Il governo sapeva.
Il supermercato si è rifiutato di vendermi una penna e un quaderno. Ho fatto un altro tentativo dal tabaccaio, ma anche lui si è rifiutato di vendermi un quaderno e una penna. I genitori sono chiusi in casa con i bambini, ma non possono acquistare giocattoli, album e colori. In compenso possiamo acquistare sigarette tutti i tipi, grappa, cognac e sigari. Per quale motivo un popolo rinchiuso agli arresti domiciliari non può nemmeno acquistare colori per i propri bambini? È proprio necessario che impazziamo? Il popolo italiano ha una colpa gravissima, e le colpe si pagano. Un terzo dei votanti ha votato per Movimento cinque stelle. Ha votato per un movimento il cui capo aveva come parola d’ordine vaffa, e si è beato di farsi fotografare mentre somministrava un’Eucaristia blasfema a gente che si è inginocchiata davanti a lui. Italiani hanno scambiato per un difensore dei poveri degli oppressi un uomo molto ricco con proprietà immobiliari tra cui la villa a Marina di Bibbona finita agli onori della cronaca perché suo figlio e altri tre coetanei sono stati accusati di aver scommesso uno stupro di gruppo contro una diciottenne ubriaca in quei locali. La villa non è stata costruita da gente che lavorava venti ore al giorno per la decrescita felice. Quest’uomo peraltro è eterodiretto, dipende dalla Casaleggio e associati, e non abbiamo ancora capito bene, ma qualche dubbio lo abbiamo, cosa sia esattamente la Casaleggio. Gli italiani hanno votato per qualcuno che urlava raffa e voleva aprire il parlamento come una scatoletta di tonno. Il nostro Parlamento è una scatoletta di tonno aperta, con un terzo dei parlamentari che votano per Ursula e Christine, per più immigrati e più tasse e forse non era questa l’intenzione di chi li ha votati. Un quarto degli italiani ha invece votato per il PD, cioè ha votato coscientemente per Ursula Christine, più immigrati e più tasse per tutti. Questi sono incomprensibili, ma almeno sono coerenti.
Ora il popolo italiano, che non può neanche comprare i colori per i propri bambini. Solo un governo che ci odia poteva fare un decreto che lascia aperti solo i supermercati e vieta al supermercato di vendere qualsiasi cosa che non sia un genere alimentare o di igiene. I colori, i quaderni e le penne permettono di sfuggire alla noia e sviluppare sinapsi, quindi sono igiene della mente, ma gente della caratura di Luigi di Maio e Rocco Casalino preferisce che i bambini non scrivano e non disegnino, ma restino incollati al televisore, così anche loro potranno aspirare alla vera gloria, il Grande Fratello, un posto di ministro subito dopo il lavoro di bibitaro. La frustrazione produce cortisolo che deprime il sistema immunitario eppure, il governo non sembra volerla risparmiare. Un governo che odia noi e ama Amazon, ma la persona già al supermercato non aumentava il rischio, il corriere di Amazon che passa di casa in casa lo aumenta.
Il governo è blindato. Facebook sta cancellando i post che osano parlare male del presidente Conte, esattamente come sotto il fascismo era vietato parlare della delirante conduzione di una guerra folle di cui il fascismo era responsabile.
La Gazzetta Ufficiale ci informa che già dal 1 febbraio il nostro spettacolare governo aveva dichiarato lo stato di emergenza per sei mesi in conseguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili ( 20A 00737 GU Serie generale n26 del 01-02-2020). La gazzetta ufficiale del primo febbraio apre dicendo che questo è stato deciso nella riunione del 31 gennaio 2020. Sei mesi di sostanziale sospensione dei diritti civili causa un’influenza virale, eppure per tutto il mesi di febbraio abbiamo sentito solo insulti più o meno gravi, razzista, fascista e altro a chi consigliava di prendere provvedimenti. Quindi il governo sapeva del pericolo, non ha chiuso porte e frontiere forse perché non era così addolorato dall’idea di trovarsi di fronte a un’emergenza tale da dover dichiarare, con la morte nel cuore , certo, la cessazione dei diritti più elementari, incluso quello di parola. Chi esprime opinioni perplesse può essere incriminato per diffusione di fake news in un momento di epidemia. Ci hanno detto di stare tranquilli e ci hanno insultato se eravamo perplessi. Hanno contribuito a spandere il virus come Zingaretti. Hanno speso denaro pubblico per mentire in uno spot pubblicitario dove si affermava, mentendo, che il coronavirus è poco infettivo mentre già avevano messo in conto 6 mesi di sospensione di diritti civili?
E adesso parliamo di medicina.
Il popolo italiano rinchiuso in casa in casa può avere senso se fatto per due settimane, massimo tre.
Poi succeda quel che succeda, la chiusura deve terminare. La razza umana e soprattutto i bambini non possono vivere lontani da sole della luce. La reclusione causerà un crollo di vitamina D e di serotonina, e si formano solo quando si sta esposti al sole. La depressione, il rachitismo, la frustrazione con conseguente produzione di cortisolo che deprima il sistema immunitario e adrenalina che alza la pressione, il diabete e l’obesità conseguenti alla sedentarietà e il crollo delle difese immunitarie possono causare più danni dell’epidemia. Il crollo dell’economia causerà altri morti perché una volta in ginocchio come la Grecia non potremo comprare gli antibiotici, mangeremo cibo scadente con ulteriore crollo del sistema immunitario e aumento delle malattie degenerative.
Mentre rischiamo tutto questo le frontiere sono aperte, gli italiani sono chiusi in casa, ma le frontiere sono spalancate a qualsiasi africano desideri arrivare e disponga dei 5000 dollari necessari. Energumeni spacciati per i poveri della terra vengono accolti sperperando soldi che dovremo restituire con interessi da strozzino alla UE, si muovono liberamente, immortalati in video che mostrano come insultano e picchiano gli uomini della protezione civile che si permettono di invitarli a restare a casa. Bivaccano a decine nei giardinetti, sputando per terra, sicuramente tutti con regolare autocertificazione.
Se anche la nostra clausura servisse a fermare il virus, loro lo immetterebbero di nuovo. Con le frontiere aperte il nostro sacrificio, che in nessun caso dovrebbe durare più di tre settimane è inutile. Tutte le persone che uscite dalle carceri raggiungeranno le proprie dimore aumenteranno il contagio.
Quindi? Quindi ce la faremo, perché noi siamo noi, saranno lacrime e sangue, ma ce la faremo. Ce la faremo se ricinquistaimo la amara arma della verità, se chiudiamo le frontiere, e ricuperiamo la libertà e il coraggio. Ce la faremo. Ma si comincia dalla verità Ci siamo lasciati chiudere in casa. Non rinunciamo alla libertà di parola.