Tachipirina sì o no? No.
Tachipirina
La Sars 2 covid 19 secondo gli ultimi studi era presente in Italia già dall’autunno del 2019. I medici hanno visto polmoniti interstiziali e atipiche e le hanno curate come sempre, antibiotico, cortisone, eparina. Forse ci sono state più polmoniti e forse sono state più aggressive, ma nel caso, non ce ne siamo accorti: abbiamo continuato a vivere le nostre vite con la normalità del quotidiano. I morti sono morti da esseri umani, non da cani, circondati dei loro cari, se ne avevano, con l’ estrema unzione, se l’hanno chiesta. A fine febbraio arriva il Coronavirus. Anzi no. In effetti lui è arrivato molto prima. A fine febbraio arriva il terrore per il coronavirus. Questo terrore è stato creato dalla Cina, con una spettacolare operazione di marketing. La Cina, questo è il colpo di genio, non ha mentito: ha denunciato poche migliaia di morti perché a avuto poche migliaia di morti su una popolazione sterminata, la cui notizia è arrivata in Occidente accompagnata da immagini terrificanti, girate da cellulari, con una geniale finzione di essere girate di nascosto: persone che crollavano per strada, l’esercito che richiudeva altre persone dentro casa inchiodando assi sulla porta. Tutti noi ingenui, prima, abbiamo creduto alla veridicità della immagini e abbiamo dato per scontato che la Cina mentisse sul numero di morti, che non poteva che essere superiore, perché non è pensabile che una nazione venga paralizzata con la popolazione agli arresti domiciliari per la mortalità di una normale influenza o poco più. I numeri dati dalle autorità erano corretti, i video sulla terrificante pericolosità della epidemia non sapremo mai chi li ha girati e che ce li ha fatti arrivare. In questa maniera la paura ha distrutto l’ Occidente, in particolare l’Italia. A fine febbraio l’Italia è stata inondata di informazioni messe sul Web non si sa da chi che affermavano l’estrema pericolosità di dare infiammatori, e in particolare l’acido acetil salicilico e l’ ibuprofene, che tutti abbiamo in casa, e che avrebbero fermato l’infiammazione, e raccomandando il solo uso della paracetamolo, che non è un antinfiammatorio, e quindi non ferma il covid 19, il cui meccanismo patogenetico è l’infiammazione.
Il Ministero della Salute suggerisce nella circolare 5443 del 22 febbraio di avere di fronte una malattia completamente nuova, assolutamente incurabile e ferocemente mortale: nella circolare, reperibile su internet, non si accenna a nessuna cura, si raccomandano mezzi di contenimento che sarebbero sproporzionati per l’ebola, e si raccomanda anche l’isolamento dei malati, un sistema crudele che peggiora lo stato di salute di tutti. La malattia è nuova, non è affatto incurabile e ha fortunatamente una letalità molto bassa. Grazie al fatto che, sempre per volontà del Ministero della Salute non si fanno autopsie, la malattia resta completamente incurabile per un incredibile numero di settimane, “curata”, purtroppo, con la tachipirina, che è un antipiretico, non un antinfiammatorio. Non blocca la tempesta di citochine con cui il coronavirus 19 aggredisce e uccide, in compenso blocca la febbre, che, in mancanza di altro, è l’unica difesa dell’organismo. Abbatte il glutatione che è un formidabile antiinfiammatorio naturale. La tachipirina cioè gioca nella squadra del virus. Le persone malate sono state isolate: terrorizzate e isolate. Tutto quello che avevano era un numero telefonico messo a disposizione dal ministero, cui quasi sempre non rispondeva nessuno.
La gente si è aggravata: qualsiasi tipo di polmonite atipica se invece di curarla con antinfiammatori, antibiotici e cortisone la curate solo con la tachipirina si aggrava.
I pazienti sono rimasti soli, con le loro polmoniti atipiche, in isolamento, disperati. Quando ,dopo una decina di giorni senza cure, è arrivata la terribile tempesta di citochine, sono andati in ospedale in fin di vita e a quel punto la ventilazione meccanica non ha aiutato. Gli ospedali sovraffollati sono collassati. Alcuni medici e infermieri costretti a vedere solo pazienti covid, esposti a ripetuti contatti senza protezioni adeguate sono morti.
Le linee guida del ministero che prescrivono tachipirina e vigile attesa, che vuol dire non fare un accidente di niente fino a quando non si abbassa il tasso di ossigeno nel sangue, cioè fino a quando è troppo tardi perché ci sono già danni, sono responsabili del disastro. Il quotidiano La Verità e la trasmissione televisiva Fuori dal coro di Mario Giordano parlano dei medici che curano con successo il covid a casa con il cosiddetto protocollo di Cavanna, (vit D, vit C, aspirina, azitromicina, idrossiclorochina, cortisone, eparina). Eppure sono state chiuse le pagine Facebook di coloro che osano dichiarare che il covid 19 è curabile, purché sia curato immediatamente, a casa, e dando delle medicine. La mia pagina facebook è stata chiusa innumerevoli volte, perché ho nominato l’idrossiclorochina, perché ho nominato il professor Cavanna, perché ho di nuovo nominato l’idrossiclorochina, perché ho pubblicato la foto che accompagna le mie parole in questo libro. Il mio canale you tube è stato abbattuto, ma innumerevoli persone sono riuscite ad avere le istruzioni corrette. È incredibile come le linee guida del ministro Speranza e purtroppo la stragrande maggioranza dei medici di famiglia siano no drags. Descrivono la malattia come terrificante, però si arrabbiano se qualcuno dà delle medicine vere per curarla, medicine che sconsigliano calorosamente. L’unica cura che danno fino a quando non è troppo tardi è la tachipirina che leva la febbre, una difesa dell’organismo, e soprattutto, vale la pena di ripeterlo, distrugge il glutatione peggiorando infiammazione.
Un libro a questo punto imperdibile è Tachipirina – Paracetamolo e altri farmaci per abbassare la febbre di Stefano Montanari e Antonietta M. Gatti (Edizioni Macro ). Se la tachipirina è un disastro per la SARS 2 covid 19, potrebbe essere un buon farmaco per altre indicazioni? A quanti genitori è capitato di telefonare al pediatra perché il proprio figlio ha la febbre e sentirsi consigliare di dare la Tachipirina? Siamo sicuri che sia sempre la cosa giusta da fare? Entrambi scienziati, uniti nella ricerca e nella vita, Stefano Montanari ed Antonietta Gatti spiegano con termini facilmente comprensibili anche ai “non addetti ai lavori” il meccanismo d’azione del paracetamolo, il principio attivo contenuto in molti farmaci antipiretici di cui la Tachipirina, appunto, è forse il più conosciuto e presente nell’armadietto casalingo dei medicinali. Farmaco deriva dal greco Pharmakon, termine che indica sia il medicinale che il veleno, a ricordare che nessun farmaco è privo di effetti tossici. La febbre è il risultato di un complesso sistema di difesa che l’organismo attua per proteggersi da agenti nocivi e la scelta di privare il corpo di questa risorsa andrebbe valutato caso per caso: una medicina personalizzata invece dei protocolli. Purtroppo, ci ricordano gli Autori, l’osservanza del protocollo è alla base della medicina difensiva. Una medicina che non tiene conto che gli organismi superiori, categoria a cui l’uomo appartiene, tendono a rispondere in modo differente agli stimoli esterni.
Gli Autori illustrano l’attività del paracetamolo, la sua capacità di consumare il glutatione, una sostanza prodotta dall’organismo per difendersi da elementi che possono danneggiare in modo grave le cellule, mettendo in correlazione i bassi livelli di questa sostanza nei bambini autistici con l’ipotesi che la somministrazione di paracetamolo in tenera età possa provocare autismo e citano uno studio di ricercatori spagnoli in base al quale i bambini nati da madri che avevano consumato paracetamolo nelle prime 32 settimane di gestazione avevano il 30% in più di probabilità di andare incontro ad autismo.
I due scienziati sono gli scopritori delle nanopatologie, cioè delle malattie provocate da nanoparticelle, sostanze inorganiche che, una volta entrate nell’organismo, questo non è in grado di eliminare: nel libro sono riportati i risultati ottenuti analizzando al microscopio elettronico le compresse di paracetamolo.
Un’opera scritta in modo semplice, ma rigoroso che esorta ad un uso più consapevole dei farmaci, dopo aver valutato i rischi ed i benefici. Invito rivolto ai pazienti, ma soprattutto ai medici.
Ricominciate e curare. Tachipirina e vigile attesa hanno già fatto abbastanza danni. Ritrovate il coraggio con cui vi siete iscritti a Medicina, ricominciate a curare!
Il 70 % delle polmoniti sono batteriche e il 90 / delle polmoniti virali sono complicate da batteri.
Qualsiasi polmonite se la curate solo con la tachipirina, senza neanche uno straccio di antibiotico, si aggrava e riempie le rianimazioni.
Non è stato il coronavirus, ma il non curarlo. È stata malasanità.