Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino
Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino: ogni avvenimento nella realtà, è stato preceduto
da una strutturazione ideologica, ogni ideologia, prima o poi, se fertilizzata e irrorata, arriva nel
reale. La pedofilia, il sesso intergenerazionale è un fiore all’occhiello del “vietato vietare”. Il
genocidio non sarebbe arrivato nei campi e nelle camere a gas se non fosse prima stato teorizzato
nei salotti buoni, l’abuso su minore non avrebbe avuto la possibilità di diffondersi con una rete di
pedopornografia enorme senza una teorizzazione ideologica. L’avvocato Emanuele Fusi ha fatto
uno studio particolarmente ricco sulla simpatia della sinistra del vietato vietare con la pedofilia e
l’abuso su minore, ampollosamente ribattezzato libertà sessuale dei bambini. L’imperdibile libro si
intitola “La sinistra degli orchi”. Ho visto “Sound of freedom”, è un film magnifico, basato sulla
storia vera di Tim Ballard, agente della Homeland Security contro il traffico di minori, ed essere
tratto da una storia vera lo rende ulteriormente potente. Il film è magnifico da un punto di vista
cinematografico. Inchioda lo spettatore. Oltre alla regia e alla recitazione perfetti, c’è una
fotografia particolarissima, apparentemente sciatta come i documentari fatti in maniera fortunosa,
così da aumentare l’impressione di verosimiglianza. Costato 15 milioni di dollari, cioè pochissimo,
sta guadagnando cifre notevoli, 40 milioni nel solo week-end di apertura, battendo “Indiana Jones”.
Il film è stato girato nel 2018 dalla Fox, acquistata poi dalla Disney. La Disney decise di non far
uscire il film, ritenendo che non avrebbe incassato nulla, mentre ha fatto uscire altri titoli che sono
stati flop colossali. La Disney non fa più film per divertire la gente, ma fa film per indottrinare la
gente secondo il volere delle élite, e non fa uscire i film che le élite non vogliono. Il produttore,
Eduardo Verastegui, è riuscito con difficoltà a riacquistare i diritti del film, fortunatamente gli altri
film della Disney sono stati un tale flop che valeva la pena ricuperare qualcosa rivendendogli Sound
of freedom. Mentre il film guadagna e commuove la maggior parte dei critici semplicemente non ne
parla. Solo Variety, Rolling Stone e RogerEbert.com hanno recensito il film dall’uscita del 4 luglio.
New York Times, Los Angeles Times e Hollywood Reporter non hanno nominato il film.
Guardando Sound of freedom mi sono sentita commossa ed euforica, perché il bene esiste e in un
mondo che sprofonda nell’ombra esistono coloro che combattono per salvare i bambini. Il dolore
dei bambini abusati, come quello dei bambini uccisi, sommergerà il mondo nelle tenebre. Chiunque
abusi di un bambino, chiunque lo uccida, chiunque renda la sua vita un inferno sta aggredendo
l’umanità intera. Sarebbe molto meglio una macina al collo. Nel film, che tratta di una storia vera, e
quindi di un unico episodio, gli utenti dell’abuso su minore sono tutti brutti sporchi e cattivi,
trafficanti di droga e consociati. Mancano quelli belli carini affascinati simpatici, registi ed attori di
Hollywood per esempio. L’attore Mark Wahlberg ha dichiarato che Hollywood è un’enorme rete di
pedofilia, prostituzione infantile e traffico di esseri umani controllata da “pazzi malati”. Tutti si
sono precipitati a spiegare che Wahlberg è un povero pazzerello che dice scempiaggini ma le sue
accuse si sommano a quelle di altri attori, Corey Feldman, Elijah Wood, Ricky Schroder che hanno
denunciato un sistema pedofilo di abuso sui bambini nel cuore di Hollywood. Secondo Schroder
esiste un forte intreccio tra politica, spettacoli e finanza. Secondo Schroder, l’intera matrice di
controllo, che si tratti di politica, spettacolo o finanza, funziona su un sistema di ricatto, ed è per
questo che non vediamo mai alcuna responsabilità. Persino coloro che indagano sono ricattati. E poi
c’è Jeffrey Epstein, amico dei Clinton, che si è suicidato mentre era in una cella antisuicidio nel
Metropolitan Correctional Center di New York. In Europa abbiamo avuto un altro stinco di
gentiluomo Dutroux che tra il 1985 e il 1996, ha rapito e torturato sei ragazze dagli 8 ai 19 anni, con
gravissimo abusi sessuali. Sabine Dardenne e Laetitia Delhez, di 12 e 14 anni, riuscirono a
sopravvivere alle sevizie; An Marchal e Eefje Lambrecks, di 17 e 19 anni, vennero uccise, mentre
Julie Lejeune e Melissa Russo, entrambe di 8 anni, furono lasciate morire di stenti. Furono trovati
nel covo innumerevoli reperti organici verosimilmente di altri uomini che non furono esaminati con
la prova del DNA perché sarebbe stato “troppo caro”, ed è indubbio che Dutroux avesse protezioni dall’alto, una grossa rete di protezioni, molto simile a quelle di Epstein.
Guardando il film mi sono
sentita anche estremamente fiera. Faccio parte della squadra dei difensori. Tanto va la gatta al lardo
che ci lascia lo zampino. Non scendete dalla luna, per favore, quando trovate il lardo massacrato, se
siete stati come degli idioti a guardare la gatta che gli si avvicinava a cerchi sempre più stretti,
mentre biascicava di tolleranza. All’abuso su minore, alla diffusione tragica e totale degli abusi su
minore, non si arriva senza un’ideologia. All’abuso del bambino, alla distruzione dei suoi muscoli
perineali, della sua cavità anorettale, della sua vagina e della sua psiche, non si arriva senza che si
sia creata un’ideologia marcia e ripugnante che ha parlato di vietato vietare e libertà sessuale del
bambini. Il massacro è cominciato nel 1974, con il fior fiore della sinistra francese che firma su
Liberation il manifesto dei pedofili, dove chiedono l’abbassamento dell’età del consenso. Lo scopo
della sessualità è creare la vita della generazione successiva attraverso il piacere, un piacere con uno
scopo magnifico e che unisce due persone di sesso diverso, quindi complementari sia nella mente
che nel corpo. La pedofilia quindi è una deformazione della mente, in molti casi si traduce poi in un
atto del corpo, un abuso, è una deformazione della mente che spesso si accompagna ad altri tratti
patologici come il narcisismo o il sadismo. Come ogni situazione mentale, perché la pedofilia è una
situazione mentale, può essere corretta e modificata, oppure può essere accentuata e scatenata. Chi
parla a favore dell’abuso su bambini scatena ed esacerba tutti gli altri pedofili. Il cervello è plastico.
Le neuroscienze lo hanno dimostrato al di là di ogni ragionevole dubbio. Chiunque affermi che la
pedofilia è immodificabile sta semplicemente mentendo, oppure sta facendo un’affermazione
ascientifica perché non ha nessuna idea di cosa sia la plasticità del cervello. Forse dovremmo
piantarla di far dirigere il mondo a gente con mentalità ascientifica. Al momento attuale chi si
dichiara attratto dai bambini non può essere perseguito: non è stato perseguitato Mario Mieli, non
sono stati perseguitati coloro che pubblicizzano il suo libro, non sono stati perseguitati gli
intellettuali francesi che hanno firmato nel 1974 l’appello dei pedofili per l’abbassamento del
consenso, non sono stati perseguitati gli appartenenti all’associazione NALBLA, associazione
nordamericana per il cosiddetto amore intergenerazionale, non sono stati perseguitati i redattori del
Journal of Homosexuality per aver pubblicato numerosi articoli a favore di rapporti tra adulti e
bambini, raccolti in un libro che si intitola Male Inter-Generational Intimacy: Historical, Socio-
Psychological, and Legal Perspectives («Intimità intergenerazionale maschile: prospettive storiche,
socio-psicologiche e legali»), redatto da diversi autori, tra cui l'avvocato olandese Edward
Brongersma che si definisce lui stesso orgogliosamente pedofilo senza che nessun magistrato ci
trovi nulla di strano, questo è un errore gravissimo, perché nel momento in cui comunica di essere
attratto da bambini sta facendo apologia di pedofilia e la sta aumentando. L’apologia di pedofilia è
condannata dalla convenzione di Lanzarote che l’Italia ha firmato, ma non è ancora un reato. Per
questo Mario Mieli può scrivere serenamente nel suo libro: noi checché rivoluzionarie noi sì che
possiamo sedurre i vostri bambini, noi possiamo fare l’amore con loro, senza che nessun giudice ci
trovi nulla di riprovevole e con innumerevoli siti LGBT che dichiarano quanto è magnifico questo
libro, imperdibile per ogni gay. Nel Vangelo sono scritte parole durissime contro chi scandalizza
questi piccoli: meglio una macina al collo. Gesù non sta parlando dell’abuso su minori: quello è già
condannato nel sesto comandamento, non commettere atti impuri. Sta condannando anche del solo
parlarne.
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