possibile credere alla buona fede?
I nostri diritti più elementari stanno per essere calpestati sotto il controllo granitico di 70000 poliziotti più droni. Li schiererà la sempre più incredibile signora Lamorgese, purtroppo Ministro degli Interni, per controllare che il Natale sia distrutto. Sono gli stessi amabili poliziotti che non hanno mai violato la libertà dei liceali, ma nemmeno degli studenti delle medie o delle elementari, di comprare cannabis e eroina di fronte le loro scuole. Sono gli stessi poliziotti che mai oserebbero violare la libertà di movimento dei valorosi avventurieri che sbarcano quotidianamente a Lampedusa o altri porti alternativi, ma che impediranno con multe anche di migliaia di euro l’irresponsabile comportamento di andare a messa la notte di Natale all’orario che vogliamo, di spostarci di poche decine di km per incontrare chi amiamo. Ai 70.000 poliziotti si affiancheranno milioni di volonterosi kapò sanitari, milioni di delatori ubriachi di terrore ma anche di un nuovo, nuovissimo, marcio potere. Come siamo riusciti ad arrivare fino qui? È stato un mix di numerosi fattori uno dei quali, assolutamente indispensabile, sono i morti. Come si può riuscire a fare decine di migliaia di morti con una malattia, la Sars 2, che ha una letalità oggettivamente bassa? Occorre sbagliare le cure. Occorre sbagliarle con determinazione, con protervia, occorre censurare e punire chi fa la cosa giusta, occorre censurare e punire chi dice la cosa giusta.
Riporto quanto raccomandano le linee guida del protocollo ufficiale del Ministero della Sanità a pagina 10. Le parentesi sono mie.
vigile attesa (qualsiasi cosa voglia dire, suona bene)
misurazione periodica della saturazione dell’ossigeno tramite pulsossimetria. (Questa è un’idea estremamente intelligente, anche se non ho capito come si possa mettere in atto visto che nessuno ha consigliato agli italiani di comprarsi un saturimetro. Il bonus è stato fatto per il monopattino. I soldi sono stati sperperati per i banchi a rotelle, grazie ai quali è impossibile far rispettare ai ragazzini e distanze di sicurezza, sui quali non c’è spazio per i libri, e che sono stati pagati a un prezzo folle. Nella maggioranza delle case non c’è un saturimetro. Nessun medico ne ha con sé un numero tale da poterne dare a tutti i suoi pazienti. Se fossi stata io al governo avrei fatto il bonus saturimetro e termometro, avrei dato a tutti gli anziani il bonus taxi, così da far loro evitare i mezzi pubblici, e avrei moltiplicato i mezzi pubblici)
Trattamenti sintomatici: per esempio paracetamolo. (Il paracetamolo, meglio noto ai più come tachipirina è un’idea assolutamente sbagliata. Il covid 19, sars 2, uccide mediante infiammazione, uccide mediante una tempesta di citochine. Per evitare questa tempesta che potrebbe uccidere il paziente occorre dare antiinfiammatori. La tachipirina non è un antinfiammatorio. Si limita a essere un antipiretico, combatte cioè la febbre, essendo la febbre il mezzo trovato dall’organismo per combattere il virus. La tachipirina inoltre interferisce con il glutatione. Questo vuol dire che ha tossicità epatica e questo vuol dire che di nuovo favorisce l’infiammazione perché interferisce con il glutatione che potrebbe controllarla. La tachipirina cioè fa il gioco del virus. Dare tachipirina a un paziente covid 19 è come dare zucchero a un diabetico. Il covid 19 può essere curato, abbattendone la mortalità se le cure giuste vengono date subito. Se le cure giuste non vengono date immediatamente, l’infiammazione arriva all’endotelio dei vasi e causa la coagulazione del sangue nei vasi, coagulazione intravasale disseminata, CID. Per evitare la coagulazione intravasale occorre l’eparina e per contrastarla una volta che c’è,occorre l’urochinasi. L’urochinasi non è necessario se al momento giusto si è data eparina e all’eparina non ci arrivare se al momento giusto date antiinfiammatori)
Dopo la ovvia raccomandazione di idratare il paziente e non modificare terapie croniche, arriva l’altro punto dolente.
Non utilizzare routinariamente corticosteroidi. (non utilizzare dei magnifici farmaci antiinfiammatori in una malattia che uccide per infiammazione? Bisogna darli invece, ma si possono non dare subito o non dare affatto se si sono dati gli anti infiammatori, in particolare, l’aspirina, soprattutto, oppure il brufen. Il cortisone deprime il sistema immunitario, ma impedisce la cascata di citgochine che causa la CID Prima che si abbia la CID)
L’uso dei corticosteroidi è raccomandato nei soggetti con malattia COVID 19 grave che necessitano di supplementazione di ossigeno ( vale a dire quando la CID sta già attaccando e il paziente non riesce più a ossigenare perché il sangue non circola. Se li si dà subito non si arriva a questo punto)
Non utilizzare antibiotici (utilizzateli invece, per evitare le sovrainfezioni batteriche ricordando che c’è un antibiotico particolare, l’azitromicina che ha una specifica aziona anticovid la combinazione di idrossiclorochina 400 mg/die x 7 giorni, azitromicina 500 mg/die per 6 giorni, zinco e vit. C in vena al giorno dà ottimi risultati. Alla nota azione dell’idrossiclorochina nel contenere la risposta immunitaria aspecifica e bloccare la cascata flogogena si aggiunge una funzione di trasporto all’interno della cellula dello zinco che interferiva con la replicazione dell’RNA virale. L’azitromicina che è un antibiotico, non serve solo a bloccare eventuali infezioni batteriche che si sovrappongono al virus, ma ha un’attività riconosciuta antiinfiammatoria e un’ attività immunomodulante e antivirale ampiamente documentata in letteratura. Un aspetto poco noto è il potenziamento di tale azione indotto da elevati dosaggi di vit. C.)
Non utilizzate l’ idrossiclorochina la cui efficacia non è stata confermata in nessuno degli studi clinici controllati fino ad ora condotti, (L’idrossiclorochina ha dato ottimi risultati su numeri enormi. Si tratta di un farmaco che costa pochissimo esiste da circa 80 anni. Gli studi clinici controllati hanno dei costi enormi. Nessuno studio clinico controllato è stato fatto sulla idrossiclorochina semplicemente perché nessuno le finanziati.)
L’ultima perla è la seguente:
Non esistono, ad oggi, evidenze solide e incontrovertibili, ovvero derivanti da studi clinici controllati, di efficacia di supplementi vitaminici e integratori alimentari, per esempio vitamine inclusa la vitamine D, lattoferritina. (Nessuno ha finanziato uno studio clinico controllato quindi lo studio clinico controllato non ce. Le cose possono essere vere in assenza di uno studio clinico controllato. Ci sono al contrario studi che affermano avere la vitamina D bassa aumenta dell’80% il rischio di contrarre il covi degli maniera grave. I dati sono stati esposti dal professor Isaia. Utilità della vitamina C ad alte dosi delle infezioni virali e documentato da decenni un’azione diretta su diverse popolazioni di linfociti T.)
Riassunto paracetamolo mai, aspirina aulin o brufen associati a gastroprotettori; vitamina C e D, zitromax. Se dopo quanche giorno ancora sintomi alloraidrossiclorochina (plaquenil). Cortisone se la temperatura resta alta, e eparina (clexane), per prevenire i trombi urochinasi se si sono già formati, plasma iperimmune se niente di quanto sopra ha funzionato e soprattutto . Si ricordi che l’eparina più che sciogliere i trombi li previene. Quindi se si ritiene che si siano già formati occorre l’urochinasi oppure l’ozonoterapia come trombolitico. Se tutto è andato storto c’è ancora il plasma iperimmune se siete in una regione che lo raccoglie, e soprattutto evitate la ventilazione polmonare assolutamente controindicata in caso di tromboembolia massiva.
Le linee guida del ministero della salute quindi si possono riassumere in: non fate un accidente di niente salvo somministrare l’inutile, anzi dannosa, tachipirina fino a quando non è troppo tardi. Chissà come mai in Italia la mortalità è ben più alta che in altre nazioni?
Ci stanno fortunatamente creando squadre di medici valorosi per aiutare i pazienti. Le vere linee guida su quello che bisogna fare le trovate su ippocrateorg.org. Il settimanale Panorama ha appoggiato la raccolta di firma con cui i medici chiedono che l’idrossiclorochina venga introdotta nelle linee guida.
Sia su Facebook che su WhatsApp squadre di medici valorosi hanno creato gruppi che si chiamano terapidomiciliarecovid scambiandosi le informazioni giuste perché i pazienti non vadano in ospedale. Una volta arrivato in ospedale un gran numero di pazienti morirà anche per infezioni ospedaliere sovrapposte. Se curato a casa con le medicine giuste, il covid ha una mortalità paragonabile a una qualsiasi influenza, una mortalità troppo scarsa per giustificare 70.000 poliziotti nelle strade, l’economia, la scuola, la stessa sanità, la religione e la famiglia distrutte.