sono fatti con cellule di bambino ucciso alla nascita, quello che loro chiamano feto abortito
I vaccini Covid obbligatori e l’aborto di stato sono le due facce della stessa medaglia come spiegato dal
video denuncia di
Project Veritas
in cui una
whistleblower
, cioè una persona che denuncia le attività opache
dell’azienda per cui lavora, Vanessa Strickler, conferma che Pfizer ha usato cellule provenienti da un feto
abortito per sviluppare il vaccino Covid e ha cercato ripetutamente di nascondere questa informazione al
pubblico. Non esclude che le cellule possano essere contenute anche nel vaccino stesso anche se non può
dimostrarlo. È dimostrato invece che tutti gli studi sui coronavirus condotti dai laboratori americani e cinesi
si avvagono regolarmente di cellule provenienti da feti abortiti, necessarie per produrre i “topi umanizzati”:
le cavie migliori per queste ricerche. Dai documenti di Pfizer risulta che le cellule più richieste sono le cellule
renali. La donna racconta che la casa farmaceutica è arrivata ad oscurare le finestre per diminuire la
visibilità durante un’ispezione della Food and Drug Administration, l’ente governativo che deve
regolamentare l’utilizzo del vaccino. Vanessa Strickler denuncia come la scelta che dovrebbe essere
individuale, viene fatta diventare appositamente politica per dividere le persone e creare disinformazione
fingendo di combatterla inoltre sottolinea l’assurdità di sottoporre ad un farmaco sperimentale i bambini,
categoria che non ha bisogno del vaccino.
Un video del giornalista indipendente canadese John-Henry Westen, mostra che il legame tra vaccino Covid
ed aborto è molto più stretto: l’aborto di stato non coinvolge solo la scelta individuale della donna di
interrompere la gravidanza, ma è collegato a un enorme traffico di organi prelevati da feti vivi,
principalmente dopo la 16 settimana di gestazione. Il commercio esiste da molti anni, è stato rafforzato
dall’amministrazione Obama di cui faceva parte anche Biden.
Alla Corte Suprema degli Stati Uniti si sta per discutere un caso importante che riguarta l’aborto nello Stato
del Mississippi. Caso che tende, fra l’altro, a impedire il traffico di organi fetali vietando l’aborto dopo le 15
settimane di gestazione.