Non gettate le vostre perle ai maiali
“Non date ai cani ciò che è santo; Non gettare le vostre perle davanti ai maiali, altrimenti le calpesteranno e poi si rivolteranno contro di voi, sbranandovi”.
L’ affermazione evangelica è ormai diventata una maniera di dire, ed è durissima. I termini usati da Gesù Cristo, cani e porci, sono molto aspri. Il cristianesimo, oggi ridotto a una manciata di buonismo, è in realtà durissimo. Nel momento in cui l’islamizzazione inghiotte Gran Bretagna, Francia e Germania, dopo che la politica e la maniera di vivere di Gran Bretagna, Francia e Germania sono devastate dalla presenza islamica, noi vorremmo regalare la cittadinanza dopo cinque anni delle nostre ridicole scuole. Le nostre scuole sono ridicole, mi spiace per gli insegnanti, molti sono ottime persone che fanno quello che possono e loro per primi possono testimoniare che le loro scuole sono ridicole. Non si prega all’inizio delle lezioni, non si festeggia più il Natale e allora a quali valori devono integrarsi i bambini musulmani? Gli insegnanti tutti, salvo pochissime eccezioni, non sono state capaci di ribellarsi all’imposizione della inutile e pericolosa mascherina, dell’inutile e pericolosa vaccinazione. (i medici non hanno fatto meglio). Quindi dopo cinque anni di inutile scuola durante il quale forse i maestri riusciranno a insegnare le tabelline, più difficilmente i congiuntivi e i condizionali, gli allievi islamici avranno il potere di votare e modificare quindi le nostre maggioranze e le nostre leggi, di non essere espulsi dopo stupri e atti di terrorismo che, secondo le statistiche del ministero dell’interno, questa minoranza compie con maggiore frequenza di tutti gli altri gruppi etnici. Con spettacolare sprezzo del ridicolo i funzionari del Ministero degli interni sciorinano dati sulla criminalità talmente approssimati per difetto da poter essere considerati serenamente falsi, perché i sindaci del PD possano sciorinare le loro idiozie sulla violenza reale e quella percepita. Informo tutti costoro che più della metà dei crimini non viene denunciata. Le bande di giovani islamici che derubano, pestano e umiliano giovani italiani, non sono quasi mai denunciate sia perché sarebbe inutile, sia nel timore di ulteriori ritorsioni. Quando mi è stata scippata la borsa (in cui non tengo soldi, cellulare e documenti, che porto nel marsupio) non mi sono presa il disturbo di fare denuncia, perché sprecare tempo? Quando ci rubano in casa, a meno che non ci sia un’assicurazione, non denunciamo nemmeno. Ringraziamo che abbiano solo rubato e non abbiano occupato la casa. Tutte le volte che una donna riceve profferte sessuali aggressive e disgustose, molto frequenti nelle stazioni di periferia di sera, se non si arriva allo stupro, non denuncia. Per quanto riguarda gli omicidi che sarebbero diminuiti: sono diminuiti i cadaveri che trovate. C’è una parte della popolazione su cui non avete nessun controllo, e che ha la capacità (Pamela docet) di smembrare con i machete. Ma soprattutto con la cittadinanza si darà il diritto di voto, quindi di modificare le nostre leggi e la nostra politica. Una minoranza del 10% che vota compatta ha in pugno il paese. Tutti quanti continuano molto ipocritamente a usare il termine migranti, immigrati, addirittura profughi (da quali guerre e da quali persecuzioni?). Nessuno usa la parola islam perché sarebbe discriminatorio e come tutti sanno la discriminazione è il crimine assoluto. L’Italia ha una discreta immigrazione dal Sudamerica. Nessuno dei sudamericani è arrivato con un barcone. Sono quasi tutti di regione cattolica. La integrazione dei loro figli è molto facile. Cinque anni di scuola potrebbero anche essere sufficienti. La cittadinanza a cittadini islamici che mai per nessun motivo al mondo possono integrarsi perché è contrario all’islam, serve solo all’islamizzazione dell’Europa mediante immigrazione, la cosiddetta libanizzazione. Le cose non ci stanno andando bene. Onorevole Taiani, faccia il politico per cortesia. Lei dovrebbe prendere ordini solamente dai suoi elettori. I suoi elettori non vogliono lo Ius Scholae. C’è un video di un gruppo di giovani cittadini francesi nati in Francia da genitori nati in Francia, a lor volta figli di genitori nati in Francia. Hanno fatto tutte le scuole. E sono lì che spiegano che quando avranno il potere, e grazie al voto ce l’avranno, un voto che viene dato grazie alla cittadinanza regalata, anche in Francia alle donne sarà vietato parlare in pubblico come in Afghanistan, sarà di fatto vietato girare con vestiti occidentali, o che scoprano anche solo la testa e le mani. Onorevole Taiani, lei sta allegramente buttando nella spazzatura non riciclabile il mio diritto di parlare in pubblico e mostrare le caviglie. Onorevole Taiani, lei è un mio nemico personale. Un individuo che vuole che io porti la testa coperta e forse anche la faccia, che non possa guidare e non possa parlare in pubblico non deve avere la cittadinanza né il diritto di voto, mai. Non deve avere il diritto di voto, perché un ministro glielo regala. Nel suo magnifico Eurabia la giornalista egiziana Bat Ye’ or, spiega le linee di corruzione che hanno portate all’islamizzazione e ipotizza che dietro la magnanimità degli uomini politici che regalano la cittadinanza possa esserci una corruzione fatta di petrodollari. La seconda ipotesi, certamente più corretta e verosimile, invece è che lo facciano per bontà di cuore, bontà di cuore che però di manifesta solo per gli immigrati islamici. Grazie all’ Islam la lapidazione traversa i secoli. Non è stata inventata da Maometto, esisteva già nella Bibbia, ma di sicuro, oggi, a Tel Aviv nessuno vuole lapidare nessuna adultera. Grazie all’Islam la lapidazione dell’adultera è sempre viva e sempre più diffusa ed ha superato i millenni. Non è Maometto che ha inventato le mutilazioni femminili: esistevano già, sia in Medio Oriente che in Nord Africa. Come la lapidazione delle adultere sono state il mezzo per garantire agli uomini il possesso del corpo delle donne e quindi l’uscita dalla preistoria. Poi, un popolo dopo l’altro, tutti hanno abbandonato la mutilazione femminile e la lapidazione perché si era usciti dalla preistoria e si andava avanti. L’Islam non va avanti. Grazie all’Islam, alla ferocia che è nei suoi libri sacri, la violenza è irrisolvibile. Certo Giordano Bruno è salito sul rogo, ma è successo più di 400 anni fa, ancora un pezzetto di storia e farà mezzo millennio fa. E, cosa più importante, non c’era scritto sul vangelo di bruciare gli eretici, per cui è stato possibile arrivare a un’epoca dove non si fa più. Se è scritto nel Corano di lapidare le adultere, se l’escissione è raccomandata da Maometto, non si potrà mai smettere di farlo. Infatti si fa sempre di più. La dizione corretta è: “è un paese dove già si lapidano le adultere, un paese dove è già arrivata la mutilazione femminile”. Nell’islamicamente corretto, nel delirio di servilismo che spinge a dire che no, non è vero che l’Islam è violenza e sopraffazione, sono Hirsy Ali, Theo Van Gogh e Oriana Fallaci che lo dicono perché loro sono razzisti e cattivi, l’Islam è buono e la circoncisione femminile raccomandata da Maometto è una piccola cosa che non fa male. Le mutilazioni femminili durante il colonialismo erano scomparse. Sono ricomparse come manifestazione anticoloniale, (Alice Walker, Possedere il segreto della gioia) raccomandate da moltissimi leader postcoloniali e da moltissimi Iman. L’escissione è islamica e grazie ai fiumi di denaro che arrivano dall’Arabia Saudita si sta estendendo a paesi che non l’avevano mai avuta, Esattamente come l’usanza del velo. L’Indonesia, per esempio, dove le mutilazioni sessuali non c’erano mai state e il velo nemmeno, è stata “convertita” ad entrambe queste usanze negli ultimi trenta anni. Non si dà la cittadinanza a chi ritiene metà della popolazione, la metà di cui io faccio parte, inferiore e indegna delle libertà più elementari. Chi vuole regalare la cittadinanza a chi mi vuole rinchiusa è uno sprovveduto, è un mio nemico personale. Le auguro con tutto il cuore, onorevole Taiani, che il suo partito alle prossime elezioni scompaia, e lei con lui.
Nella foto cittadini cui individui come Taiani hanno dato la cittadinanza