Come si può Imbrogliare senza mentire

Un amico ingegnere che adora i numeri ha deciso di concentrarsi su un’unica notizia prendendo ad esempio un telegiornale RAI:  TG1 delle 13:30 di domenica 31 ottobre 2021

Un medico ospedaliero testimonia il raddoppio dei ricoveri COVID: da 1 o 2 casi a 4 o 5 casi.

Il rapporto minimo valutato 4 su2 ( due casi che diventano quattro) mentre il massimo sarebbe 5 su1 (un caso prima, cinque casi poi) . si tratta comunque di numeri piccoli. Grazie alla parola raddoppio si ha un effetto raggelante, preceduto dalla notizia di posti già quasi esauriti e seguito dalle parole del sindaco in cerca di drastici provvedimenti per limitare i danni. Ho messo il link, proprio perché ascoltiate: fa paura. Si ha un picco di adrenalina.

Chi diffonde la notizia non si preoccupa che  verrà memorizzato raddoppio come andamento generale. Invitiamo a rivedere e risentire la registrazione del TG:

00:16:00  Situazione generale

00:17:25  Trieste

00:17:55  Medico ospedaliero

00:18:10  Sindaco Trieste

Nella cornice triestina il messaggio del medico assume tinte molto fosche. Ma la cornice è veritiera?

Dalle tante parole e dai pochi numeri citati nella registrazione non è facile accorgersi dell’imbroglio.

La situazione nel 2021 è davvero peggiore rispetto al 2020? C’è chi lo nega

Raccogliamo l’invito a ragionare sui dati ufficiali (ISS) il che non è cosa rivoluzionaria.

Tab. 1  Situazioni il 30 ottobre del 2020 e del 2021. Dati grezzi

Su un campione 4 volte più grande, in situazioni analoga, ci si aspetterebbero contagi circa 4 volte  più numerosi, invece sono circa la metà. Anche gli altri rapporti sono inferiori alla metà.

Tanto basta per escludere che la situazione a Trieste sia peggiore dell’anno prima.

Per un confronto migliore dobbiamo riportare i dati al medesimo numero di campioni, p.e. 10 mila.

Tab. 2  Situazioni il 30 ottobre del 2020 e del 2021. Dati normalizzati

A pari grandezza del campione tutti i casi nel 2021 sono circa un decimo rispetto al 2020.

Che la situazione sia di gran lunga migliorata è innegabile.

Per ulteriore chiarimento evidenziamo le percentuali dei vari casi (contagi, ricoveri, terapie intensive, decessi) rispetto alla popolazione.

Tab. 3  Situazioni il 30 ottobre del 2020 e del 2021. Frequenze

I dati giornalieri sono piuttosto “rumorosi” specialmente sugli eventi più rari quali terapie intensive e decessi. Il confronto potrebbe essere migliorato comparando le medie mobili settimanali, per esempio dal 24 al 30 ottobre.

Che Trieste ad ottobre 2021 sia meno impestata che nel 2020 è comunque evidente.

Che si possa far credere il contrario senza dire bugie è molto facile con due semplici mosse:

• Non citare i valori del passato, nebuloso e lontano alle memorie corte
• Enfatizzare il presente con tante parole e qualche numero sparso

La rappresentazione televisiva appare drammaticamente fuorviante.

Difficile che ciò sia casuale, anche perché la grancassa è diffusa e persistente.

Forse ormai si è innescata una reazione a gara di chi si fa notare di più a poco prezzo.

Un tempo certe notizie sarebbero state classificate da Codice Penale Art. 656:

Notizia falsa, tendenziosa, atta a turbare la pubblica quiete.

Oggi soffrono l’ostracismo civile coloro che fanno domande.

Domani forse scivolerà nel penale chi disturba il manovratore.

Aver citato CP art. 656 non significa accettare l’idea del senatore Monti.

Il mio amico ingegnere conclude dicendo che ritiene incredibile il silenzio servile della stampa.

Fino qui abbiamo solo parlato di numeri. Ora parliamo di medicina. I farmaci che stanno inoculando non immunizzano. Diminuiscono di una qualche percentuale l’infettività per un qualche tempo più o meno  di pochi mesi. Se i dati di quest’anno con quasi tutta la popolazione vaccinata sono uguali o peggiori ai dati dell’anno scorso vuol dire che tutta la gestione dell’emergenza basata solo sull’inoculazione forzata di farmaci chiamati vaccini è sbagliata. Negli Stati Uniti è stato giustamente dichiarato incostituzionale, anche perché insensato dal punto di vista sanitario, l’obbligo vaccinale per i sanitari. Un inoculato ( il termine vaccinato è improprio e il termine immunizzato dice il falso) contagia la malattia. Perché obbligare a inocularsi? Giusto! Perché? Noi l’obbligo lo stiamo mettendo anche per altre categorie, insegnanti, militari, poliziotti. Molti  mi telefonano disperati: non voglio quella roba nel mio corpo. Sono farmaci sperimentali: non possono essere iniettati dentro esseri umani a meno che questi esseri umani non sappiano di far parte ufficialmente di un trial mediante un contratto che stabilisca anche il loro compenso oltre che l’ammontare dei risarcimenti in caso di danni. Le convenzioni di Norimberga, Helsinki, e Oviedo vietano qualsiasi ricatto per la somministrazione di un farmaco. Il nostro governo continua quindi a distruggere le libertà più elementari e la dignità dei cittadini, la nostra economia portando al fallimento e conseguente svendita a cinesi, tedeschi, francesi delle nostre strutture turistiche. Il mio amico ingegnere guarda con orrore la stampa. Io guardo con orrore i medici. È  sicuramente  ottimistica e non certa l’ ipotesi che la nostra civiltà riuscirà  a sopravvivere a una dittatura sanitaria totale instaurata grazie a un’ epidemia con la mortalità dello 0,5%.  Nel caso la civiltà sopravviva, nel caso una sguardo obbiettivo arrivi su questa epoca,  sarà il tradimento di medici quello che era più scandalo. Vorrei approfittare di questa tribuna per esprimere la mia disistima a tutti medici cosiddetti vaccinatori. Chiunque accetti di iniettare un farmaco sperimentale dopo aver preteso uno scudo penale totale e dopo aver fatto firmare al paziente una dichiarazione in cui il paziente stesso si assume tutte le responsabilità, sta commettendo un gesto iniquo ed è uscito della decenza della medicina. Se credete questi farmaci assumetevene la responsabilità e pretendete che le case farmaceutiche si assumono loro. Se credete in questi farmaci fate farmacovigilanza e fatela come deve essere fatta: tutti gli effetti contrari devono essere ascritti al farmaco fino a prova contraria.  Se poi il paziente non si è mai sognato di chiedere questo trattamento e lo sta subendo per salvare il posto di lavoro e mantenere i figli, allora il termine corretto  non è più iniquo. Il termine è infame.

Come sempre mi assumo la responsabilità fino all’ultima sillaba di quello che scrivo.