Stanno inoculando i bambini.
Desta un grande allarme, soprattutto nelle famiglie ma anche nella comunità scientifica libera da condizionamenti, la notizia dell’avvio della campagna di vaccinazione a tappeto di bambini e adolescenti. Ci si chiede se ci sia davvero bisogno di ricorrere a questa misura quando non siamo certamente in uno stato di emergenza, il rischio che corre questa fascia di età della popolazione sia ancora da stabilire con certezza e si inoculi in bambini e giovani un preparato genico sperimentale che ha già dimostrato numerosi e preoccupanti effetti negli adulti. Il rischio di infettività in bambini e adolescenti attende infatti ancora conferme definitive. L’affermazione che il vaccino va somministrato a questi soggetti è quindi tutta da comprovare.
Come emerge infatti dallo Scientific brief dell’Oms (fonte insospettabile), datato 29 settembre 2021, (https://www.who.int/publications/i/item/WHO-2019-nCoV-Sci_Brief-Children_and_adolescents-2021.1), il ruolo preciso di bambini e adolescenti nella trasmissione complessiva richiede ulteriori indagini, l’infezione causa sintomi lievi. Dai dati del rapporto si evince che dal 30 dicembre 2019 al 13 settembre 2021 i bambini sotto i 5 anni rappresentano l’1.8% (1 695 265) dei casi totali e lo 0.1% (1 721) delle morti. Le percentuali salgono al salire dell’età ma rimangono comunque esigue: da 5 a 4 anni rappresentano il 6.3 % (6 020 084) del totale dei casi, le morti rimangono lo 0.1% (1 245) mentre dai 15 ai 24 sono rispettivamente il14.5% (13 647 211) e lo 0.4% (6 436). In questi ultimi casi si tratta per lo più di soggetti già a rischio per malattie invalidanti e quindi vengono classificati tra i cosiddetti fragili. Lo stesso direttore esecutivo dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus ha recentemente affermato in un’intervista a Ginevra: «Non vaccinate bambini e ragazzi, ma date le loro dosi al programma Covax”. E più avanti prosegue: “quindi bisogna destinare i vaccini a chi è più in pericolo piuttosto che ai bambini, il cui rischio di ammalarsi è veramente basso”.
In Italia, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, il tasso di ricoveri settimanale per Covid di ragazzi sotto i17 anni è di 10-20 casi per milione. I dati del CDC (Center for Disease and Control and Prevention, USA) ci dicono che se vaccinassimo attualmente tutti i 3.414.410 ragazzi tra i 12 e i 17 anni avremmo: 1.935 ragazzi ricoverati con seri problemi (quasi 1 ogni 1.800), 10.244 che dovranno ricorrere al pronto soccorso (3 ogni 1.000), 367.871 che non saranno in grado di andare a scuola o a lavorare (quasi 11 su 100), 1.121.112 ragazzi incapaci di svolgere le normali attività quotidiane per uno o più giorni (circa 33 ogni 100). Per loro non c’è a tutt’oggi un monitoraggio degli effetti avversi. Nonostante questi dati la RAI e le maggiori testate giornalistiche nazionali affermano, senza tema di smentita, che i bambini infettano più di adolescenti, i quali infetterebbero al pari degli adulti. A smentire queste affermazioni, uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Lancet [1] mostra come i ragazzi, se si ammalano, restano contagiosi al massimo per una settimana e tutti sviluppano un’immunità duratura e efficace. Qualora si adottasse la massiva vaccinazione dei ragazzi, esporremmo questi a numerosi effetti avversi immediati (si sa nulla o ben poco su quelli a medio e lungo termine). Meglio quindi sarebbe di lasciarli immunizzare con l’infezione naturale.
Cosa dicono gli esperti
Klaus Stöhr, virologo ed epidemiologo tedesco che per 15 anni ha lavorato per l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e anche come coordinatore della ricerca sulla SARS ha sempre lo scorso luglio affermato che: “Sarebbe fantastico se potessimo far vaccinare i bambini e i giovani contro il Covid-19, ma attualmente non abbiamo un vaccino per loro il cui beneficio superi il rischio” e prosegue nell’intervista rilasciata alla testata online svizzera Infosperber [2]: “Nella fascia di età di 10-19 anni ci sono stati finora nove morti per Covid-19 in Germania, la maggior parte dei quali causati da gravi malattie concomitanti. La vaccinazione deve perciò essere attentamente considerata. I vaccini non sono sul mercato da abbastanza tempo per essere sicuri che non succeda qualcosa di terribile quando vacciniamo i bambini”.
Si invoca spesso che vaccinare i bambini e gli adolescenti farebbe raggiungere l’immunità di gregge. Il professor Luca Ricolfi ha dimostrato con accurati calcoli statistici riportati in un dossier dello scorso luglio a cura della fondazione Hume da lui diretta [3], che ciò è falso.
Germania e Inghilterra non prendono in considerazione la vaccinazione per l’età pediatrica, se non in particolari casi. L’Istituto Robert Koch di Berlino per queste fasce di età raccomanda la vaccinazione soltanto in bambini sofferenti di patologie croniche quali diabete, obesità o cardiopatie. In Italia anche il virologo Andrea Crisanti sostiene questa tesi.
L’epidemiologa Sara Gandini in uno studio [4] afferma: “Da vari studi pubblicati in Italia e all’estero e dagli screening effettuati nelle scuole sappiamo che esse sono uno dei luoghi più sicuri. Si stima che sotto i 20 anni la suscettibilità all’infezione sia circa la metà rispetto a chi ha più di 20 anni. La mortalità tra 0 e 20 anni per Covid-19 corrisponde a 0,17 per 100.000 abitanti, pari a un duecentesimo della mortalità totale stimata per tutte le cause in un anno normale. Il numero di vaccini da usare per i bambini è di circa 14.000 per evitare un caso severo di malattia Covid-19 e per evitare un decesso si parla di circa 500.000. Data la bassa incidenza, la bassa gravità della malattia nelle fasce pediatriche e il fatto che le scuole non hanno un ruolo rilevante nella trasmissione del SARS-CoV-2, anche con le nuove varianti, e quindi i limitati benefici che i vaccini potrebbero avere per la collettività, al momento non si vede l’urgenza di vaccinare i giovani, mentre è molto più urgente vaccinare i tanti anziani e fragili che, per diversi motivi a loro non imputabili, non hanno avuto accesso al vaccino o non sono ancora riusciti a prenotarsi sulla piattaforma. Inoltre, seppur questi dati siano preliminari, nei Paesi dove si è raggiunta un’alta copertura vaccinale (UK, Israele) la curva dei contagi è stata abbattuta anche senza la vaccinazione degli under 16”.
I BAMBINI SVILUPPANO UN’IMMUNITÀ A LUNGO TERMINE AL COVID-19
Un recentissimo studio tedesco, inoltre, come riportato da un comunicato stampa congiunto delle cliniche universitarie di Freiburg, Heidelberg, Tübingen e Ulm, conferma esattamente tutti i dati precedenti nei soggetti in età pediatrica che avessero contratto la Covid. e la risposta immunitaria si rivela più stabile che negli adulti.
Gli scienziati studiano il decorso della Covid in membri di 328 famiglie e si pongno i seguenti quesiti: come progredisce l’infezione da COVID-19 nei bambini? Sono protetti dopo un decorso lieve? Che ruolo giocano nella pandemia come portatori, focolai e amplificatori dell’infezione? Ebbene i ricercatori hanno indagato questi temi centrali nello studio effettuato sui bambini affetti da COVID-19, finanziato dal Land del Baden-Württemberg e hanno mostrato che i bambini all’interno delle famiglie sono stati infettati molto meno spesso degli adulti e che il decorso era di solito molto più lieve, tanto che si assiste ia uno sviluppo asintomatico dell’infezione cinque volte più frequentemente nei bambini che negli adulti; allo stesso tempo, la risposta immunitaria nei bambini era in media più forte e durava più a lungo che negli adulti, indipendentemente dal fatto che i sintomi si verificassero. Gli anticorpi dei bambini sono ben efficaci contro diverse varianti del virus, così che anche i bambini che non sono visibilmente malati dovrebbero essere protetti dopo un’infezione. Nessuno dei bambini infetti ha dovuto essere curato in ospedale. I risultati sono stati pubblicati come preprint il 23 luglio 2021[5].
A fronte di benefici minimi nei giovani, c’è comunque la possibilità di eventi avversi conosciuti e comuni a seguito della inoculazione dei preparati, La vigilanza post-marketing delle vaccinazioni è iniziata da poco; le informazioni su eventi rari ma pericolosi si potrebbero presentare nel corso degli anni. L’approvazione per uso emergenziale di FDA è basata su circa 1000 bambini fra i 12-15 anni e quindi le informazioni di sicurezza che se ne possono dedurre non possono escludere eventi avversi, con un’incidenza inferiore a 1/500. L’agenzia regolatoria UE, estendendo l’autorizzazione condizionata al commercio come richiesto dall’azienda farmaceutica Pfizer Biontech, ha rilevato che, «visto il numero ridotto di bambini partecipanti allo studio, non è stato possibile valutare effetti collaterali rari». Nonostante questa incertezza, ha considerato che «i benefici del vaccino Pfizer in bambini di età tra i 12 e i 15 anni superino il rischio, specificamente per i minori che presentano condizioni tali da determinare il rischio di sviluppare un COVID serio». Non quindi per tutti. Soprattutto quando si parla di obbligo, il bilancio tra rischi e benefici attesi andrebbe stabilito da un’analisi condotta sul lungo periodo, in particolare nei giovani. I bambini non muoiono di Covid. La stessa OMS ha nettamente stigmatizzato la malpratica di chi sottopone i bambini ai preparati anti-Covid, perché è assurdo sottoporre una categoria immune dalla Covid agli effetti collaterali di questi preparati.
Chi sostiene che se non vacciniamo gli under 12 non sconfiggeremo la pandemia viene nettamente smentito anche dalle dichiarazioni di Fauci, ripetute anche da Walter Ricciardi, consulente del ministro Speranza, che confermano l’evidenza che i vaccinati contagiano come i non vaccinati. Certi virologi come il professor Galli, prima sostengono che vaccinare i bambini non ha senso, poi sostengono sia meglio sottoporre i bambini a rischi di miocarditi e di trombosi come è avvenuto per Camilla e per altri, sempre più numerosi, per il terrore di una malattia che colpisce gli anziani. Come ci si giustificherà quando una bambina di 8 anni morirà di trombosi, quando un bambino di 11 resterà invalido per una miocardite violenta?
Il famoso scienziato, il virologo Giulio Tarro, allievo e collaboratore di Albert Sabin, che ha pubblicato recentemente un lavoro importante [6] ha dichiarato: “Se (questi preparati ndr) possono essere un utile strumento per le categorie a rischio come gli ultraottantenni, per i bambini è una follia. Una follia che scaturisce dalla pretesa di ottenere una “immunità di gregge” impossibile ad ottenersi con questi vaccini e con questo virus. Tutto questo riportato in autorevoli studi che evidenziano rischi di effetti a medio e lungo termine ancora più gravi di quelli finora prospettati. Come quelli, non solo da me ipotizzati, di uno scompaginamento del patrimonio genetico nel vaccinato creato da vaccini ad RNA messaggero per la presenza di altri virus in grado di fornire la transcriptasi per la loro espressione.”
Pochi giorni fa ha suscitato una forte impressione e emozione il video registrato dal dr. Robert W. Malone, insigne virologo e immunologo statunitense, inventore della tecnica dell’RNA messaggero e favorevole ai vaccini. Riporto qui un ampio estratto dal suo video per l’autorevolezza dell’autore. Afferma Malone: “Prima di iniettare il tuo bambino – una decisione irreversibile – volevo farti conoscere i fatti scientifici su questo vaccino genetico, che si basa sulla tecnologia del vaccino mRNA che ho creato: ci sono tre problemi che i genitori devono capire:
- Il primo è che un gene virale verrà iniettato nelle cellule dei tuoi figli. Questo gene costringe il corpo di tuo figlio a produrre proteine spike tossiche. Queste proteine spesso causano danni permanenti agli organi critici dei bambini, tra cui il loro cervello e il loro sistema nervoso, il loro cuore e i vasi sanguigni, compresi i coaguli di sangue, il loro sistema riproduttivo. E questo vaccino può innescare cambiamenti fondamentali nel loro sistema immunitario. La cosa più allarmante di ciò è che una volta che questi danni si sono verificati, sono irreparabili. Non puoi riparare le lesioni nel loro cervello. Non puoi riparare le cicatrici del tessuto cardiaco. Non puoi riparare un sistema immunitario geneticamente modificato e questo vaccino può causare danni riproduttivi che potrebbero interessare le generazioni future della tua famiglia
- La seconda cosa che devi sapere è il fatto che questa nuova tecnologia non è stata adeguatamente sottoposta a test. Abbiamo bisogno di almeno cinque anni di test e ricerche prima di poter veramente comprendere i rischi. I danni e i rischi dei nuovi farmaci vengono spesso rivelati molti anni dopo. Chiediti se vuoi che tuo figlio faccia parte dell’esperimento medico più radicale della storia umana.
- Un ultimo punto: il motivo per cui ti stanno dando per fare vaccinare tuo figlio è una bugia. I tuoi figli non rappresentano un pericolo per i loro genitori o nonni. In realtà è il contrario. La loro immunità, dopo aver contratto il COVID, è fondamentale per salvare la tua famiglia, se non il mondo, da questa malattia. In sintesi: non c’è alcun vantaggio per i tuoi figli o la tua famiglia nel vaccinare i tuoi figli contro i piccoli rischi del virus, dati i noti rischi per la salute del vaccino con cui, come genitore, tu e i tuoi figli potreste dover convivere per il resto della loro vita. Come genitore e nonno, il mio consiglio è di resistere e lottare per proteggere i tuoi figli”.
Anche dal Sol Levante non giungono notizie tranquillizzanti a proposito della vaccinazione di bambini e adolescenti. L’ultimo numero del bollettino giapponese sui farmaci Med Check, il bollettino bimestrale pubblicato dal Japan Institute of Pharmacovigilance (NOPJIP) in un ampio articolo sui preparati afferma: “È ridicolo considerare la vaccinazione per i bambini in età scolare“, secondo gli esperti giapponesi i vaccini COVID possono comportare un rischio di morte almeno sette volte superiore rispetto al virus stesso per le persone fino a 20 anni e cil rischio di morte per vaccino può anche essere fino a 40 volte maggiore rispetto al Covid per i giovani” [7].
E in Italia, a parte il balletto delle virostar televisive che si azzuffano come i polli di manzoniana memoria, tra chi invece sostiene fin dall’inizio della campagna fondate ragioni per temere queste sperimentazioni ascoltiamo la voce della dottoressa Loretta Bolgan, consulente scientifica, ha recentemente riaffermato che la vaccinazione in età pediatrica equivarrebbe a creare uno stato infiammatorio indotto nella prima infanzia che predispone allo sviluppo di gravi malattie autoimmuni, di cui quindi ci si attende un aumento vertiginoso; sussistono poi potenziali e molteplici rischi come, soprattutto in seguito alla inoculazione del Cominraty della Pfizer, un aumento della comparsa di tumori anche latenti, un aumento delle ipersensibilità verso vari agenti e un aumento della infertilità per danni alla spermatogenesi e disfunzioni ormonali che possono portare a menopausa precoce. In sintesi, quindi, a fronte di una scarsità di dati abbiamo di fronte notevoli e gravi rischi.
Sul fronte legislativo infine ha suscitato orrore la recente riforma dell’art.403 del codice civile (in materia di intervento della pubblica autorità a favore dei minori) che entra pesantemente nella gestione privata della famiglia, in pratica potenzialmente in grado di causare un furto di potestà genitoriale. In base a questa riforma il minore può essere allontanato per collocarlo in un ambiente protetto con urgenza, togliendolo da una situazione di abbandono morale o materiale, allevato in locali insalubri o pericolosi, allevato da persone incapaci per negligenza, immoralità, ignoranza o altri motivi di provvedere alla sua educazione pericolo. Ci dobbiamo aspettare una Bibbiano dei vaccini?
Bibliografia citata :
1 Lancet Child Adolesc Health. 2021 Apr; 5(4): e9–e10.
2 https://www.infosperber.ch/gesundheit/public-health/das-getoese-um-virusvarianten-und-abstruses-testen-1/
3 https://www.fondazionehume.it/societa/indice-dqp-per-la-pseudo-immunita-di-gregge-70-di-vaccinati-dobbiamo-aspettare-meta-agosto-2021-4/
4 https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2021.09.03.21263088v1.full.pdf
5 “Typically asymptomatic but with robust antibody formation: Children’s unique humoral immune response to SARS-CoV-2”. https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2021.07.20.21260863v1
7 https://www.npojip.org/english/MedCheck/Med%20Check%20Tip-20-2021-08&12.pdf
NON VI È ALCUN MOTIVO PER VACCINARE I MINORI, TENERLI DISTANTI E MASCHERATI AL BANCO. QUESTA É SCIENZA, TUTTO IL RESTO É PROPAGANDA – SULLA PELLE DEI PIÙ INDIFESI.
Fonte: www.rinascimentoitalia.it – #FRI_PROTEGGE_I_BAMBINI
Altri links utili:
http://www.quotidianosanita.it/lettere-al-direttore/articolo.php?articolo_id=95624&fr=n
www.thelancet.com/infection Published online June 28, 2021 https://doi.org/10.1016/S1473-3099(21)00384-4
Pediatr Allergy Immunol. 2021 ;32:9–16. DOI: 10.1111/pai.13401
Myocarditis Occurring After Immunization With mRNA-Based COVID-19 Vaccines
David K. Shay, MD, MPH ; TomT. Shimabukuro, MD, MPH, MBA; Frank DeStefano,MD, MPH JAMA Cardiology Published online June 29, 2021
ShouldWe Mandate a COVID-19 Vaccine for Children?