Il ventenne che faceva prostituire le sue ex compagne di classe nella capitale è stato condannato a due anni. Un sistema per fare soldi facili, in breve tempo diventato un giro di escort il cui valore aggiunto era la giovane età delle ragazze: diciassette, massimo diciotto anni. Il giovane tratteneva parte degli introiti, i clienti potevano essere ricattati e invitati a “regali” e “offerte” che lui stesso vagliava. I giornali informano che le ragazze, tutte della Roma “bene” si prostituivano per acquistare abbigliamento e accessori firmati o l’ultimo modello di cellulare, all’insaputa delle famiglie. Da queste notizie comprendiamo il disvalore delle aberranti lezioni di cosiddetta educazione sessuale che vengono somministrate ai nostri figli in orario scolastico. Il sesso è un gioco, un giocattolo, nessun senso di colpa, solo leggerezza, perché non prostituirsi e perché non prostituire l’ex compagna di banco?
Dal 2004, per ordine dell’OMS e dell’ONU, impartiamo ai nostri ragazzi un’educazione sessuale mostruosa le cui linee sono state create con una serie di congressi come quello del Cairo nel 1994, di Pechino nel 1995, da cosiddetti “esperti”. In questi congressi è stata vietata qualsiasi parola sull’enorme differenza tra i maschi e femmine. È diverso il loro cervello, è diversa l’anatomia dei corpi. È diversa la libido: esplosiva quella dei maschi, il loro corpo non si modifica col sesso. Molto più pudica e prudente quella delle femmine: il nostro corpo si modifica con il sesso, la deflorazione, la gravidanza, il parto, gli spaventosi e sottovalutati effetti di anticoncezionali e aborto sono sul nostro corpo. Madre Natura non fa cose stupide. Sono le donne a restare incinte, a portare avanti la gravidanza. Siamo noi che partoriamo un bimbetto delizioso che non sa fare nulla eccetto emettere un pianto disperato con cui attirare l’attenzione di qualcuno dotato di mammelle, mamma, che lo consoli e lo nutra. Accudire un neonato è la cosa più bella che si possa fare nella vita, ma non si può accudire il neonato e contemporaneamente inseguire il cervo o arare. Quindi per accudire un neonato, occorre un uomo, un padre che con la sua forza cacci il cervo, ari e protegga la donna e il suo bambino. La sessualità genera figli. Sessualità e procreazione sono collegate. Sui libri di educazione sessuale questa informazione manca. Il pessimo libro “Un gioco da ragazze”, di Amy B. Middleman e Kate Gruenwald Pfeifer, ripubblicato in Italia dalla Erikson, ha l’avallo dell’American Medical Association. Da ciò si deduce che il suo contenuto, un inno alla promiscuità sessuale e al sesso usa e getta, è voluto dall’élite. Per un maschio, la promiscuità sessuale significa avere molti figli. In molte società poligamiche gli uomini potenti hanno decine di figli. Gli uomini hanno il testosterone, l’ormone maschile che aumenta la libido, le donne hanno soprattutto gli estroprogestinici, dunque una libido più scarsa a fronte di un potente istinto materno. Una donna per avere figli vivi deve avere un uomo legato a lei, sempre legato a lei, anche quando è incita o ha partorito, quindi non è attraente. Per una donna non è difficile essere voluta da un maschio per un atto sessuale senza relazione, dato che loro hanno questa libido esplosiva. Madre natura ci ha dato invece una libido più piccola proprio perché possiamo restare lucide davanti a tutti i maschi che ci vogliono e scegliere quello che ci dà maggiori garanzie di restare con noi fino alla fine, di non andarsene lasciandoci a morire di fame con i nostri bambini. Della permanenza dell’uomo sul pianeta la fase più lunga è l’età della pietra. Il cervello umano quindi è un cervello adatto a vivere nell’età della pietra. Nell’età della pietra per una donna avere un figlio senza uomo vicino voleva dire la morte per inedia. Adesso noi dobbiamo confrontarci a un mondo postmoderno disponendo di un cervello preistorico, ma la natura non è cambiata. Per noi femmine non è così divertente darla a chi capita. Dato che noi portiamo la gravidanza, il parto, l‘impegno dell’accudimento del bambino, madre natura ha fatto in modo che ci eccitiamo solo davanti a un maschio che ci voglia sul serio, che per noi sia disposto ad affrontare il drago. Ci eccitiamo davanti a un maschio che ci dia il territorio. Il corrispettivo del territorio è il denaro. Ti sto dando il mio denaro, il tempo impiegato a procurarlo, quindi la mia vita. Poiché portiamo il peso della gravidanza, Madre Natura fa sì che ci eccitiamo solo davanti a un uomo che sia disposto a morire per noi. Il denaro, l’anello, l’invito al ristorante rappresentano questo. Dove non c’è maturità e affettività noi femminucce non ci divertiamo così tanto, a volte dobbiamo essere strafatte di qualche cosa per non morire di noia. Uno dei pochi libri che dà questa corretta informazione è “Una gioventù sessualmente liberata (o quasi)” di Thérèse Hargot: spiega la trappola in cui cadono le ragazzine, spinte a un sesso promiscuo, osceno e arido. Anche i giovanissimi grazie alla diffusione degli smartphone guardano pornografia e impongono la stessa aridità e la stessa violenza delle immagini che vedono: il sesso usa e getta. Madre natura nel paleolitico ha fatto in maniera che le donne abbiano un cervello che ama appassionatamente l’amore, e si annoia sul sesso promiscuo, perché il sesso promiscuo in epoca preistorica per noi e per i nostri figli voleva dire la morte per inedia. L’informazione è taciuta dal libro della Erikson, che alla domanda: cos’è il sesso? Risponde: si può fare il sesso in molti modi. La domanda non era questa, il libro non spiega cos’è il sesso, a cosa serve: serve a creare una nuova vita attraverso il piacere. Il libro, rivolto alla fascia di età 10-14 anni, illustra che si può fare sesso in molti modi, i due più comuni sono il rapporto sessuale e il sesso orale e che si fa sesso anale quando il pene entra nell’ano. Non spiega perché deve farlo, non c’è la parola amore, non c’è neanche la parola piacere. Al contrario del libro per i maschi, Un gioco da ragazzi, nella versione per le femmine non c’è nemmeno la parola orgasmo, infatti non c’è l’orgasmo col sesso anale, che deve essere venduto come normale attività ricreativa. Non c’è scritto che può causare incontinenza fecale, che moltiplica per venti il rischio di malattie sessualmente trasmissibili, che fa un male dannato perché Madre natura è un’arcigna megera e il tubo digerente non è stato programmato per essere usato a scopo ricreativo. Non c’è scritto che fare l’amore può portare alla nascita di figli. C’è scritto cosa sono i contraccettivi, tacendone gli effetti collaterali. Questi libri e le lezioni di educazione sessuale sono stati creati per rendere le vostre figlie prostitute ideali, addestrate alle attività sessuali al pari delle attività sportive e di quelle scolastiche. Queste ragazzine lo fanno perché non sanno che possono dire di no. Il mondo postmoderno disprezza il pudore femminile, che madre natura ci ha dato proprio per proteggerci dalla sessualità usa e getta. Dalla nostra sessualità possono nascere i bambini. Riempiono i nostri corpi di disastrosi ormoni che ci causano depressioni e trombosi, come ricorda Thérèse Hargot nel suo libro si interroga su quante sono le donne uccise o rese invalide da trombo embolie da anticoncezionali orali. Nessuno ha tenuto il conto. Nel suo ottimo libro “Le vie della psicologia”, Roberto Marchesini spiega come la psicologia sia nata da padri fondatori con notevoli problematiche psicologiche anche allo scopo di abbattere la fisiologia del pudore e spacciarla per patologia. La promiscuità femminile per una donna è una forma di autoaggressione. Sono andato a letto con lei e la mattina dopo non le ho nemmeno telefonato, può essere eccitante per un maschio, ma molto deprimente per la ragazza, nella cui mente si forma il pensiero: io non valgo niente. Allora, a questo punto tanto vale farlo per soldi, anzi farlo per soldi è addirittura un filo meglio. Nel momento in cui un uomo paga 500 euro, la ragazzina che pensa di non valere nulla sente di valere almeno quella somma. Che le ragazzine si prostituissero per avere oggetti è uno dei motivi, l’altro è la gratificazione: un uomo che per guadagnare 500 euro impiega due giorni, mi ha dato due giorni della sua vita. Una bottarella di adrenalina. Se nessuno per te è andato ad affrontare il drago, meglio che niente, nel senso letterale di meglio del niente, dell’assoluto niente del rapporto da strafatti dopo la discoteca.