Conferme
https://mail1.libero.it/appsuite/#app=io.ox/mail&folder=default0//si%7Cq0p~vcw~
Ho appena ricevuto un bizzarro foglio con una duplice intestazione: ministero della salute e agenzia delle entrate. Le minuscole non sono un refuso. In una nazione decente il ministero della salute e l’agenzia delle entrate non dovrebbero mai essere associati. La bizzarra missiva è una comunicazione di avvio del procedimento sanzionatorio, una multa di 100 € per aver rifiutato l’inoculazione di farmaci di efficacia molto dubbia e con effetti collaterali tutt’altro che dubbi. La base di qualsiasi Stato, non di qualsiasi Stato democratico, di qualsiasi Stato anche privo di elementi di democrazia elettiva, è il fatto che il cittadino sia riconosciuto proprietario del suo corpo. Le parole latine habeas corpus indicano il principio che tutela l’inviolabilità personale. Da qui nasce anche il diritto dell’arrestato di sapere perché lo stanno arrestando e di non poter essere trattenuto senza decisioni di un magistrato. Questa regola quindi è già stata violentemente violata nei cosiddetti Lock Down, termine inglese che nasce dal diritto carcerario e indica la reclusione in cella di sicurezza senza ora d’aria. L’Habeas corpus stabilisce quindi tutte le norme che nelle Costituzioni dei vari paesi, tutelano la libertà personale del cittadino. Nel 1679 l’“Habeas corpus act”, legge dello Stato inglese, ha stabilito per sempre il principio della inviolabilità personale. Nel medioevo questo era un principio inattaccabile. La prima picconata è arrivata con l’Illuminismo e conseguente rivoluzione francese. Sono nati allora il servizio militare obbligatorio, nelle epoche precedenti combattevano solo nobili, volontari e mercenari, e l’obbligo scolastico che può essere una cosa carina se insegna a scrivere, può anche essere una micidiale forma di indottrinamento statale. Il cittadino doveva portare il suo corpo a scuola e poi in caserma anche se non ne aveva voglia. L’obbligo vaccinale è stata la violazione del diritto non farsi iniettare nulla, del diritto a non ammalarsi. La prima vaccinazione antivaiolosa è stata una catastrofe, ed era obbligatoria. È stata la più grande tragedia di danni iatrogeni fino ad ora. L’obbligo vaccinale multiplo con esavalenti stabilito dalla Lorenzin ha effetti collaterali inevitabili perché i vaccini sono farmaci biologici che causano uno stato di malattia (grazie al quale, in teoria, dovrebbero evitare una malattia più grave), cui si aggiungono gli effetti collaterali dei loro additivi. Fare troppi vaccini, fare vaccini inutili, o di unire vaccini in colpi da sei alla volta può avere effetti collaterali gravi. Dal punto di vista medico è sbagliato. A questo si aggiunge particolare che nessuno sta controllando la qualità dei vaccini, con le uniche eccezioni dei dottori Gatti e Montanari che ci hanno trovato dentro nano inquinanti.
L’8 luglio 2020 con zero dosi abbiamo avuto 193 nuovi casi di covid. Eravamo liberi. Io potevo lavorare. Nessun medico, nessun infermiere, nessun veterinario aveva perso il suo lavoro. Lo stesso giorno dell’anno successivo con una parte della popolazione sierata con uno o due dosi, i nuovi casi sono stati 1394. L’8 luglio di quest’anno sono 107.240 i nuovi casi.
Chiunque abbia l’incredibile e straordinaria capacità di sommare due più due, può arrivare da solo alla conclusione a cui stanno arrivando purtroppo tutti i veri report medici, che i cosiddetti vaccini cioè, hanno una cosiddetta efficacia negativa, vale a dire che abbattono il sistema immunitario e quindi favoriscono la malattia, la rendono anche più carogna in molti casi grazie al cosiddetto fenomeno ADE. La loro straordinaria azione negativa non si limita al corona virus, si estende anche a innumerevoli altre malattie infettive, soprattutto ’herpes, ma anche numerose altre bestiole. Abbiamo epatiti da cosiddetto vaccino. Abbiamo miocarditi che aumentano in maniera spettacolare soprattutto nelle persone giovani. Hanno creato una nuova malattia: la sindrome di morte improvvisa dell’adulto, per giustificare una serie di malori improvvisi.
Chi si lascia inoculare si ammala e fa ammalare. Secondo il nostro sempre più pirotecnico presidente del consiglio, secondo tale Burioni, Selvaggina Lucarelli e David Parenzo io dovevo essere già defunta. Dato che non sono morta devo pagare una multa di 100 €. Esistono dittature dure come acciaio e cemento, fatte di Gestapo KGB, e altre molli come le sabbie mobili, e hanno come simbolo la faccia di Speranza. Siamo intrappolati in una la realtà fittizia, costruita dal club di Davos con l’ausilio di Big pharma e del mainstream, ma forse la narrazione si sta sgretolando. Uno studio apparso sulla prestigiosa rivista Science in cui ricercatori britannici dichiarano che i vaccini contro il Covid non conferiscono alcuna protezione contro l’ultima variante, la cosiddetta Omicron, anzi sono dannosi. L’inoculazione dei sieri sperimentali non determina l’instaurarsi della protezione immunitaria fornita dagli anticorpi e dai linfociti T, inoltre questi sieri possono avere conseguenze a lungo termine nell’organismo, provocare malattie croniche ed essere causa di morte improvvisa. Le persone che hanno completato il ciclo vaccinale e si stanno infettando con la variante Omicron, presentano le cosiddette infezioni rivoluzionarie da Omicron, perché la risposta dei linfociti T è stata orientata innaturalmente verso le varianti precedenti di SARS-CoV-2, come la Delta e non contro quella attualmente circolante. Alex Berenson, in Substack, spiega che i sieri mRNA sembrano indirizzare in modo stabile il sistema immunitario delle persone a produrre linfociti T contro varianti che non esistono più e che non sono responsabili dell’infezione. Gli individui che non hanno ricevuto i sieri conservano la loro immunità naturale che comprende una componente chiamata “immunità non specifica” un meccanismo di difesa rivolto contro gli agenti patogeni che, nel caso del SARS-CoV-2, è in grado di combattere il virus in generale e non in termini di varianti. Le inoculazioni alterano il sistema della risposta immunitaria non specifica e l’organismo non è più in condizione di combattere le infezioni. Gli anticorpi rappresentano la prima difesa poiché sono deputati ad eliminare i virus dal torrente circolatorio, i linfociti T sono la seconda linea di difesa in quanto attaccano e distruggono le cellule infettate dal virus e intervengono nella formazione successiva di anticorpi che sono prodotti in numero maggiore e più mirati. I sostenitori dei vaccini mRNA hanno sempre detto che i linfociti T, prodotti in seguito all’inoculazione, evitano che le persone si ammalino in modo grave anche dopo la scomparsa degli anticorpi. Lo studio pubblicato su Science indica che questo potrebbe non essere vero e i bassi tassi di mortalità sarebbero da attribuire alla scarsa virulenza di Omicron sia nelle persone vaccinate che in quelle non vaccinate. Lo studio britannico ha evidenziato inoltre che anche gli anticorpi vengono danneggiati dai sieri poiché il sistema immunitario, dopo l’inoculazione, è in grado di produrre solo più un tipo di anticorpo contro il Coronavirus, mentre sappiamo che per una risposta immunitaria efficace servono molti anticorpi diversi. Questi anticorpi di tipo diverso vengono prodotti naturalmente dall’organismo, ma in seguito all’inoculazione dei vaccini a RNA messaggero, il sistema immunitario risulta danneggiato in modo duraturo e perde la capacità di combattere malattie causate da virus che cambiano frequentemente. Lo studio, ha ammesso questo fatto, ma lo ha presentato in termini estremamente tecnici, tanto da far supporre che gli Autori ritenessero più opportuno non esprimersi in modo chiaro. La ricerca non mette a confronto le risposte immunitarie dei vaccinati e dei non vaccinati; il lavoro non offre un confronto diretto circa le modalità con cui Omicron può influenzare la risposta anticorpale e la produzione di cellule B e T nelle due categorie. Berenson suggerisce che i ricercatori potrebbero aver escluso dallo studio le persone non vaccinate perché preoccupati dai risultati che avrebbero potuto ottenere se avessero confrontato direttamente i due gruppi. Lo Stato italiano pretende da me 100 € e mi impedisce di lavorare, l’Ordine dei Medici di Torino mi sospende dalla mia attività di medico in quanto ho rifiutato farmaci che secondo il loro stesso foglietto illustrativo non danno immunità mentre Sandro Sanvenero presidente dell’Ordine dei medici di La Spezia si rifiuta di firmare, gli ordini di sospensione a carico dei medici non in regola con l’obbligo vaccinale. Lo Stato italiano può accampare diritti sul mio corpo perché innumerevoli persone, personaggi della politica, del giornalismo, purtroppo della medicina, gli hanno venduto l’anima. Ma non tutti hanno ceduto. La prigione fatta di melma e sabbie mobili si sta sgretolando.