Vittoria(???)
Un anno fa è stato il V day. V stava sia per vittoria che per vaccino. È stato un grande giorno. Un giorno trionfale che ha celebrato la vittoria dell’uomo contro la pandemia, contro la morte, contro lo stesso concetto del dolore. Il vaccino è arrivato dal Brennero, con un tragitto che suona leggermente stupido se si tiene conto che arrivava dal Belgio, e che quindi ci sarebbero state altre strade più brevi. Diamo per scontato che non volesse perdersi il tunnel del Brennero, meravigliosa e diafana opera del ministro Toninelli, e riconosciamo che passando dal Brennero la sceneggiatura è stata strepitosa. Il furgoncino frigo è arrivato il giorno di Natale così che sul ruolo di Messia fosse sottolineato, scortato da carabinieri, polizia, esercito, marina, lagunari, paracadutisti agenti forestali, agenti carcerari, e addetti alle pulizie delle spiagge. La scienza ci ha spiegato che doveva essere conservato a -70 sottozero, mandavano bene anche -20, era ottimale un frigorifero normale e si poteva somministrare sulle spiagge. La scienza ci ha spiegato che una somministrazione avrebbe salvato il mondo, che ne erano necessarie due e che senza la terza il tutto non ha valore. Non è stata fatta alcuna farmacovigilanza attiva che con la sua ottusa abitudine di considerare come dovuti al farmaco inoculato tutti gli effetti contrari fino a prova contraria avrebbe rischiato di rovinare la festa. Mentre misteriosamente si moltiplicano le morti da altre cause e gli incidenti cardiovascolari a persone giovani, a chi ha osato rifiutare l’inoculazione del magico siero è stato negato persino l’ elementare diritto lavoro.
Il vaccino è stato un’ indubbia vittoria. La sola parola vaccino è stata una vittoria contro la esattezza delle definizioni, un elemento essenziale in ambito scientifico, perché è stata usata per farmaci che non sono vaccini. Questo ha permesso di scavalcare le regole di sicurezza normalmente applicate ai farmaci dalla FDA statunitense, così da permetter le di autorizzare farmaci dopo solo sei settimane di sperimentazione.
La FDA ha autorizzato questi farmaci in via emergenziale. Deve esserci un’emergenza. Quindi il V-day è stata anche la vittoria contro il concetto che esistono terapie domiciliari, la cui esistenza fa crollare l’emergenza. Le terapie domiciliari sono attuate da migliaia di medici guarendo brillantemente a casa decine di migliaia di persone, senza intasare gli ospedali, e le mitiche rianimazioni. Tutti i medici che avrebbero dovuto parlarne in televisione sono stati esclusi o sono stati derisi. Al dottor Paolo Gulisano, che aveva già in casa la troupe televisiva non è stato dato neanche il collegamento. Il dottor Citro che stava spiegando come migliaia di pazienti siano stati correttamente curati con l’idrossiclorochina e che in Germania un ottimo lavoro è stato pubblicato sugli ottimi risultati dell’uso di questo prodotto per aerosol nel covid, uno dei tre virologi canterini ha risposto che questa è medicina episodica. La mia pagina Facebook è stata chiusa otto volte, ogni volta per un mese, quando nominavo l’idrossiclorochina. Il mio canale YouTube è stato definitivamente abbattuto per lo stesso motivo. I medici di Ippocrate org sono stati spesso aggrediti, il termine corretto è azzannati, sia dalla radio che dalla televisione di Stato, che sembra essere infastidita dai loro 60.000 pazienti guariti. L’ivermectina con cui India, Brasile e numerosi stati degli USA stanno debellando la malattia è stata definita un farmaco ad esclusivo uso veterinario. È stato detto che i cosiddetti vaccini davano una immunità, al punto tale che gli inoculati vengono chiamati immunizzati. Ricordo una trasmissione televisiva dove un altro dei tre virologi canterini aggredisce il dottor Amici trattandolo da terrapiattista, perché Amici aveva correttamente dichiarato che anche le persone inoculate possono contrarre e quindi trasmettere il virus. Ricordo il vice ministro della salute che tuona in parlamento il dogma errato che gli inoculati non trasmettono la malattia. Coloro che affermano che gli inoculati possono contrarre e trasmettere il virus sono stati attaccati con arroganza e disprezzo. Ora che è stato necessario ufficializzare che gli inoculati possono contrarre e trasmettere il virus perché il governo dei migliori ritiene essere venuto il momento di levare anche a loro i diritti più elementari, questi stessi individui dichiarano di non ricordare di aver mai affermato che gli inoculati siano immunizzati. Per inciso dal punto di vista scientifico lo stesso concetto di immunità di gregge raggiunto mediante vaccinazione è una pia illusione, o forse sarebbe più corretto e un’ipotesi di marketing grazie al quale vengono imposte vaccinazione di massa. Ricordiamo sempre che i vaccini, tutti, indeboliscono il sistema immunitario di una popolazione. L’indebolimento del sistema immunitario da parte dei cosiddetti vaccini anticovid è ipotizzato da Jessica Rose, ricercatore presso l’Istituto per la conoscenza pura e applicata in Israele. che in uno studio esprime i sospetti che i cosiddetti vaccini anticovid stiano causando una disregolazione del sistema immunitario. La traduzione del suo articolo è riportata sull’ottimo blog di Sabino Paciolla. A questo punto vale la pena ricordare che la FDA, l’organo statunitense che regola i prodotti farmaceutici, ha approvato questi farmaci, ma ha anche chiesto ad un giudice federale del Texas 55 anni di tempo per spiegare i motivi della scelta, cioè per rilasciare tutti i dati in suo possesso sull’autorizzazione del vaccino anti Covid della Pfizer. La sua idea è quella di fornire le 329.000 pagine di documenti che Pfizer ha messo a disposizione di quest’ultima per l’autorizzazione al ritmo di 500 pagine al mese, il che appunto significa che essi non verrebbero rilasciati prima del 2076. Un tempo molto lungo, che compensa che è stato una vittoria contro il tempo il fatto che questi farmaci siano stati sperimentati solo sei settimane, che possano essere inoculati mentre sono in fase sperimentale, mentre sui foglietti illustrativi sono scritte frasi atroci: non si conoscono gli effetti sulla fertilità, non si conoscono gli effetti a distanza, non si conoscono gli effetti sulla cancerogenesi. Questi farmaci grazie anche ai virologi canterini sono somministrati anche a bambini, che fino al 2024 sono cavie, da gente vestita da clown in una inevitabile visitazione dei paese dei balocchi. È stata una vittoria contro il tempo ma soprattutto contro le regole di prudenza, tenendo presente che nel caso di vaccini o cosiddetti tali la prudenza deve essere assoluta. Un farmaco per definizione cura una malattia, per definizione cioè viene somministrato una persona malata. Che questo farmaco abbia effetti collaterali quindi è giustificato dal fatto che deve curare la malattia. I cosiddetti vaccini sono somministrati a sani. È violato il principio cardine della medicina non nuocere. Il tempo risparmiato sull’approvazione viene invece speso per giustificare questa autorizzazione. Inquietante. Il farmaco non dà l’immunità. Chi lo afferma mente. Chi lo ha affermato in passato ha mentito. La mitica immunità di gregge è reale come la bacchetta della fata madrina dei film natalizi. I danni sono reali. L’arrivo del vaccino il giorno di Natale dell’anno scorso non è stato la vittoria dell’uomo contro la malattia, né contro il dolore, ma è stato la vittoria del dogma in conflitto di interessi, è stato la vittoria della distruzione del diritto più elementare, quello del corpo, è stato la vittoria di menzogne di individui che non hanno neanche l’elementare vergogna di essere colti a contraddirsi. È stato la vittoria dell’arroganza, della violenza. Può causare la disregolazione del sistema immunitario. Ha distrutto l’economia, il turismo, la libertà, la verità e la decenza. Ora ci resta una sola cosa. Una vittoria del coraggio. Il V-day ha creato il coraggio di resistenti. Tra qualche anno quella data sarà storia.