Chi ha avuto, ha avuto, e chi ha dato, ha dato.
Detto napoletano che riassume in parole povere il concetto che a un certo punto i morti devono
seppellire i morti e i torti devono essere dimenticati, la questione deve essere chiusa, a prescindere
da chi abbia ragione o da chi sia rimasto avvantaggiato. Celebre proverbio richiamato dalla
famosissima "Simme 'e Napule, paisà'" di Peppino Fiorelli: Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto…
chi ha dato, ha dato, ha dato…scurdámmoce 'o ppassato, Simme 'e Napule, paisà! Nella fonetica
partenopea si pronuncia “chi ha rato, ha rato”, con la rotacizzazione della dentale intervocalica, per
cui la D diventa R come nella parola Madonna che nelle invocazioni diventa Maronna. A un certo
momento le guerre devono concludersi. Il nord Africa era cristiano, verde ed era coltissimo. È stato
colonizzato dall’islam, che come sua abitudine ha completamente distrutto le civilizzazioni
precedenti, resiste uno sparuto gruppo di copti in Egitto, tra un attentato a l’altro. La mia terra, il
meridione italiano è stato flagellato da un millennio di schiavisti. La nostra straordinaria civiltà è
crollata. La mia città natale, Capua, che in epoca romana è stata la seconda città del mondo noto,
seconda solo a Roma, è stata saccheggiata e distrutta dai pirati saraceni due volte, nel nono secolo, e
non siamo nemmeno sul mare. Il Marocco è stato costruito dagli schiavi cristiani, schiavizzati in
condizioni durissime, la sopravvivenza media era 7 anni. Se qualcuno pensasse di andare a far
saltare un bus scolastico a Rabat e poi ballare per strada distribuendo dolcetti mentre i bambini
marocchini bruciano vivi, sarebbe considerato un criminale folle. La città che oggi si chiama
Istambul si chiamava Costantinopoli, è stato conquistata col ferro il fuoco e il dolore. Come
riferiscono gli stessi cronisti ottomani furono stuprati donne e ragazzini, mentre gli uomini che
avevano combattuto furono crocefissi e impalati. Le percentuali di cristiani a Costantinopoli era del
99%, agli inizi del secolo scorso era del 30%, dopo lo sterminio degli armeni era del 2 % e
attualmente dello 0,6. Chiunque decidesse di far saltare un bus scolastico in Turchia per vendicare
la distruzione della cristianità e dei cristiani, perché è molto arrabbiato per lo sterminio degli
armeni, i loro bambini castrati, le loro donne stuprate, sarebbe un criminale folle. L’Istria
brutalmente votata delle popolazioni italiane. Uomini e donne hanno dovuto lasciare quella che era
la loro terra, la terra che apparteneva ai loro antenati da secoli e secoli. , Come anche altri gruppi
etnici, erano stati uccisi a migliaia con grandissima crudeltà nelle foibe. Eppure, giustamente, se
qualcuno decidesse di far saltare un bus scolastico oppure a Belgrado strutture di stupri di norma
progetto sarebbe giustamente considerato un criminale folle. Nel 1971 gli induisti sono stati cacciati
dal Bangladesh, eppure Bangladesh è una delle culle dell’induismo. Abbiamo avuto 10 milioni di
profughi. 10 milioni di creature umane cacciate dalla loro terra. Questi profughi sono stati accolti
dall’India e nessun induista ha insegnato ai suoi figli ad odiare i musulmani del Bangladesh e che
sarebbe giusto ucciderli. La legge del “Chi ha avuto, ha avuto, e chi ha dato, ha dato”, vale per
l’eternità meno che per l’eroico popolo palestinese che da tre generazioni riceve fiumi di denaro che
si estinguerebbero immediatamente se si mettesse in pace. Il 7 novembre è stato pubblicato un
“Appello da parte di accademici e accademiche italiane per chiedere un’ urgente azione per un
cessate il fuoco immediato e il rispetto del diritto umanitario internazionale”. In 48 ore ha raccolto
l’ adesione di 3.862 accademici. L’appello inizia così: «In quanto membri delle comunità
accademiche e dei centri di ricerca italiani, scriviamo questa lettera in nome della pace e della
giustizia, uniti dalla richiesta di porre un'immediata fine alla guerra in corso contro Gaza».
Veramente è Gaza che ha aperto il 7 ottobre una guerra contro Israele, una guerra tremenda
cominciata con bambini assassinati, le donne stuprate in manera spaventosa. Le donne israeliane
non sono state uccise come gli altri civili. Sono state stuprate, umiliate, sposte nude e fatte a pezzi.
La violenza dello stupro etnico è esplosa. Non solo sono state punite per essere le donne del
nemico, e di portare, di aver portato o di poter portare nel loro ventre i figli del nemico, ma anche
per essere donne libere, che non portano teli sui loro corpi, di cui sono le uniche proprietarie.
Le belve che hanno fatto questo scempio hanno preso degli ostaggi che devono essere liberati. Se
Hamas liberasse gli ostaggi l’operazione a Gaza si fermerebbe, ma gli accademici non chiedono la
liberazione degli ostaggi. La guerra di Israele è contro Hamas. Il 7 ottobre sono stati uccisi
scientemente, guardandoli in faccia, 1400 israeliani ebrei, tra cui 29 bambini. I miliziani hanno
sequestrato 240 israeliani tra cui 33 bambini. Lo stato di Israele è nato per proteggere gli ebrei
dall’antisemitismo occidentale e da quello ebraico. I tempi in cui si potevano impunemente uccidere
gi ebrei sono finiti e non tornano. L’articolo 1 dello statuto di Hamas inneggia all distruzione di
Israele, alla distruzione di uno stato di 9 milioni di abitanti, l’articolo 7 ripete l’invocazione
coranica di gli ebrei, non gli israeliani, gli ebrei, dovunque si trovino, quindi in qualsiasi parte del
mondo, anche fuori dalla terra di Israele. Gli accademici affermano che Israele dal 1948 occupa in
modo illegale la “Palestina” e impone al “popolo palestinese” «una forma di segregazione razziale e
etnica». Gli stessi accademici che non hanno scritto nulla sui massacri e sulla pulizia etnica del
Sudan meridionale, (forse non li considerano esseri umani veri?), non hanno fiatato sulle ultime
violenze etniche contro gli Armeni, sposa la teoria di Hamas che lo stato di Israele non dovrebbe
esistere. Le eventuali violenze di Hamas sono quindi giustificate dalle umiliazioni subite. Gli
armeni che non fanno saltare bus scolastici quindi si sono divertiti a farsi sterminare. Comunque
non ne sono stati umiliati. Anche gli ebrei che non hanno fatto mai saltare bus scolastici a Berlino o
anche a Roma non si sono troppo offesi dall’essere stati sterminati. In tutti i casi l’esistenza di
Israele risale a tre generazioni fa. Chi ha un disturbo border line di personalità e chi soffre di
psicosi, non è in grado di intuire la conseguenza delle proprie azioni, ma segue l’impulso. L’affetto
da disturbo border line di personalità, come gli psicotici, quindi se è stato umiliato o se si sente
umiliato uccide e dà la colpa della sua violenza a chi lo ha reso infelice. Le persone normali e sane
di mente calcolano le conseguenze delle proprie azioni. I palestinesi da decenni attaccano Israele
che è più forte di loro, la cui risposta travolgerà loro e i loro bambini. Quindi si tratta di persone alle
quali del benessere dei loro figli interessa meno che del fango che hanno sotto i piedi. I palestinesi
sono il perdente radicale, secondo la definizione del filosofo Hans Magnus Enzensberger, disposti a
sacrificare sé stessi e i propri figli e portare il mondo alla distruzione pur di danneggiare il loro
nemico. La cosa interessante è che anche gli accademici italiani hanno la stessa deformazione del
pensiero. Secondo loro il loro appello quale effetto avrà? Gli 9 milione di israeliani decidano di
andarsene? Il risultato di questo appello, come anche dei violentissimi cortei, delle sinagoghe
aggredite, delle stelle di Davide che compaiono sulle case è uno solo. Israele si è reso contro che se
ferma l’attacco prima di aver liberato gli ostaggi firma la sua condanna a morte. I suoi cittadini
saranno alla mercè del primo zuzzerellone che vuole torturarli, stuprarli o ucciderli, e che resterà
impunito. Gli israeliani hanno sotto gli occhi che ogni ebreo che vive fuori da Israele è in pericolo,
quindi per nessun motivo possono abbassare e armi, che per nessun motivo possono fare nessun
trattato con i palestinesi e che non possono tenerli ai propri confini perché sarà sempre un pericolo
mortale. Noi italiani non abbiamo mai torto un capello ai palestinesi, non confiniamo nemmeno. I
palestinesi ci hanno causato 48 morti in due attentati a Fiumicino, Hanno assassinato Stefano Tascè
perché hanno sparato su dei bambini ebrei davanti alla sinagoga di Roma, ebrei, non israeliani,
hanno sequestrato l’ Achille Lauro uccidendo un anziano turista ebreo, non israeliano, e secondo le
teorie più verosimili a loro dobbiamo l’attentato alla Stazione di Bologna.