Cui prodest scelus, is fecit.
Cui prodest scelus, is fecit.
Il 6 gennaio in Campidoglio, Pence, ha deciso di non contestare i voti dei grandi elettori giunti dai sei Stati messi in discussione e ha dichiarato di voler svolgere solo un ruolo formale di certificazione dei voti. Ha consentito però la presentazione di obiezioni. L’avvocato John C Rao, docente universitario, direttore del Roman Forum docente universitario ha rilasciato un’imperdibile intervista a Riccardo Cascioli, reperibile si you tube, dove spiega che l’incredibile folla di persone venute a testimoniare il ,oro amore per la democrazia americana e al loro presidente era una folla fatta soprattutto di famiglie, molto simile a quella della marcia della vita, che non è avvenuta a Washington la minima violenza. Mentre era in corso il dibattito, un gruppo di persone ha fatto irruzione nella sede del Congresso. I lavori sono stati sospesi. Un gruppo ristretto di persone che ha potuto rimuovere le transenne ed abbattere la porta anche grazie al fatto che a protezione degli accessi vi era un esiguo numero di poliziotti, un accidente di nessuno o quasi. Quindi: l’ISIS fa i salti mortali per portare un paio di forbicine su un aereo, e chiunque può entrare nel senato americano mentre è in corso una riunione dove tutti sono presenti inclusi il presidente, dove cioè con un’unica bomba, un unico kamikaze si potrebbe decapitare il potere degli Stati Uniti. Wow! Alcuni video girati coi cellulari mostrano che alcuni poliziotti sono usciti dal senato e hanno chiamato le persone. Doppio wow. Dai video che riprendono l’accaduto si vedono due gruppi di manifestanti: uno che cerca di sfondare la porta e un altro che cerca di impedirlo. Al momento, due persone che hanno fatto irruzione nel Campidoglio sono state identificate come vicine a movimenti Antifa e Black Lives Matter. Il caricaturale energumeno con l’elmo e le corna, dipinto dai narratori di regime come il simbolo dell’elettore medio che vota Trump: brutto, sporco e cafone appare tale e quale in una precedente manifestazione Black Lives Matter. Indagini sono in corso per stabilire l’appartenenza politica degli altri. Insieme a queste persone che hanno fatto danni, è entrato anche un gruppo di sostenitori di Trump, sorvegliati dai poliziotti. Ashli Babbit, una veterana della U.S. Air Force, madre di famiglia, si arrampica su una finestra. È disarmata, un video mostra alle sue spalle alcuni poliziotti muniti di mitragliatori che la sorvegliano, senza intervenire. Potrebbero farla scendere, puntare le armi, ma non lo fanno. Da ciò si può dedurre che non la ritenessero pericolosa: il video registra il loro stupore quando un altro poliziotto spara il colpo che la uccide. Tre manifestanti muoiono in ospedale. Una testimone racconta di una donna colpita al collo da un lacrimogeno. Testimonianze riferiscono che nella notte altri manifestanti sono stati picchiati ferocemente dalle forze dell’ordine. Ashli Babbit ed i sostenitori del presidente Trump sono stati definiti terroristi dagli stessi media che hanno giustificato per mesi le manifestazioni Antifa e Black Live Matter che hanno causato morti, incendi e danneggiamenti di auto e negozi.
Tramite Twitter, Trump ha esortato i suoi sostenitori a ritirarsi pacificamente. Non ci sono state violenze nelle strade. Gli unici scontri sono avvenuti al Congresso ed hanno avuto come conseguenza che la discussione delle contestazioni è stata sospesa. Dei tredici Senatori che dovevano partecipare all’opposizione, solo due lo hanno fatto e sei hanno votato a favore delle obiezioni di questi. In Parlamento invece centoventi hanno votato a favore. I Senatori hanno deciso, dopo l’irruzione, di non fare più obiezione per non avallare l’azione illegale dei manifestanti. Sfugge il nesso con la verifica dei voti irregolari. Dopo il tweet, Donald Trump registra un video in cui, pur ribadendo che il voto è stato rubato, dice ai suoi sostenitori di tornare a casa poiché la situazione è pericolosa. Il video è stato rimosso perché ritenuto istigatore di violenza. Trump ha annunciato che il 20 gennaio lascerà la Casa Bianca garantendo una transizione pacifica, ma non concederà la vittoria all’avversario. Biden si insedierà alla Casa Bianca con il voto di 126 parlamentari che gli sono contrari e sostengono che l’elezione non è stata regolare. Una parte della popolazione sente di essere stata privata dei diritti garantiti dalla Costituzione perché non c’è stata la volontà di esaminare realmente le prove ed i Repubblicani stessi hanno mostrato ai 75, forse 80 milioni di elettori di Trump di non volerli ascoltare. Va delineandosi la tendenza, supportata dai social media, che il voto non dovrà più essere messo in discussione, pena essere considerati sovversivi. I pochi sostenitori di Trump che sono entrati nel Campidoglio, hanno fatto dei selfies. Gli altri erano lì per fare danni, ma questo faceva parte del progetto. Pare che ad ascoltare Trump ci fossero trecentomila persone e che in giro per la città ci fossero dai cinquecento ai settecentomila sostenitori. Non è stata fornita loro alcuna protezione. Trump, senza i vincoli che aveva da presidente potrà fare molto di più: è intenzionato a riformare il partito Repubblicano, a modificare il sistema elettorale, procurarsi i finanziamenti per portare avanti una campagna di grandi cambiamenti come del resto hanno fatto Soros, Bill Gates e Zuckerberg. L’informazione è stata sostituita da narrative che hanno lo scopo di orientare l’opinione in una particolare direzione. I colossi dei social media hanno deciso di abbracciare la politica della Cina perché la ritengono rispondente ai loro progetti futuri. Un ibrido fra capitalismo e comunismo rappresentato dal “Great reset”.
A Washington un popolo disprezzato e rinnegato cui è stato sottratto il voto è andato a manifestare la sua esistenza. Nel discorso che Trump ha fatto alla folla lui ha elencato tutti i brogli. Nessuno ha risposto a questo elenco. L’avvocato John C Rao ha visto e ne dà testimonianza che i poliziotti hanno tolto le barricate per far entrare i facinorosi. Stanno starnazzando che Trump ha tentato un colpo di stato. Avrebbe tentato un colpo di stato con un energumeno vestito da toro? La realtà è che abbiamo assistito a un colpo di stato. Chiunque oserà parlare dei brogli sarà accusato di essere un terrorista. A furia di esportarla gli Stati Uniti ne sono rimasti senza. Gli stessi poliziotti che hanno lasciato gli antifa e i BLM mettere a ferro e fuoco le città americane hanno represso una folla fatta di famiglie con una tale brutalità che abbiamo 4 morti.
Una enorme parte del popolo americano, più delle metà, non ha più alcuna fede nel governo e nelle istituzioni. Forse sarebbe più corretto dire che sanno che le istituzioni sono corrotte. Biden ha dichiarato quella folla di cittadini pacifici che era a Washington come “terroristi domestici”, il disprezzo riguarda tutti i votanti per Trump? Si stanno preparando restrizioni della libertà di parola e di religione. Nessuno si faccia illusioni. Facebook e Twitter hanno osato censurare il presidente degli Strati Uniti. Ripeto: nessuno di faccia illusioni.
I colpi di stato mi pare di ricordare si facessero con i carri armati, non con i Village People.
Dicono in Africa che un infinito numero di iene può abbattere un leone, ma loro restano sciacalli e il leone resta un leone.