha scaraventato in una guerra demente dopo aver azzittito con la violenza le voci dissidenti. Ha emanato le leggi razziali. Ha insistito con Hitler perché anche i soldati italiani partecipassero a quello splendore che è stata la campagna di Russia. Grazie a lui abbiamo perso territorio, abbiamo riempito le foibe con i nostri corpi vivi, siamo diventati assassini e siamo stati assassinati. Detto questo, ritengo che in una vera democrazia anche la stupidità debba avere diritto di cittadinanza: è questo il senso della parola tolleranza. Non mi scandalizzano quelli che fanno il saluto romano e che si tengono il quadretto del duce sulla scrivania o alle spalle. Non li blocco e non li banno sui social perché ho fede nella mente umana e credo che chiunque possa cambiare idea. Mi scandalizzano, ho per loro un notevole astio, ma ricordo che non violano la nostra costituzione che vieta la ricostituzione del Partito fascista e si intende per partito fascista un partito che abbia il fascio come simbolo e il nome Partito fascista. Se si chiama partitiello fascistiello e ha come simbolo mezzo fascio littorio con arrampicata sopra l’edera (tralcio di vite, covone di grano, orchidea, gramigna, altro) può esistere. Tollerato, ma fermamente disapprovato. La nostra Costituzione non vieta la stupidità, non vieta di tenere e mostrare il quadretto del duce, non sancisce la limitazione del movimento di chi fa il saluto romano, esattamente come non vieta l’effige di Satana e i riti satanici, e , se volete restare in campo politico, le effigi dedli sterminatori di popoli Stalin e Mao, dello sterminatore di gay Che Guevara, il nome Giovani Turchi. Pol Pot per fortuna lo effigiano poco. Nutro un notevole astio per chiunque faccia saluto col pugno chiuso e mi scandalizza che non sia pubblicamente disapprovato. Mi sono sempre chiesta: ma di quanti milioni di morti hanno bisogno costoro perché loro impalpabili coscienze e le loro minuscole menti abbiano finalmente un sussulto di indignazione? In Ucraina 6 milioni di creature umane sono state sterminate con la fame, mentre il grano marciva nei silos perché il partito comunista sovietico era troppo idiota e disorganizzato per organizzare un numero di convogli sufficiente a indirizzarlo verso il resto del paese. Le madri in Ucraina dovevano decidere quando i loro bambini morivano se usare le loro poche forze per scavare una fossa o se lasciarli a marcire da qualche parte nella casa . Pubbliche grida vietavano il cannibalismo. Evidentemente tutti coloro che salutano col pugno chiuso devono trovarlo divertente. Non siamo in grado di contare i milioni di morti assassinati nei gulag. Sono stati superati in Cina. Lo sterminio più feroce in proporzione è stato quello di Pol Pot. Eppure è considerato etico fregiarsi del titolo di comunisti. Mi dà una nausea fisica il fatto che nel cosiddetto Partito Democratico sia esistita una corrente che ha osato chiamarsi col nome di Giovani Turchi, il nome di coloro che hanno massacrato il popolo armeno. Portare quel nome vuol dire deriderne la morte. La maggioranza degli uomini e dei ragazzi armeni sono stati castrati prima di essere assassinati e alla castrazione erano anche sottoposti i pochi orfani grazie gli sforzi della Croce Rossa riuscirono a ottenere il diritto di sopravvivere. Le donne armene che resisteva di stupri sono state bruciate vive col cherosene. Evidentemente gli appartenenti non solo alla corrente dei giovani turchi, ma di tutto Partito Democratico devo trovare tutto questo è talmente buffo da trovare deliziosamente ironico usare il nome dei loro assassini. Il Ucraina e in Turchia si sono commessi due genocidi di cristiani, assassinati in quanto cristiani, che possono essere serenamente derisi.
Deridere un genocidio di cristiani quindi è lecito. Disprezzo chi lo fa, ma per nessun motivo chiederò che vengano contrastati limitando la libertà di espressione. Per nessun motivo chiederò che si contrasti il pugno chiuso, che si vieti di deridere il popolo armeno, perché limitare la libertà di espressione è sempre un gesto non solo idiota, ma criminale.
Non c’è più la politica. I partiti non fanno più congressi, non fanno più comizi in piazza. In parlamento ci sono tizi che nessuno conosce. Gli stati sono appendici di poteri politici finanziari, elementi di repressione dei cittadini. La medicina è defunta, uccisa dai protocolli e della legge Gelli che deresponsabilizza completamente il medico se segue un protocollo statale e lo aggredisce se in scienza e coscienza prescrive i medicinali che lui ritiene corretti per quel paziente. Non esiste più la ragione. Non è possibile essere così sprovveduti, a questo punto della storia, da non capire che dare ulteriore potere a stati che già non appartengono più ai cittadini è un crimine. Non è possibile non capire che una limitazione di qualsiasi libertà di espressione, anche la più criticabile e peggio gestita, è l’inizio di un dannato piano inclinato, che porta poi alla distruzione di ogni libertà, inclusa quella del possesso del proprio corpo e delle decisioni che lo riguardano.