Abbraccia un positivo e riapri la tua bottega: lo dice la scienza
A cosa non serve il Green pass lo ha spiegato quell’anima allegra di Crisanti: non serve a combattere la SARS 2 Covid 19. L’impavido studioso di zanzare ha chiarito che serve solo a spingere, ma il termine corretto è costringere a farselo fare, le persone molto perplesse davanti all’idea di inocularsi un farmaco sperimentale, con effetti collaterali gravi e potenzialmente mortali, per fingere di prevenire una malattia perfettamente curabile con terapie domiciliari corrette e tempestive. I terrificanti dati in arrivo da Islanda e Israele si testimoniano che i cosiddetti sieri non prevengono l’infezione. Chiunque affermi che l’inoculazione dei vari sieri prevenga il contagio, compito di qualsiasi vaccino degno di questo nome, o è molto ingenuo o sta mentendo coscientemente.
Noi “ no covid vax” siamo serenamente accusati di essere terra piattisti e analfabeti, inclusi Luc Montagnier premio Nobel per la medicina, Martin Kulldorff, epidemiologo all’Università di Harvard, Sunetra Gupta, epidemiologa presso l’Università di Oxford e Jay Bhattacharya, esperto di politiche di salute pubblica e professore alla Stanford University. Questi ultimi hanno creato una petizione sottoscritta nella località del Massachussetts Great Barrington che era già raccolto più di 10.000 adesioni tra medici, scienziati, docenti universitari, tra cui Michael Levitt, docente professore di biologia strutturale presso la Stanford University, Premio Nobel per la chimica. Numerosissimi anche gli economisti, anche perché una società resa miserabile diventa anche una società malata, con una mortalità più alta è una longevità più bassa, diventa una società triste dove non nascono bambini, e anche questa per una società è una malattia.
Queste anime, non certo all’altezza di menti come Burioni Roberto e Crisanti l’allegro, affermano che le attuali politiche di gestioni sono un disastro. Anzi un crimine.
“Le attuali politiche di blocco stanno producendo effetti devastanti sulla salute pubblica, a breve e lungo periodo”, spiegano i firmatari, raccomandando in alternativa ai lockdown un approccio “Focused Protection”.
Spiegano: “L’approccio più umano, che bilancia i rischi e i benefici nel raggiungimento dell’immunità di gregge, è quello di permettere a coloro che sono a minimo rischio di morte di vivere normalmente la loro vita per costruire l’immunità al virus attraverso l’infezione naturale, proteggendo al meglio coloro che sono a più alto rischio. Noi chiamiamo questa strategia Focused Protection (Protezione Focalizzata,ndr)”.
Detto in parole povere: abbraccia un positivo. Posso dire con estrema fierezza che io lo avevo detto?
A questo punto si pone la drammatica domanda. A che accidente serve il Green pass? È oggettivamente ipotizzabile che i vari appartenenti al comitato cosiddetto tecnico e soprattutto cosiddetto scientifico non si rendano conto di queste ovvietà? Possibile che non abbiano mai sentito nominare nessuno dei grandi medici, dei veri scienziati che si oppongono a tutto questo?
A cosa serve quindi il Green pass? Serve a spingere qualche milione di non vaccinati a subire il farmaco contro la propria volontà. Serve anche a mettere in ginocchio ulteriormente l’economia e soprattutto il turismo e la cultura.
Il distributore cinematografico Federica Picchi (fondatore di Dominus Production) ha scritto una breve email agli imprenditori per ricordare che la cosiddetta emergenza sanitaria ha causato chiusure prolungate e disastrose e che il green pass penalizzerà ulteriormente. Tutto questo non è una misura sanitaria scientificamente supportata, trasparente e applicata uniformemente: non si comprende perché solo alcuni settori, tra i quali appunto cinema, musei, ristoratori e palestre, ne siano stati colpiti, mentre altri, quali ad esempio i centri commerciali o le feste di taluni movimenti politici, ne siano esenti. Federica Picchi segnala che è stato creato Comitato Sport Spettacolo e Cultura Italia per coalizzare gli appartenenti a un settore fondamentale che rischia di scomparire.
Le attuali campagne vaccinali forzate devono fermarsi immediatamente. Dal punto di vista sanitario sono un crimine, uno “stupro” farmacologico. La gente mi scrive disperata che non vuole farsi iniettare qualcosa che appunto non vuole.
La mia disistima a tutti i medici che stanno violando le più elementari regole della dichiarazione di Diritti dell’uomo e del giuramento di Ippocrate stanno iniettando farmaci sotto costrizione e ricatto. Il fatto che un paziente non voglia quel farmaco per un medico decente è un motivo più che sufficiente per esentarlo.