Zeta.
Ultima lettera dell’alfabeto, arrivata alle cronache recentemente per la guerra ucraina. La Z è stata dipinta sui blindati russi, all’inizio frettolosamente, con una pennellata di vernice bianca. Secondo il ministero della Difesa russo, la Z vuol dire ‘Za pobedu’, ‘Per la vittoria’, secondo altri vuol dire semplicemente ovest, vai verso ovest. L’occidente è impazzito. Si è scatenato il più pirotecnico isterismo con delle punte di umorismo involontario commoventi. Ad aprile la Germania ha vietato la lettera Z, pena una condanna penale. In Lituania, Lettonia ed Estonia il Samsung Galaxy Z Fold 3 e il Galaxy Z Flip 3 sono diventati Samsung Galaxy Fold 3 e Samsung Galaxy Flip 3.
Ma c’è chi ha fatto di più. La compagnia di assicurazioni Zurich Insurance Group ha annunciato che avrebbe temporaneamente rimosso la lettera dal suo marchio. Peraltro, il logo di Zurich è esattamente una Z, lo è stata da sempre, ma ora la Z è vietata. L’isterismo riguarda tutta la situazione. Il premier polacco Morawiecki ha dichiarato che Putin è peggio di Hitler e di Stalin, eppure sempre più link portano video in cui civili di Mariupol portano testimonianza delle atrocità commesse dalle truppe ucraine contro di loro, in questo momento il Donbass è bombardato dall’ ucraina, e addirittura il giornale francese “Le Monde”, autorevole e filogovernativo, conferma l’autenticità dei video in cui appartenenti al battaglione ucraino Slobozhanshchyna abbattono con colpi di arma da fuoco soldati russi prigionieri e disarmati, ma la distinzione tra buoni a cattivi resta netta e totale come tra sire Aragorn e le armate di Mondor. Incipriati bambolotti squittiscono il loro odio per la Russia e il popolo russo da qualsiasi palco. Qualcuno li informi che se si presentano all’esercito ucraino come volontari, li prendono: partano quindi Un odio totale per il popolo russo è espresso dall’esclusione di artisti, scrittori, sportivi, ballerini, cani e alberi russi da qualsiasi tipo di competizione, e questo è assolutamente insensato, dato che tutte queste competizioni sono state create proprio per dare la possibilità nelle guerre di non interrompere tutte le relazioni. La Russia, tutta, è demonizzata e disumanizzata. Non è demonizzato solo Putin, per aver cominciato una guerra che non sarebbe mai scoppiata se fossero stati rispettati gli accordi di Minsk, vale la pena di ripeterlo, è demonizzato il popolo russo, con la sua cultura, la sua storia, i suoi artisti, la sua magnifica musica che ora non è più suonata nei nostri teatri, i suoi magnifici scrittori che non saranno più segnati nelle nostre università, i loro atleti sono esclusi dalle università, addirittura i cani e gli alberi russi sono esclusi dalle competizioni. A Gorizia, tre violiniste russe sono state escluse dal concorso internazionale Lipizer a causa della guerra in Ucraina. L’organizzazione ha però assicurato che non si tratta di discriminazione. Discriminare un russo quindi non vuol dire discriminare. Una volta che tutta la Russia è criminalizzata, disumanizzata e demonizzata, un’ eventuale guerra nucleare alla Russia sarebbe giustificata? I discutibili vertici della sempre più discutibile Unione Europea ci spiegano che andremo avanti fino alla vittoria su Mosca. Il nostro sempre più pirotecnico Presidente del Consiglio è andato a Kiev a portare infinito sostegno fino alla vittoria totale, vale a dire la Crimea sottratta alla Russia. Il nostro Presidente del Consiglio è un signore convinto che, sto citando testualmente, chi non si vaccina muore e fa morire, che tutta colpa è dei non vaccinati, che la mancanza di gas importato dalla Russia sia risolvibile non accendendo i condizionatori. Evidentemente è convinto che consegnare la Crimea, che è russa, contro la volontà dei suoi abitanti, all’Ucraina sia un’opzione non solo lecita, ma possibile. Sarebbe possibile solo dopo la guerra nucleare persa della Russia. Ci stanno preannunciando una guerra nucleare? Nel caso non sarei così certa della sconfitta della Russia, anzi.
I soldati russi hanno risposto al nostro odio per le Z dipingendo sui loro blindati tutte le lettere dell’alfabeto latino, per vedere come se la sarebbero cavata gli occidentali a eliminarle tutte. Gli altri russi hanno dipinto la Z ovunque, sulle loro macchine, sulla rampa di un razzo allo spazioporto di Baikonur, sempre più persone hanno aggiunto una Z maiuscola al loro nome sui social. La guerra Russia Ucraina è descritta con gli stessi termini della pandemia. Abbiamo distrutto l’economia, abbiamo fatto morire un numero folle di persone e li abbiamo fatti morire soli come cani in maniera bestiale MA, senza i nostri giganti, Speranza, Burioni, Bassetti, Crisanti, e gli altri, i morti sarebbero stati in numero incalcolabile, perché il coronavirus 19 ammazza peggio della peste nera. Abbiamo perso Crimea e Donbass, con una guerra atroce che sta distruggendo l’Ucraina, ma abbiamo evitato che la Russia invadesse tutta Europa. Putin, secondo costoro, vuole invade tutta Europa, quindi se massacrando l’Ucraina e riducendola a un campo di battaglia si salverà tutto il resto d’Europa, alla fine sarà stato un affare. Peccato che il coronavirus abbia lo 0,2% di mortalità se ben curato, cioè coi farmaci giusti e ai primi sintomi, e peccato che Putin, è evidente, a mirasse a Crimea, già sua da anni, e all’indipendenza del Donbass, mire più giustificate della presenza di popolazioni russe, di cultura russa, di lingua russa in quelle regioni.
Chiedo perdono al popolo russo. L’odio contro di loro è un odio etnico, il tipo di odio totale e isterico che rende accettabile l’idea del genocidio,. O di una guerra nucleare.
L’Ucraina con un cinismo tragico è sacrificata a interessi altrui, sono state sacrificate le sue città bombardate, i suoi bambini ora profughi. In cambio le raccontano che vincerà la guerra e le fanno vincere competizioni ridicole.
L’Eurovision, è da sempre un evento ridicolo come ridicolo è qualsiasi evento che esalti quella fallimentare ideologia che è il politicamente corretto. Non vince chi canta meglio, ma chi è più politicamente corretto. A maggio il festival è stato vinto dalla banda ucraina Kalush, di valore canoro discutibile. Moldavia e Romania si sono dichiarate perplesse. Alle selezioni in Ucraina la band era arrivata seconda. La cantante vincitrice, però, aveva osato partecipare al matrimonio di un cugino in Crimea due anni fa e questo l’ha squalificata.
L’anno prossimo Eurovision si terrà in Ucraina, dato che la loro band ha vinto la competizione. A Kiev? No, a Mariupol, in una città che non vuol far parte dell’ Ucraina, che vuole essere appartenere a una nazione indipendente, che è stata massacrata da criminali nazisti e da bombe da 2014. E che ora è occupata dall’esercito russo. Per poter ospitare Eurovision dovrebbe essere di nuovo in mano all’Ucraina.
A Mariupol il battaglione Azov asserragliato in un’acciaieria si è arreso. Anzi no: è stato evacuato. Qualunque sia il termine usato non è più lì a tenere la città sotto scacco.
A Mariupol i bambini hanno ricominciato ad andare a scuola.
Con buona pace di Eurovision che vorrebbe continuarla, a Mariupol la guerra è finita.
Continua da noi. Il Corriere ha pubblicato una lista di proscrizione, una serie di nomi di persone che si sono rifiutate di uniformarsi alla narrazione ufficiale. È stata cioè pubblicata una lista di dissidenti. Sono molto offesa per la mancanza del mio nome.
Nell’immagine il Nastro di San Giorgio che disegna la Zeta della vittoria sul nazismo e i simboli del battaglione Azov