Siamo più orfani
Siamo tutti più orfani di quanto già non fossimo. Siamo orfani di uno stato decente, che non abbiamo, perché il nostro stato ha redatto un protocollo fatto di tachipirina, vigile attesa, intubazione, trasformando una brutta influenza in una catastrofe nazionale, siamo orfani di una classe medica che sia fatta di medici e non di impiegati statali, impiegati che hanno eseguito gli ordini tachipirina vigile attesa e intubazione invece di curare i malati, siamo orfani di sindacati che facciano i sindacati e proteggano i lavoratori dalla disoccupazione e dalla minaccia di licenziamento casomai osino rifiutare l’inoculazione di farmaci sperimentali con pesanti effetti collaterali noti e effetti collaterali a distanza non ancora noti.
Il nostro stato ha prescritto tachipirina e vigile attesa. I medici hanno eseguito tachipirina e vigile attesa. I sindacalisti hanno offerto lavoratori disoccupati disperati il nuovo smalto per uomo di Fedez, una conquista umana meravigliosa.
Siamo più orfani perché non è più con noi il professor De Donno che ci aveva dato il plasma iperimmune, un farmaco che rende la malattia SARS 2 Covid 19 guaribile in poche ore. Il plasma iperimmune è un aiuto ovvio in un malato. E anche bizzarro che ci abbia pensato solo il professor De Donno. Dopo aver trasformato in poche ore 58 agonizzanti in 58 guariti il professore stato aggredito, sbeffeggiato, estromesso, cacciato. Se la malattia è curabile i cosiddetti sieri non possono essere inoculati perché sono sperimentali: regole dell’EMA e dell’AIFA. Se la malattia è curabile tutti quelli che non l’hanno curata, ministro della salute, primari, medici, Avis che non raccoglie il plasma, ospedali che non lo chiedono, non ci fanno una gran figura. La vicenda del professor De Donno ricorda dannatamente quella del dottor Semmelweis l’eroico medico ungherese, assunto nel 1847nella clinica ostetrica di Vienna, luogo infernale dove innumerevoli donne morivano di una morte terribile, dovuta a una setticemia post parto, la febbre puerperale. Il dottor Semmelweis intuì che la causa doveva essere legata al fatto che medici soprattutto studenti di medicina non si levassero le mani dopo aver fatto le autopsie, prima di toccare e visitare partorienti. Impose lavaggi accurati delle mani, la febbre puerperale crollò e a questo punto, come è ovvio che sia, lo cacciarono, e smisero di levarsi le mani. Nessuno aveva voglia di farsi dire che erano gli stessi medici responsabili del disastro. Le donne ricominciarono a morire.
Cosa ha provato il dottor Semmelweis mentre le donne continuavano morire di una malattia che lui era in grado perfettamente di prevenire con pochi decilitri di fenolo?
Cosa ha provato il professor De Donno vedendo l’Italia e il mondo devastati da una malattia perfettamente curabile con una donazione di plasma da parte di un guarito?
Onore ai giganti della medicina, ai medici che hanno amato i pazienti.
Siamo tutti più orfani, ma il professor de Donno ci ha lasciato in eredità non solo il plasma iperimmune ma anche l’onestà e il coraggio.
È stato aggredito da un punto di vista mediatico. La sua scoperta è stata derisa da tale Burioni Roberto e tale Lucarelli Selvaggina, entrambi giganti della scienza e del pensiero, e soprattutto non è stata usata per salvare pazienti. Non riusciva a capire perché la sua cura non fosse stato utilizzata in Italia nel mondo. Non riusciva a capirlo perché era una persona perbene: che curare i malati, che guarirli a prezzi bassi non fosse l’attività dei governi è un concetto onestamente difficile da capire per una persona perbene.
Per i giganti è difficile capire che il mondo è fatto di gnomi. Per gli onesti, i forti, gli intelligenti sono incomprensibili coloro che fanno morire una donna per non lavarsi le mani o fanno morire un popolo per imporgli una dittatura sanitaria.