In scienza e coscienza.

Ormai è diventata una maniera di dire per indicare genericamente un lavoro fatto con intelligenza, preparazione e scrupolo. Per esempio, la legge afferma che un imputato possa essere condannato solo quando la sua colpevolezza è dimostrata al di là di ogni ragionevole dubbio. Tutte le volte che un innocente viene tirato fuori dal carcere dopo anni o decenni, quando indagini si riaprono dopo lustri, con un imputato per il quale si sono alternati giudizi di assoluzione e condanna, noi cafoni ci domandiamo se tutti i giudici hanno agito con scienza e coscienza e se il concetto di ragionevole dubbio, clamoroso per alcuni magistrati, invisibile per altri, sia universale per tutti. Quando la stessa magistratura che ha trovato legittimo rinchiudere 60 milioni di italiani agli arresti domiciliari, e che i non vaccinati siano stati privati di lavoro, stipendio ed elementari diritti civili, risarcisce con centinaia di migliaia di euro la sosta per pochi giorni di migranti irregolari, è stato esaminato con scienza e coscienza il concetto che la legge è uguale per tutti? Il realtà le bellissime parole “ In scienza e coscienza”, sono specificatamente riferite ai medici. Sono le bellissime parole contenute nel Giuramento di Ippocrate. “In scienza e coscienza” dovrebbe essere fatto ogni atto medico. La “scienza” contempla lo studio che deve essere costante, e non interrompersi mai, le capacità professionali, le abilità ma anche la prudenza nell’ applicare l’arte medica. La “coscienza” contempla l’etica nell’ applicare le competenze acquisite attraverso una chiave di valori che sono ben rappresentati nel codice deontologico. Senza la scienza il medico è un pericoloso incapace e senza la coscienza diventa un esecutore di ordini politici, e quando diventa la fogliolina di fico per l’arbitrio politico, la medicina diventa ripugnante. I medici che hanno fatto parte del Comitato Tecnico Scientifico e che hanno fornito le foglioline di fico che hanno giustificato come scientifici provvedimenti ascientifici, assurdi e dannosi hanno agito in scienza (quale?) e in coscienza (che tipo di coscienza?) Le chiusure fino agli arresti domiciliari, le mascherine e l’isolamento fino alla follia (il cosiddetto distanziamento sociale) da quali lavori scientifici erano supportati? Far fallire migliaia di imprese, spingere i fragili al suicidio, rinchiudere bambini e adolescenti in depressioni e fobia, esattamente a che serviva? Un banco a rotelle, che con un calcio lo studente può spostare per andare ad abbracciare un compagno, secondo quale teoria o evidenza scientifica avrebbe fermato un contagio virale? Perché il virus contagiava un normale plebeo (noi) se andava dal parrucchiere, mentre gli uomini e le donne della politica e del giornalismo avevano sempre capigliature impeccabili e chiaramente di parrucchiere? Medici del CTS sono Franco Locatelli, Silvio Brusaferro, prof. Sergio Abrignani,Fabio Ciciliano, Giuseppe Ippolito, GiorgioPalu’,GiovanniRezza, Donato Greco, Alessia Melegaro, e altri. Esattamente chi di questi invece di vietare l’uso del paracetamolo in quanto farmaco idiota che abbatte il glutatione, lo ha addirittura raccomandato? Chi di questi in scienza e coscienza ha sconsigliato l’uso di vitamina C e D che in alte dosi avrebbero diminuito la mortalità dell’80% come dimostrato dal professor Isaia a Torino? La vitamina D ad alt dosi poteva bloccare la cascata di citochine. Chi di questi ha consigliato di dare farmaci veri solo dopo che la cascata di citochine è cominciata (vigile attesa), cioè quando è troppo tardi? Contraddicendo quindi il professor Remuzzi (e tutti i medici che hanno curato), che segnala che le cure ambulatoriali precoci, quelle di cui parlava solo Mario Giordano, diminuiscono del 90 % i ricoveri. Era questo il senso della vigile attesa. Chi di questi in scienza e coscienza ha rinchiuso in casa i bambini a impazzire, concedendo l’uscita solo per i cani, per una malattia che nei bambini ha un tasso di sopravvivenza del 99,99%. Perché con questo tasso di sopravvivenza ai bambini è stato somministrato un cosiddetto vaccino di cui non si conoscono gli effetti a distanza? Chi di questi ha consigliato alla politica, perché se abbiamo capito bene era la scienza, cioè loro che ispirava ogni singolo passo e ogni singolo DPCM; di rendere obbligatorio un cosiddetto vaccino sperimentato per due mesi di cui non si conoscono gli effetti collaterali a distanza, e quelli conosciuti sono spaventosi? Il dottor Daniele Giovanardi ha rivelato le circolari dell’ISTAT che “comandavano” di classificare come morto covid i defunti di qualsiasi patologia incluso l’incidente stradale purché ci fosse un tampone positivo. Chi sono i medici che in scienza e coscienza hanno firmato certificati di morte falsi perché così era stato ordinato. Ci sono medici che in scienza e coscienza hanno classificato come malati covid pazienti che avevano altro e solo un casuale tampone positivo perché così ordinavano le direzioni sanitarie. Perché medici hanno usato tamponi per la diagnosi covid quando lo stesso scienziato che ha creato la tecnica CPR li ha dichiarati assolutamente inadatti per questa funzione? Ora che, dopo l’inoculazione, le persone muoiono di infarti e ictus massivi vezzosamente ribattezzati malori improvvisi, con quale scienza e coscienza i medici firmano i certificati di morte senza chiedere le autopsie. Occorre anche un firma messa in scienza e coscienza per un TSO, trattamento sanitario obbligatorio, che vuol dire una persona strappata dalla sua vita e rinchiusa senza possibilità della protezione di un avvocato perché è u trattamento sanitario, fatto quindi per il bene della persona e della comunità. I medici sovietici che in scienza e coscienza dichiaravano malati mentali i dissidenti, hanno trovato un sistema geniale per squalificare completamente i non allineati, levarli da qualsiasi possibile protezione giuridica, imporre psicofarmaci ingiustificati e con grandissimi effetti collaterali. A Fano nel maggio del 2021 Valerio Tellenio studente diciottenne rifiuta di portare la mascherina e si incatena al banco. Incatenarsi da sempre, come sdraiarsi per terra, è uno dei gesti simbolo, lecito e magnifico, della protesta non violenta, La mascherina ha un valore zero nella prevenzione della malattica covid, come rilevabile da enorme letteratura scientifica che anche uno studente di liceo è in grado di decifrare, il suo obbligo ha costituito una spesa immensa per il popolo italiano e il loro acquisto ha dato adito (chi mai avrebbe potuto sospettarlo?) a notevoli episodi di corruzione. Molte mascherine acquistate, e imposte, contengono sostanze tossiche. Gli infiniti articoli scientifici che le dichiarano inutili, anzi dannose, sono troppo difficili per i medici del CTS? No, anche loro sanno che sono inutili e quindi inutilmente dannose. Lo dichiara Alberto Villani, presidente della Società Italiana di Pediatria e membro del CTS, che per anni in scienza, poca, e ancora più impalpabile coscienza ha imposto agli scolari italiani la cancellazione della comunicazione mimica mediate un presidio che ha moltiplicato faringiti e sinusiti mediante l’alterazione del microbioma orale. Villani spiega che: “L’obbligo di indossare la mascherina all’aperto è un richiamo. Non importa se scientificamente ha senso oppure no. È un segnale di attenzione per noi stessi e per la comunità”. È quindi un segnale di sottomissione. Prendiamo atto che decenni di cosiddetto antifascismo, cosiddetta democrazia e cosiddetta libertà sono una burla. Qualcuno, sicuramente in scienza e coscienza, ha firmato il TSO di Enrico Gianini: ha lavorato per anni a Malpensa, si occupa di geo ingegneria e tecniche di manipolazione climatica e metereologica. Ha commissionato a un laboratorio francese analisi di campioni di liquido da lui prelevati, e ha fatto denuncia alle procure italiane in quanto le analisi segnalavano la presenza di metalli pesanti. È internato nell’Ospedale psichiatrico delle Stiviere (MN) dal 4 marzo. Ci sono stati veri segni di vero squilibrio, aver minacciato qualcuno con i machete come normalmente fanno alcuni migranti nuove risorse dell’Italia o i fatti sono solo questi? A ogni buon conto ricordo le parole di Cristo nel Vangelo (Matteo 5,22), per chi dà del pazzo a un altro, levandogli quindi protezioni giuridiche, credibilità e libertà, c’è il fuoco della Genna. Secondo il Vangelo non è meno grave di un omicidio.