il Pizzo della Comunità europea.
Pizzo dall’arabo jiza, tributo dei dhimmi, cioè dei non islamici sottomessi all’islam.
Il termine “pizzo” indica anche il tributo che si paga alla mafia, la mafia italiana è squisitamente siciliana e la Sicilia è stata una nazione che ha subito una dominazione islamica. La cosa non è stata indolore, e di segni ne ha lasciati parecchi. La parola viene dall’arabo mo’afiah, che vuol dire prepotenza, o anche solamente potenza. Il mafioso quindi era un individuo potente, che elargiva la sua protezione in cambio di un tributo, perché tutta la struttura islamica si fonda su questo. I non islamici delle terre occupate dall’islam sono dhimmi, sottomessi, hanno molte limitazioni, non possono essere in situazioni di potere, non possono, se uomini sposare una donna islamica ( mentre è consentito il contrario), ed è loro consentito sopravvivere solo se pagano, una tassa, la jiza, il pizzo. La scrittrice di origine egiziana Bat Ye’or spiega il concetto del tributo nel suo imperdibile libro “Eurabia”( ed Lindau), largamente citato anche da Oriana Falaci nel suo libro, anche questo imperdibile,” La forza della ragione”. Ovunque l’Islam si trovi a essere prevalente su non islamici, costoro si trovano nella condizione di dhimmi. “Nei paesi governati dalla shari’a, in cui i dhimmi rischiavano pene severe per qualunque critica alla legge islamica, il loro linguaggio servile e il loro comportamento ossequioso costituivano un elemento indispensabile per la loro sicurezza. Specifiche leggi sancivano la loro inferiorità e la loro umiliazione: in caso di omicidio di un dhimmi, il risarcimento economico era pari alla metà di quello previsto per un musulmano…”, La dhimmitudine può riguardare anche la popolazione di un territorio confinante con un territorio islamico. In cambio di un tributo gli infedeli ottenevano la cessazione delle ostilità, consistenti in rapimenti, accompagnati ora dalla richiesta di un riscatto, ora dalla riduzione in schiavitù delle vittime, omicidi, furti di bestiame, saccheggi e incendi di villaggi e città. Secondo l’autrice l’Europa si è messa in condizioni di “dhimmitudine” rispetto ai Paesi islamici nel millenovecentosettantatre dopo la guerra del Kippur. La guerra avrebbe dovuto avere come scopo la distruzione dello Stato d’Israele. Tutti gli Stati islamici erano entusiasticamente concordi, mentre gli Stati europei avevano compreso l’ineluttabilità di questa dolorosa decisione e si erano adeguati: la Francia aveva anche bloccato la consegna degli aerei Mir, che Israele aveva già pagato. Nessuno però si era ricordato di chiedere il parere dello Stato d’Israele, che si trovò in assoluto disaccordo sulla propria distruzione, e dopo un iniziale momento in cui vide la morte in faccia, contrattaccò e riuscì a riportare una seconda spettacolare vittoria, non meno spettacolare di quella della guerra precedente, passata alla storia come la “Guerra dei sei giorni”. I Paesi islamici, molto seccati, reagirono con un incremento del terrorismo e con un embargo sul petrolio, quest’ultima soluzione perlatro ragionevole. Chi vende è giusto che venda al prezzo massimo che riesce ad estorcere. Anche chi compra però deve avere la stessa accortezza, la cosa ovvia sarebbe stato che le nazioni dipendenti dal petrolio, pericolosamente dipendenti dal petrolio possiamo aggiungere, si coalizzassero e minacciassero un embargo sull’acquisto. Se noi non possiamo vivere senza acquistare petrolio gli altri non possono vivere senza venderlo. Si trattava semplicemente di “andare a vedere” un bluff. L’Europa invece decise di diventare dhimmi, e di pagare il tributo, il pizzo. Perché abbiamo calato le braghe in maniera così spettacolare e straordinaria? Per il timore di mettere in crisi la nostra economia, e per la paura del terrorismo. Il primo motivo è sempre la buona sempre vecchia vigliaccheria. Il coraggio chi non ce l’ha non se lo può dare. Il coraggio inoltre è oggettivamente pericoloso e doloroso, la vigliaccheria è più semplice, più ovvia, più fisiologica, più deliziosamente in tinta con l’istinto di sopravvivenza. Uno dei numerosi pregi degli organismi sovranazionali è la coltivazione in filari compatti, in aree intensive della buona sempre vecchia vigliaccheria. Un uomo politico nazionale, bene o male, deve dar conto ai suoi elettori, e, ancora più importante, deve dar conto anche ai vicini di casa, che potrebbero sempre sputargli in faccia in seguito a trattati deliranti e lontani, per non dire antitetici, con gli interessi nazionali. Un oscuro e anonimo burocrate di Bruxelles deve dar conto solo alla propria poltrona e secondo i malfidanti ( non io, altri, tizi ignoti che ho sentito parlare in un bar) nel caso anche al proprio conto in banca perché, sempre secondo i malfidanti (non io, altri) si potrebbero addirittura sospettare che, per un burocrate di Bruxelles, che, ripeto per coloro che fossero distratti, non deve dar conto né a elettori né a vicini di casa, potrebbe essere affascinante l’idea di cedere a qualche simpatico incentivo economico, in cambio di leggi e decisioni non proprio favorevoli ai tizi che gli stanno pagando lo stipendio con le loro tasse, e che invece dovrebbe essere il suo unico interesse. Nel suo libro Bat Ye ‘or spiega come sia nato nella Comunità europea l’incredibile e apocalittico servilismo nei confronti dell’Islam. “La sconfitta degli arabi nella guerra del Kippur (1973) provocò il ricorso all’arma del petrolio, che essi aggiunsero a quella del terrorismo per costringere l’Occidente a schierarsi con loro nel conflitto con Israele. “ E anchenel loro conflitto contro la cristianità, i cui morti sono ignorati, contro la cultura europea, contro l’Europa stessa.
“La maggior parte degli europei non ha ancora compreso che le loro strutture nazionali e sovrane si sono già disintegrate nel multilateralismo e nel multiculturalismo. Essi credono ancora di poter agire sul proprio destino nazionale restando nella sfera democratica che si sono creati”. In realtà il potere decisionale è a livello europeo, e l’Europa è ufficialmente dhimmi. Quindi sono stati il pizzo da parte dell’Europa la negazione delle radici giudaico-cristiane dell’Europa tassello indispensabile perché l’Europa potesse diventare anticristiana, e antisemita. Usraele è ufficialmente demonizzato. Mentre i cristiani muoiono come cani, il vittimismo palestinese occupa la scena. Il terrorismo è giustificato. L’Europa si è venduta. Fiumi di denaro sono stati stabiliti per favorire l’immigrazione islamica, per favorire la diffusione della cultura islamica. L’euro è stata venduta nel 1075, a Strasburgo con l’istituzione dell’Associoazione parlamentare pèer la Coperazione Euro Araba. Leggiamo e rileggiamo Bat Ye’or, leggiamo e rileggiamo Oriana, fino a che i loro libri sono ancora consentiti. Oriana ha rischiato processi, Bat Ye’or non può parlare nei campus inglesi, quegli stessi campus che invitano a parlare iman integralisti e apologeti del terrorismo.