Tra i due litiganti il terzo gioca
È una leggera variante del più noto proverbio tra i due litiganti il terzo gode. Il godimento è qualcosa che si può fare anche da una poltrona, presuppone solamente vantaggi e la gioia di averli. Giocare invece vuol dire prendere la situazione in mano, diventarne protagonista. La notte di sabato 11 marzo 2011, due terroristi, Amjad e Hakim, sono entrati nell’abitazione della famiglia Fogel mentre dormivano nei loro letti. La famiglia Fogel era una famiglia di ebrei coloni in Cisgiordania. I coloni sono cittadini israeliani, straordinariamente bravi come agricoltura, che hanno reso fertilissime le terre della Cisgiordania, hanno creato 135000 posti di lavoro per i palestinesi con cui convivono, hanno introdotto nuove culture e l’irrigazione goccia a goccia che ha trasformato sterpaglie desolate in una delle terre più rigogliose del pianeta. I coloni occupano gli spazi che se fossero liberi dalla loro presenza, potrebbero essere occupati dalle rampe di missili qassam in grado di sparare su Israele, che poi risponde al fuoco e tutti si fanno male. I coloni di Gaza davano lavoro a 35000 palestinesi e finché c’erano loro non si poteva sparare missili qassam su Israele e si evitavano guerre. Poi Israele, per dimostrare la sua buona volontà, strappò via i coloni da Gaza nella speranza che questo gesto avrebbe portato la pace. Ha portato la guerra permanente. Se guardate una cartina scoprirete che l’islam si estende dal Marocco all’Indonesia. Ovunque sia presente al di fuori della penisola arabica ci è arrivato col ferro, col fuoco, col dolore e cancellando le civiltà precedenti così che nessuno ricorda che la Libia era civilissima e cristiana e che l’Afganistan è una culla del buddismo . Il popolo d’Israele ha riconquistato la terra dei suoi padri. I primi sionisti l’hanno acquistata pagandola a prezzi altissimi e quando il loro stata assegnata, 1948, una piccola area 19.000 km² senza una goccia di petrolio sono stati attaccati in tre guerre che avrebbero dovuto essere di assoluto sterminio. La famiglia Fogel era una famiglia di coloni, una famiglia quindi che secondo la vulgata palestinese e non solo palestinese ha rubato la terra ai palestinesi. La Turchia ha rubato la terra agli armeni, e li ha anche massacrati. Il Bangladesh ha rubato la terra agli induisti: 10 milioni di profughi induisti dal Bangladesh. Eppure nessuno armeno e nessun induista si sognerebbe di pugnalare a morte per rappresaglia dei bambini islamici. Se lo facesse, sarebbe considerato un folle e un criminale. Nessuno tocchi Caino, ma gli israeliani si possono ammazzare anche da bambini perché “hanno rubato la terra”. Prima Amjad ha pugnalato a morte Yoav, 10 anni, e insieme hanno pugnalato e strangolato Elad, 4 anni. Poi sono andati nella stanza dei genitori, assassinandoli a pugnalate. Dopo che sono andati via, Amjad tornò nella casa per cercare un’arma, sentì il pianto della piccola Hadas di tre mesi, e trucidò anche lei con una coltellata alla testa. Entrambi i gentiluomini appartengono all’organizzazione terroristica “Fronte popolare per la liberazione della Palestina”. Sono stati condannati a 130 anni di prigione. Sono un esempio tra i tanti di cosiddetti “attivisti e resistenti, prigionier politici palestinesi”: Addirittura il nome di questi due è stato inserito nelle liste di coloro che Hamas chiede di liberare in cambio di donne e bambini israeliani ostaggio da più di un anno. Al momento in cui scrivo ancora non sappiamo se ci saranno anche loro tra coloro che saranno liberati. Nel caso siamo certi che l’ occidente la loro liberazione sarà salutata da Greta Thumberg e gli altri proPal come l’uscita dal carcere di Gandi. Anche il 7 ottobre molti bambini israeliani sono stati uccisi, ma ci è stato spiegato che coloro che li hanno assassinati sono resistenti o attivisti, e che i bambini erano colpevoli perché “hanno rubato la terra”. L’odio contro Israele ha portato quindi moltissimi a giustificare l’assassinio intenzionale di bambini. Ora l’assassinio intenzionale di civili è qui tra noi: persone accoltellate sui treni da islamici immigrati oppure cittadini di prima, seconda, terza generazione che gridano Allah Akbar, persone schiacciate come vermi ai mercatini e sul lungomare di Nizza non si contano più. Ora anche l’accoltellamento dei bambini è qui da noi. Dopo i bambini ebrei è il turno dei bambini cristiani. Tre bambine cristiane sono state accoltellate sei mesi fa a Southport con ferocia inaudita da un diciassettenne di origine cristiana, convertito all’islam. Si è trattato di un islamico che ha applicato la regola del Corano di uccidere infedeli ovunque si trovino. Lo Stato inglese ha reagito con pene durissime, fino all’imprigionamento, ha chi ha osato dire la verità: è stato un atto islamico. In Germania un bambino è stato appena accoltellato da un islamico di origine afghana. Il sangue è ancora caldo sui marciapiedi e già ci stanno assicurando che non è un atto di terrorismo ma un gesto isolato di un qualche piccolo squilibrato. A cosa serve la guerra permanente dei palestinesi contro gli israeliani? A fare accettare la più atroce brutalità islamica come normale, così che poi possa scatenarsi contro di noi. Uno che uccide un bambino è un assassino. Per i palestinesi si è inaugurata la regola che se uno uccide un bambino a sangue freddo è perché è molto arrabbiato perché “gli hanno rubato la terra”. Questa regola ora vale sempre. Quindi le atrocità islamiche sono in realtà la reazione a una qualche ingiustizia subita, non è stato integrato, è ancora offeso dal colonialismo finito decenni fa, la ragazza lo ha piantato, altro. Gli ebrei usciti dai lager non hanno accoltellato i bambini tedeschi. E gli armeni non fanno saltare bus scolastici turchi. Loro quindi non hanno subito ingiustizie. Il vittimismo palestinese è la chiave di volta fondamentale per l’ invasione islamica dell’Europa. Il nome Mohammed e già il nome più scelto tre nuovi nati, ma questo non basta: occorre legalizzare e banalizzare anche la brutalità più atroce. Da dove nasce l’odio contro Israele? Abbiamo un odio di sinistra che accomuna gli israeliani ai colonizzatori, comunque occidentali quindi colpevoli a prescindere e i palestinesi al buon selvaggio quindi innocenti a prescindere, ma quello che è sconvolgente è l’odio cristiano. Anche ottimi blog cattolici stanno ritrasmettendo le notizie false che arrivano dalla Striscia o dai siti gestiti dall’Iran: decine di migliaia di bambini di Gaza uccisi, il 7 ottobre nessuno stupro denunciato, nessun bambino israeliano decapitato o anche solamente ucciso. Il cristianesimo è la religione di Cristo. Cristo appartiene alla tribù di Giuda, il leone di Giuda, è della stirpe di Davide che è il re ebreo che ha fondato Gerusalemme. Il cristianesimo è una religione ebraica. L’ebraismo e il cristianesimo sono due religioni ognuna blasfema rispetto all’altra. Secondo l’ebraismo Gesù Cristo e la Madonna erano due tizi molto qualsiasi forse nemmeno troppo raccomandabili e questo per noi è blasfemia. Secondo l’ebraismo il fatto che noi consideriamo Gesù Cristo figlio di Dio è blasfemia. Gli ebrei quindi sono potenzialmente nemici dei cristiani. I cristiani quindi sono potenzialmente nemici degli ebrei, ma noi, al contrario degli ebrei, abbiamo avuto l’ordine preciso di amare i nostri nemici e abbiamo avuto l’ordine preciso di evangelizzare cioè convertire coloro che non credono in Cristo. Non abbiamo mai eseguito questo ordine. Questo ha causato il disastro. Gli ebrei sono stati odiati per l’accusa di deicidio. Gesù Cristo ha detto: signore perdona loro che non sanno quello che fanno: il deicidio è stato perdonato. Cristo non può essere contraddetto, mai. Chi accusa gli ebrei di deicidio, contraddice Cristo. Noi avevamo il compito di amare gli ebrei. Questo avrebbe permesso la loro conversione. Noi abbiamo scatenato persecuzioni che li hanno allontanati dalla conversione, rendendola impossibile. Non mi converto alla religione che ha preso a calci me, mio padre e mio figlio. Gli ebrei non hanno amato noi e hanno creato sistemi ideologici anticristiani, principalmente il marxismo e tutti i suoi derivati. Il disastro è successo in Arabia. Tra i due litiganti, i cristiani che sostengono che il Messia sia Cristo e gli ebrei che sostengono che non sia Lui, il gioco lo ha preso Maometto affermando di essere lui i Messia. Maometto ha creato una religione che ordina di asservire duramente o uccidere gli infedeli, prima quelli del sabato, gli ebrei, e poi quelli della domenica, noi. Quindi ora ristabiliamo la decenza e la giustizia, e riconquistiamo la nostra terra, che ritorni una terra dove nessuna bambina, ma anche nessun uomo di sessant’anni, possa essere accoltellato.