Zarathustra non abita più qui.
“Ecco, io vi insegno il superuomo!
Il superuomo è il senso della terra. La vostra volontà dica: il superuomo sia il senso della terra!
Io vi scongiuro, fratelli miei, rimanete fedeli alla terra e non prestate fede a coloro che vi parlano di speranze soprannaturali! Sono avvelenatori, lo sappiano o no.
Spregiatori della vita sono, moribondi e avvelenati essi stessi, di cui la terra è stanca: allora vadano dove vogliono!
Un tempo il sacrilegio contro Dio era il più grande dei sacrilegi, ma Dio è morto, e con esso anche questi sacrileghi. Peccare contro la terra è oggi la cosa più terribile, e venerare le viscere dell’imprescrutabile più del senso della terra!”
Queste parole, dai toni messianici ed evangelici, tratte dalla Prefazione di “Così parlò Zarathustra” (1883-1885), anticipano molto di quello che aspetterà il lettore intento nella lettura del capolavoro di Nietzsche e dicono molto sui nostri tempi. Per chi conosce superficialmente Nietzsche, che nei suoi scritti annuncia la morte di Dio, sembrerà un paradosso attribuirgli toni “messianici ed evangelici”, ma non è così. Infatti “Così parlò Zarathustra” è un anti-vangelo: Zarathustra è un santone dai tratti orientali che scende dalla montagna, dopo anni di eremitaggio, per insegnare agli uomini. Quali sono gli insegnamenti di Zarathustra? Esattamente l’opposto degli insegnamenti di Gesù Cristo tramandati dai vangeli. Dunque Nietzsche ribalta i vangeli e scrive un vangelo gnostico. Al giorno d’oggi, Ettore Gotti Tedeschi ha da poco dato alle stampe “Così non parlò Zarathustra”, con cui, stimolato dalle domande di Giovanni Castellini Rinaldi, intende ribaltare a sua volta i principi che hanno ispirato l’opera nietzschiana e ristabilire dunque quelli evangelici.
Gotti Tedeschi sceglie di fare riferimento a Nietzsche e al suo Zarathustra perché li considera più che mai attuali nel panorama gnostico e nichilista del nostro tempo. Basta leggere le poche righe riportate per poter fare parallelismi all’ambientalismo degenere del nostro tempo, privo di pensiero scientifico e razionale, ma ideologico. Su questo punto però, come Gotti Tedeschi fa notare, Nietzsche ha fatto scuola e gli alunni hanno superato il maestro, andando oltre. L’uomo è oggi considerato “cancro della natura”, un essere dannosa per essa. Vi sono giovani che si fanno sterilizzare per non mettere al mondo una creatura che danneggerebbe l’ecosistema e per poter allo stesso tempo esercitare una attività sessuale per così dire “ludica”, senza alcun tipo di responsabilità. In Germania sinistri cartelloni con l’immagine di una mamma con due bimbetti sono sconciati dalla scritta “killer del clima”. In Canada sinistri manifesti con l’immagine di un bel bambino sono sconciati dalla scritta “fagli un regalo, che sia figlio unico” , Chi ha messo in testa certe idee alle masse? “Profeti” venuti dopo Nietzsche e Zarathustra, che hanno in parte proseguito sulla strada nietzschiana e in parte deviato. Non è scontato questo concetto, ma Gotti Tedeschi lo evidenzia perfettamente. Il fenomeno Greta ed il sinodo amazzonico sarebbero certamente andati a genio a Nietzsche nella misura in cui sono generatori di caos e sbandamento, ma non nella misura in cui abbattono l’uomo. L’ideologia nietzschiana aveva del dionisiaco in sé, Dio è morto e spetta all’uomo farsi Dio di se stesso, oggi invece l’uomo si considera solo un bacillo evoluto, frutto del caso. Per di più dannoso per la natura e dunque proiettato verso una abdicazione di stesso e della propria riproduttività. E qui entriamo nel vivo del pensiero di Gotti Tedeschi: la demografia, o meglio il tracollo demografico. Voluto, pianificato, per il momento nel solo Occidente, che si sta suicidando. Venendo meno la crescita della popolazione e poi decrescendo la popolazione anche in termini assoluti, l’economia va inevitabilmente a ramengo. Non cresce più e poi entra in crisi. Per ovviare, almeno parzialmente, a questo problema si è optato per un consumismo individuale che ha assorbito i mancati consumi della popolazione venuta a mancare, bimbi non concepiti o concepiti e uccisi nel ventre materno. Inoltre si sono delocalizzate le produzioni in Paesi a basso costo, prevalentemente in Asia, al fine di aumentare il potere d’acquisto degli Occidentali all’importazione. Ma facendo questo si è creata la potenza economica della Cina e non solo e si è impoverito l’Occidente. Inoltre in questi Paesi si produce senza alcun riguardo per l’ambiente e l’inquinamento, con la conseguenza di aumentare l’inquinamento dell’atmosfera, delle falde acquifere e della terra, tanto cara ai suoi adoratori, che adorano forse più colui che cadendo si è “incarnato” in essa.
Le tematiche affrontate da Gotti Tedeschi e Castellini Rinaldi in “Così non parlò Zarathustra” sono molteplici e tutte di stretta attualità ed interesse: economia e demografia, morale, globalizzazione, potere globale e identità, migrazioni, il già citato ambientalismo, l’intelligenza artificiale, l’evoluzione della morale e molto altro ancora. Tutte però ruotano attorno a un pilastro centrale. L’importanza di quella piccola vita che si forma nel ventre di una donna dopo che lei e il suo uomo si sono amati. Quella piccola vita è il nostro futuro, è ciò che dà senso al nostro passato, è la nostra allegria, ascoltare le voci dei bambini, guardare il visetto dei neonati, aumenta le nostre endorfine, ci fa produrre serotonina, la depressione aumenta dove non ci sono bambini. I bambini sono vaccini naturali: sono loro che con i loro potenti sistemi immunitari selezionano le varianti meno aggressive dei virus RNA ponendo termine alle epidemie ( purché nessuno inietti durante l’epidemia vaccini che non possono che scatenare varianti). I bambini sono il nostro PIL.
Lettura interessante soprattutto considerando che siamo in tempi dei cosiddetti “reset” e questo libro vuole offrire proprio una spiegazione al caos, indotto da questi reset, in cui stiamo vivendo. Il moderno “Great Reset” di cui oggi tanto si parla per Gotti Tedeschi altro non è che una misura correttiva del Reset degli anni ’70, conosciuto anche come Nuovo Ordine Mondiale. Leggendo il libro si capirà come gli ultimi 50 anni hanno davvero cambiato il mondo, in male ovviamente, almeno per la nostra civiltà occidentale cristiana che sta letteralmente morendo. La crisi economica è conseguenza di quella demografica, ma quella demografica è conseguenza di quella morale. Senza una morale forte e rigida viene giù tutto. La vita viene desacralizzata, perde valore, può essere soppressa e diventa anche merce. Per la salvezza della nostra civiltà vi è bisogno di un Great Reset morale, che consista nel ritorno ai valori evangelici, altrimenti l’uomo, involuto in bambino impulsivo e capriccioso, senza valori di riferimento, non sarà più in grado, o già non lo è più, di manovrare strumenti potentissimi che l’evoluzione della tecnica ci ha messo a disposizione e, come metteva in allarme Papa Benedetto XVI nell’enciclica “Caritas in veritate”, gli strumenti prenderanno autonomia morale.
In questi giorni una discussa sentenza sull’aborto della Corte Costituzionale afferma che la Costituzione degli Stati Uniti, non ha mai affermato che l’aborto sia un diritto. Questa affermazione falsa risale al 1973, ha reso l’aborto un diritto quindi senza alcuna costrizione, permettendolo anche nel terzo trimestre, quando cioè il bambino al di fuori del corpo della madre sarebbe vitale. Il concetto che permette l’aborto è che la donna deve poter scegliere di non volere il figlio dentro al suo corpo, anche se questo comporta la morte del figlio, una morte dolorosa. Nel terzo trimestre il bambino è vitale. Per “liberare” la donna è sufficiente anticipare il parto. Il bimbo può essere poi messo in culla termica e poi dato in adozione. Un parto prematuro con il bimbo che resta vivo sarebbe anche la tecnica migliore per la salute della madre. Invece si pratica un aborto, con una maggiore pericolosità per la madre, pur di uccidere il bambino. Una delle tecniche di aborto tardivo è quello salino, si iniettano acqua e sale nel ventre della madre, così che il feto muoia disidratato, coperto di ustioni osmotiche, più recente è la tecnica di aborto a nascita parziale, si fa nascere il piccolo per parto cesareo e mentre ha ancora la testa nella vagina della madre il medico affonda il bisturi sotto la nuca e recide il midollo. Nei video si vede il piccolo corpo che sgambetta e si agita per poi afflosciarsi. Si tratta quindi dell’uccisione volontaria di un bimbo che potrebbe benissimo vivere senza disturbare sua madre. La Corte Costituzionale ha ridato la voce al popolo. E in tutti i casi l’uccisione di un bimbo vitale non sarà più permessa. Ha riascoltato la voce di Dio. Potrebbe essere un primo segno che il regno del caos è meno solido. Zarathustra perde terreno. D’altronde è quando tutto sembra perso che la Grazia irrompe sulla scena. Certo Biden e L’unione Euripea si sono immediatamente lanciati sulla scena, ma ormai la Grazia è apparsa!