Buona festa della mamma
Buona Festa della mamma a tutte le mamme e soprattutto a loro, alle madri fantasma, le madri inesistenti, le madri cancellate e negate. Buona festa della mamma a tutte le ragazze che a caro prezzo hanno venduto gli ovuli, che hanno rischiato o hanno avuto la terrificante sindrome da iperstimolazione ovarica. Buona festa della mamma a quelle che sono morte di coagulazione intravasale disseminata, a quelle che sono rimaste invalide per l’ictus: pare che nessuno le avesse avvertite dei rischi tromboembolici. Buona festa della mamma a tutte quelle che sono rimaste sterili per l’annessite postoperatoria o per la penuria di ovuli rimasti.
Per quanto grave fosse la vostra necessità di denaro, non valeva il rischio della vostra salute, non valeva che i vostri cromosomi, il sorriso di vostra mamma, la fossetta sul mento di vostro padre finissero chissà dove. Lo sapete che con i vostri ovuli marciano intere fabbriche di bambini, in luoghi che sono uno splendore di diritti umani, e che nessuno si informa su che fine fanno questi bambini, una volta pagati?
Buona festa della mamma a tutte le madri ridotte a un utero, con i cromosomi troppo scadenti per essere usate anche per l’ovulo, il che diminuirebbe i rischi sia per loro che per il nascituro. Quando l’ovulo viene da una parte e l’utero da un’altra, si moltiplica il rischio di aborto, di nascita prematura, di malattia neoplastica del bambino, di eclampsia per la madre. Buona festa a chi ha affittato l’utero, che la tristezza non vi spezzi il cuore, mentre i e le acquirenti con l’espressione imbronciata strepitano che bisogna dire gravidanza per altri, anzi meglio gpa, che è ancora più carino. Utero in affitto è una mancanza di rispetto ai loro figli, ci dicono, oltre che a essere un falso: la donna ha portato una gravidanza e affrontato un parto per affetto a loro, solo per amicizia e simpatia. Certo. Ma è ovvio, è evidente a chiunque non sia in malafede come noi bigotti che della bazzecole come una gravidanza e un parto si facciano per simpatia e amicizia a tizie e tizi mai visti, che i rischi e le conseguenze che sempre restano sul corpo, che il dare via la creatura che hai sentito muoversi si faccia per solidarietà umana a sconosciute e sconosciuti, spesso esili ed elegantissime signore che rischierebbero di avere la linea rovinata oppure persone con genotipo XY che non è previsto possano diventare madri. I soldi erano un rimborso spese. Di gravidanza e parto si può morire. Usiamo utero in affitto perché è meno terribile. Utero in affitto, per il bambino, è una consolazione. Mamma mi ha venduto fa male, ma mamma mi ha dato via per niente, fa ancora più male.
Buona festa della mamma alle mamme che hanno negato ai loro figli un padre: un inutile optional di cui si può fare a meno.
Un augurio a voi e soprattutto ai vostri figli, cui è stato negato il diritto a un padre e una madre, il diritto alla propria identità. Che la Madonna di Fatima assista i vostri bambini.
Venerdì prossimo alle ore 11 a Torino, presso il Circolo della Stampa, Roberto Cota, Carlo Giovanardi , Alessandro Meluzzi e io parleremo di diritti dei bambini: il diritto sancito dall’articolo 8 della Dichiarazione dei diritti del fanciullo di poter vivere con i propri genitori, di poter essere protetti dalla sessualità criminale di chi vuole violarli, che possano vivere in pace.