Bandiera non arcobaleno.
Nella Bibbia l’arcobaleno è il simbolo dell’alleanza dopo il diluvio. Dall’arca scese una coppia di ogni specie di animale, scesero cioè un maschio e una femmina. Molto poco inclusivo, ma così è, pare che se devono riprodursi le istruzioni siano queste. L’arcobaleno ha sette colori. Nella Bibbia il sette è un numero rotondo e pieno, carico di significato. È il numero della completezza: anche il mondo è stato creato in sette giorni. Uno più il doppio di uno più la metà di uno, cioè tre e mezzo, la metà di sette vuol dire qualcosa di limitato. Nell’Apocalisse di San Giovanni il drago eserciterà il suo potere per un tempo che è uno, più il doppio di uno più la metà di uno, cioè un tempo limitato.
Il marketing include la capacità di mettere sotto il naso di tutti una menzogna senza che nessuno se ne accorga. Per anni abbiamo ascoltato le parole bandiera (nastrino, fiocco, pom pom ) arcobaleno senza renderci conto che non si tratta di arcobaleno. L’arcobaleno ha sette colori. Qui sono sei. Non c’è l’azzurro. Il linguaggio simbolico non è mai casuale. Il sei ha un significato preciso in campo religioso, soprattutto in sequenza di tre: 666. Il sette ha un significato preciso in campo religioso e qui non c’è, l’arcobaleno ha un significato preciso e qui non c’è, e anche l’azzurro ha un significato, e qui non c’è. E per anni nessuno se ne è accorto. Incredibile potenza del marketing. Quindi la bandiera LGBT è una bandiera non arcobaleno. I simboli non sono mai casuali. Perché sei e non sette? Perché è stato tolto l’azzurro? Il colore della purezza, della trascendenza, dei cieli di cui Dio è re.
Perché ci siamo caduti tutti e per anni non ce ne siamo accorti? Perché l’uomo istintivamente crede: questa è la potenza del mentitore.