Gaza: bambini morti di freddo a 8 gradi.
Nel suo discorso di fine anno il Presidente Sergio Mattarella ci ha ricordato con la sua voce cortese parole entusiasmanti, eccitanti e soprattutto nuove come inclusione, sostenibilità, integrazione, accoglienza e resilienza, consapevolezza e responsabilità che sono una maniera educata per dirci che grazie a Prodi abbiamo regalato all’Unione Europea quel pochino di sovranità che eravamo riusciti a salvare dopo la sconfitta militare della seconda guerra mondiale. Ci ha ricordato che abbiamo l’obbligo etico di essere felici ed inclusivi mentre migranti ci stuprano, rapinano, accoltellano, distruggono le nostre auto, vandalizzano le nostre chiese e rendono la nostra vita un inferno. Gli stupri di Capodanno, le aggressioni di maschi islamici a donne cristiane nelle piazze festanti della notte di San Silvestro sono cominciati a Colonia nel 2016 e sono proseguiti gloriosamente un po’ dappertutto. Quest’anno pochi cristiani bianchi sono stati così sprovveduti da andare in piazza: un gruppetto di turiste straniere lo ha pagato caro. Le piazze sono quindi conquistate dei nostri ospiti, che le hanno vandalizzate, che hanno potuto liberamente issare le loro bandiere, latrare i loro insulti alle nostre forze dell’ordine e a noi tutti, spiegarci che sono i nostri futuri padroni e mostrarci il dito medio, che è stato mostrato a tutti gli Italiani come segno di quanto giustamente ci disprezzino, essendo noi un popolo di incauti che permette un’invasione che ha avuto il genio di presentarsi priva di apparente forza militare e su dei barconi. Hanno ripreso con i cellulari e trasmesso a tutto il mondo che sono i padroni della città e della nazione. Quando qualche carabiniere o poliziotto ferma sparando qualcuno di loro che sta sfogando la sua infelicità accoltellandoci, deve affrontare un processo pagando l’avvocato di tasca sua mentre, le oche giulive di turno organizzano fiaccolate per il defunto. Il Presidente Mattarella ha ricordato che si è diffusa la notizia che a Gaza una neonata sia morta assiderata. Il telegiornale della terza rete il 2 gennaio ha affermato che sono sei i neonati di Gaza morti assiderati. È sufficiente digitare su Google le parole Gaza meteo per scoprire che per tutto il mese di dicembre e in questi primi giorni di gennaio a Gaza la temperatura minima oscilla tra gli 8 e i 10 gradi. Quindi la notizia è clamorosamente falsa, come, tra l’altro, clamorosamente falsi sono i numeri di morti civili inventati da Hamas, che curiosamente tutti riportano benché già smentiti da fonti ufficiali indipendenti. Sarebbe bastato controllare Google per rendersi conto che la notizia è assurda, ma Google non è stato controllato. Nessuno nello staff del Presidente della Repubblica o tra i giornalisti di Rai 3 è abbastanza intelligente da digitare Gaza meteo, d’altra parte perché affaticarsi e rinunciare a un’occasione così carina di aumentare l’odio contro Israele? Un bimbetto palestinese morto assiderato pareggia brillantemente i conti con i bambini ebrei veramente morti di fame e di freddo nei ghetti e nei campi di sterminio. Israele ha fatto arrivare a Gaza di viveri sufficienti ad assicurare ad ogni cittadino almeno 3000 calorie al giorno, anche calcolando i furti di Hamas qualcosa è arrivato. Una persona ben nutrita può serenamente vivere a 8 gradi, basta un maglione. A casa di mia nonna, come in molte case prima dell’era del riscaldamento centrale, la temperatura di inverno era al di sotto dei 10 gradi, come attualmente è la temperatura invernale in molte case di ecologisti seri. A 8 gradi bisogna mettersi di impegno per far morire un neonato di freddo, bisogna lasciarlo esposto nudo per molte ore, magari bagnandolo ogni tanto. A 8 gradi è sufficiente che la mamma tenga il bimbo contro la sua pelle con uno scialle addosso perché il piccolo sia a una temperatura ottimale, anche nel caso sia prematuro. Questo sostituisce anche le culle termiche. Le madri palestinesi non sono capaci di tenere i loro neonati contro di loro sotto i loro vestiti? La notizia è falsa, ma se fosse vera vorrebbe dire che ci sono a Gaza neonati che sono stati intenzionalmente uccisi esponendoli al freddo. È ipotizzabile che un popolo che, dopo aver scatenato una guerra, impedisce ai bambini l’accesso ai rifugi antiaerei faccia morire intenzionalmente i propri neonati di freddo? È importante che di bambini ne muoiano il più possibile e aumenti l’odio contro il nemico sionista, ha ufficialmente auspicato da Sinwar il defunto capo di Hamas, lo stesso gentiluomo che aveva dichiarato nel 2018 che avrebbero tolto il cuore dal petto degli israeliani, e mangiato il loro fegato. Possiamo considerare un tizio che fa affermazioni come queste un orco? Qualcuno ha mai sentito un armeno, lui sì appartenente a un popolo innocente e calpestato, dire bestialità di questo genere? Un popolo che aveva un capo come Sinwar, che scrive sulla sua costituzione che il suo unico scopo nell’esistenza è la distruzione di una nazione di 9 milioni di abitanti (articolo 1 statuto di Hamas) e di voler assassinare tutti gli ebrei del mondo (circa 18 milioni di persone, articolo 7 di Hamas) può essere tecnicamente considerato un popolo di orchi? Rileggete il magnifico libro di Antonia Aslan La masseria delle allodole per avere una qualche idea di cosa sia un vero sterminio di un popolo veramente innocente. Qualche armeno ha mai detto che era giusto sterminare i turchi? Chi è l’orco? L’orco è colui che uccide intenzionalmente i bambini e dopo averli uccisi festeggia. In Pollicino, la bellissima fiaba di Perrault, è espresso un concetto geniale. Chi gioisce nell’assassinare i bambini altrui, finisce per uccidere i propri. L’orco che vuole sterminare Pollicino e i suoi fratelli, sopprime le sue stesse figlie. I nazisti non hanno protetto la popolazione civile dai bombardamenti, non evacuavano i bambini dalle città come facevano gli inglesi e soprattutto hanno mandato i loro figli bambini a fermare i carri armati sovietici. La Dodicesima divisione SS Hitlerjugend era fatta da ragazzi. Alla ultima assurda e disperata difesa di Berlino hanno partecipato anche undicenni. Le madri di Gaza fanno fotografare i loro neonati con addosso la tutina militare e la cinturina da terrorista suicida. Il popolo palestinese è riuscito a perfezionare il già lurido mito nazifascista del bambino soldato nell’ancora più immondo mito del bambino terrorista suicida, e adesso con il bambino martire ucciso dal nemico sionista e più ce ne è meglio è. Un popolo che sotto i bombardamenti impedisce ai propri bambini l’accesso ai tunnel che sono rifugi antiaerei è un popolo di orchi? Come spiega Mosab Hassan Yousef nel suo libro Figlio di Hamas, e come serenamente confermano i dirigenti di Hamas, non basta aumentare il numero dei bambini morti inventando numeri assurdi, che peraltro saranno creduti, e allestendo set fotografici per spacciare da cadavere un bambino vivo e vegeto, come normalmente fanno a Gaza. Occorre che molti bambini muoiano veramente, e più sono meglio è. Il 2 gennaio del 2010 un kamikaze pachistano islamico si è suicidato, ha trovato la morte, ha sacrificato la sua stessa vita e può averlo fatto solo se qualcuno gli ha garantito il paradiso, per sterminare decine di persone, anche loro pachistane e islamiche, che stavano commettendo il crimine di assistere o partecipare a una partita di volley. Con un’autobomba ha distrutto un intero villaggio. Tra le migliaia di atti di terrorismo islamico degli ultimi 20 anni, questo è uno dei più significativi, è in un certo senso il paradigma del terrorismo islamico. I morti sono stati un centinaio, tra cui donne e bambini, i feriti un migliaio. L’islam è l’unica religione che abbia spinto qualcuno dei suoi figli a sterminare la propria stessa gente per andare in paradiso. L’islam è la sola religione dove alla tv dei ragazzi (Iran komeinista Gaza, Cisgiordania) si invitino i bambini a morire da martiri, sminando con il proprio corpo ( come hanno fatto nella guerra Iran/Iraq) o uccidendo il nemico sionista. A Gaza la lapidazione per le adultere è stata sostituita con il martirio: se la donna, a volte incinta, si fa esplodere con una cintura di esplosivo ammazzando qualche israeliano, l’onore della sua famiglia è restaurato. Avete mai visto la foto dei bambini palestinesi che prendono a sassate i carri armati israeliani. Ma quale padre criminale e demente manda contro i carri armati i suoi bambini? Quando un popolo manda i propri figli a morire pur di uccidere, quel popolo ha una religione talmente atroce che si sono fatti fuori persino l’etica minima degli alligatori: mamma alligatore protegge la sua prole. Nessuna pace è possibile con chi vuole sterminare un intero popolo e mangiarne il fegato. Mosab Hassan Yousef nel suo libro Figlio di Hamas propone l’unica soluzione possibile per avere la pace: la conversione al Cristianesimo. Ha ragione lui.