Il nemico dentro le porte.
Molti credono la scuola un luogo sicuro, invece il nemico è lì. Mario Giordano ha parlato nella sua trasmissione di due cosiddetti libri per bambini. Uno è “La principessa col pisello”, di Manuela Salvi, un sguaiato libricino che i bambini trovano divertente perché lo scambiano per umorismo assurdo, come umorismo assurdo, e molto amato, è il libro “Chi me l’ha fatta sulla testa”, (di Holzwarth e Erlbruch), tradotto in italiano da Donatella Ziliotto. I bambini non amano le principesse col pisello e non amano che si defechi loro in testa. Al contrario. Trovano queste due situazioni talmente sgradevoli, anzi luride, da scatenare la risata. È la fase in cui i bambini ridono delle cose sporche. L’altro libro di cui ha parlato Mario Giordano è Marlon Bungo, la storia di un orrido coniglietto che sposa un coniglietto maschio. Dio ci ha creati, tutti, uomini e conigli, maschi e femmine perché diventiamo padri e madri. Gli organi sessuali sono detti anche organi riproduttivi perché dall’amore e dalla sessualità nasce la vita della generazione successiva. Le persone dello stesso sesso non hanno nessun tipo di incastro, bisogna ricorrere al tubo digerente, che contiene le feci, non è proprio una cosa elegante, e ha un carattere astioso e poco comunicativo. L’uso del tubo digerente a scopo ricreativo non ha niente a che fare con la sessualità, anzi ne è la negazione, e non moltiplica gli essere viventi ma le malattie proctologie e quelle sessualmente trasmesse. Non nascono bambini. Affermare che questo rapporto ha lo stesso valore dell’amore tra un uomo e una donna vuol dire che la vita non ha valore, che la vita dei bambini non ha valore, un’affermazione immonda. L’attrazione per il proprio sesso non è una condizione genetica (basta con queste scemiaggini), ma un comportamento da cui si diventa dipendenti. Scrivere libri per bambini non è facile e non è da tutti. Un libro per bambini decente, degno di questo nome, deve insegnare il desiderio di vivere e il coraggio. I cosiddetti libri LGBT, campioni della tolleranza dell’orrido e dell’inclusione forzata di quello che non vorremmo includere, hanno dei testi di indottrinamento e disegni squallidi, anche perché devono essere un addestramento al brutto. Non raccontano nessuna storia. Non fanno zampillare emozioni. Si limitano a indottrinare. C’è ad ammorbare i bambini il libercolo che chiede “Perché hai due papà?” che calpesta il dolore umano, il dolore del bambino cui viene sottratto il diritto alla madre, il dolore delle bestiali complicanze potenzialmente mortali della vendita di ovuli e della gravidanza per altri, il dolore di alcuni tipi di tumori maligni cui i bambini nati così sono più soggetti. La storia è quella di due maschi incapaci di amare una donna, incapaci quindi di sessualità, che si relazionano tra di loro con pratiche erotiche che causano gravi danni proctologici e moltiplicano le malattie sessualmente trasmissibili. I due si comprano la prole con la pratica dolorosa e pericolosa della gestazione per altri. La prole comprata vive in una casa dove nessuno ha le mammelle e tutti hanno il pene, e questo come ha dimostrato il sociologo Mark Regnerus aumenta inevitabilmente il rischio di abuso, e aumenta anche il rischio di suicidio e di tossicodipendenza La prole comprata deve sempre nascondere che ferita sia per lui la mancanza della madre perché altrimenti i due tizi con cui convive rischiano di destabilizzarsi. Il coniglietto da un lato e i due cosiddetto padre dall’altro praticano la sodomia, che è violentemente antigienica e ci costa una valanga di quattrini tutti gli anni in diagnosi e cure di malattie sessualmente trasmissibili, malattie a trasmissione orofecale (epatite A, Covid 19, eccetera) e proctologiche. Lo stesso Stato che mi ha imposto discutibili mascherine e ancora più discutibili vaccinazioni sperpera centinaia di migliaia di euro delle mie tasse per organizzare i Pride per decantare la fierezza di comportamenti violentemente antigienici e condannati dalla religione e paga le cosiddette associazioni cosiddette culturali che introducono i libri spazzatura nella scuole e nelle biblioteche per bambini. Esiste un patto sociale. I genitori mandano i figli a scuola perché la scuola insegni a fare le addizioni, il congiuntivo e il condizionale, chi era Napoleone. Non mandiamo i figli a scuola perché gli insegnanti vomitino su di loro le loro ideologie, perché la nostra storia, le nostre tradizioni e la nostra religione siano derisa. Non mandiamo figli a scuola perché dopo averli obbligati per anni a una ridicola mascherina, si spieghi loro che un comportamento che moltiplica fino a 100 volte il rischio di trasmissione di epatite B e AIDS è una bella cosa, e debba essere incluso. Da dove nasce il fiume di mota che investe i nostri bambini? Chi stabilisce quali libri per bambini hanno un valore e quali no? Lo stabilisce l’associazione culturale Hamelin: il nome nasce dal pifferaio della fiaba che porta i bimbi alla rovina. L’associazione forma bibliotecari e insegnanti, ha sede a Bologna fino a una decina di anni aveva qualche competenza e qualche valore. Negli ultimi anni è sprofondata nella follia della sinistra di sacrificare ogni etica all’inclusione lgbt. Il progetto fondamentale si chiama Scuola e Formazione nasce dentro al Cassero, il circolo LGBT nel 2002. L’associazione cosiddetta culturale Hamelin ha cioè come partner etico il Cassero, circolo gay dotato di lussuosa dark room, locale dove al buio maschi molto discinti si scambiano pratiche erotiche, tanto poi per gli antivirali dell’AIDS e gli antibiotici della lue ci sono le infinite tasche dei contribuenti che aspettano una risonanza sei mesi. Se digitate su Google le parole Cassero e Crocifissione arriverete alle luride, violente e nauseanti immagini di un loro spettacolo che è derisione non solo di Cristo ma del dolore umano. Per favore guardate le immagini di questa crocifissione perché dovete avere chiaro in mente che i funzionari dell’associazione Hamelin, che sono quelli che decidono quali libri vanno bene per i vostri figli, non la trovano disdicevole: siamo quindi di fronte a individui che non sono più in grado di distinguere il bene dal male. L’associazione Hamelin ha come partner etico il Cassero con “l’obiettivo di portare nelle scuole del territorio bolognese progetti di educazione alle differenze: si tratta di un approccio formativo ai diritti umani, volto a far crescere cittadine e cittadini che rispettino e valorizzino le differenze di genere, di orientamento sessuale, di provenienza culturale, di diversa abilità, di religione. Religione? La crocifissione sodomitica per questi tizi quindi non è un oltraggio a una religione, oppure dispersi nell’ottuso anticristianesimo postcomunista non sanno che il cristianesimo è una religione? Tra l’altro i cristianesimo considera la sodomia un peccato che grida vendetta a Dio, quindi chiunque affermi che la sodomia è una bella cosa e deve essere inclusa sta violando la religione cristiana e la costituzione che garantisce la libertà religiosa. Tra i libri di indottrinamento LGBT consigliati da Hamelin a bibliotecari e insegnanti ci sono – Lorenzo Bernini, Apocalissi queer. Elementi di teoria antisociale, Edizioni ETS, 2013, un testo dove si spiega la violenta pulsione di morte e pulsione antisociale insite nella cosiddetta omosessualità. – Leo Bersani, Is the Rectum a Grave? And Other Essays, The University of Chicago Press, 2010, testo che spiega come contrarre e diffondere l’AIDS; l’epatite B e la sifilide sia un diritto umano imprescindibile per i gay: il vero gay pratica il barebaking, cavalcare nudi, rapporti senza preservativo e il bugchasing, contrarre (e trasmettere) volontariamente malattie sessualmente trasmissibili. Mario Mieli, Elementi di Critica Omosessuale, Feltrinelli, 2017 “Noi checche rivoluzionarie sappiamo vedere nel bambino l’essere umano potenzialmente libero. Noi, sì, possiamo amare i bambini. Possiamo desiderarli eroticamente rispondendo alla loro voglia di Eros, possiamo cogliere a viso e a braccia aperte la sensualità inebriante che profondono, possiamo fare l’amore con loro”. Questa affermazione manifesta un forte desiderio erotico di bambini. Desiderare eroticamente un bambino si chiama pedofilia. La pedofilia come ogni malattia mentale è contagiosa. Leggere un’ affermazione come questa per un individuo portato alla pedofilia (soprattutto per quanto riguarda le parole sensualità inebriante e le parole possiamo fare l’amore con loro) può spingere qualcuno a passare all’atto. L’Italia ha firmato la convenzione di Lanzarote che la obbliga a perseguire il reato di apologia di pedofilia. Possiamo cominciare l’opera levando i finanziamenti a tutte le associazioni che raccomandano questo testo?