Tarocchi
Se digitate la parola tarocchi su Google ottenete due tipi di risposte, una colta e minoritaria che vi informerà che con la parola tarocchi si indica un mazzo di 78carte da gioco, utilizzate per giochi di presa, la cui origine risale alla metà del XV secolo, un’altra clamorosamente maggioritaria che vi offrirà a prezzi non sempre modici la lettura del vostro futuro, in alternativa del vostro presente e perché no del passato, che anche possono contenere zone oscure. La nostra è un’epoca esoterica. Quando non si crede più in Dio, si crede in qualsiasi altra cosa. Drammatico e tragico fu l’esoterismo del nazismo, meno noto ma non per questo meno idiota quello degli comunismo sovietico. L’esoterismo new age impazza, mescolato a bizzarre commistioni “etniche” e sono stati ricuperati i classici, oroscopo, e soprattutto tarocchi. L’oroscopo impera su quella sciagura cosmica che sono i giornali femminili, regno incontrastato del conformismo più assoluto, da qui deduciamo che il potere ci vuole esoterici. L’oroscopo te lo leggono anche dopo averti dato le news, in effetti se le news sono le affermazioni di Speranza, e virologi televisivi , più scientifico l’oroscopo. I tarocchi più colti e complessi impazzano da tutte le altre parti. L’esoterismo è la versione cool di quello che tra i cafoni si chiama superstizione. L’esoterismo è una dottrina che si basa su una conoscenza segreta. Ritenere che se un gatto nero ti attraversa la strada avrai delle rogne è una conoscenza esoterica.
Il cristianesimo è anti esoterico, il che vuol dire che ogni esoterismo è anticristiano.
“Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la pone sotto un letto; la pone invece su un lampadario, perché chi entra veda la luce. Non c’è nulla di nascosto che non debba essere manifestato, nulla di segreto che non debba essere conosciuto e venire in piena luce. », è scritto nel Vangelo.
Che ci sia una conoscenza “nascosta” che solo alcuni possiedono è un’affermazione che nega l’amore di Dio per tutti i suoi figli, nega la volontà di Cristo che tutti abbiano la verità. E che il nostro destino si predeterminato dalle stelle, nega il più grande dono di Dio, la libertà, il libero arbitrio. Il cristianesimo non è una religione per iniziati. «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.”, dice Gesù Cristo. I sapienti, coloro che conoscono il “segreto”, coloro che hanno la conoscenza nascosta, cioè esoterica, non solo non sono più vicini alla verità, ma ne sono ben più lontani, a loro è “nascosta”, accecati dal loro orgoglio di avere una conoscenza nascosta e quindi magica, non riconosceranno la verità quando la avranno sotto gli occhi.
Il cattolicesimo ha sempre combattuto l’esoterismo. Galileo Galilei ebbe due processi. Del primo nessuno sa nulla. Anche sul secondo le idee sono piuttosto confuse, e la confusione ha permesso l’idea che il cattolicesimo sia antiscientifico. Il cattolicesimo non può essere antiscientifico: lo spiega San Tommaso: essendo la natura creata da Dio, quindi compito dell’uomo è conoscerla il più possibile. Aggiunge Sant’ Agostino che nel caso ci fosse una discrepanza tra una conoscenza scientifica certa e la Scrittura, la conoscenza scientifica dovrebbe avere la meglio perché la natura e il linguaggio di Dio. Quando la teoria dell’eliocentrismo comincia a circolare, il Papa ordina che tutte le dispute vengano fatte in latino. Ci sono già guerre di religione atroci che insanguinano l’Europa, non è i caso di alimentare altri dubbi, che rischiano di sfociare in altro sangue versato. È una normale precauzione di uomini di potere. Galileo scrive l’operetta in cui afferma l’eliocentrismo in italiano. Gli arriva il processo. Al processo vengono convocati i maggiori esperti dell’epoca, cui chiedono se la teoria di Galilei è vera e certa. Gli esperti che evidentemente stavano all’astronomia come Crisanti e Burioni alla virologia dichiarano la teoria non certa e falsa. La teoria era vera, ma non poteva essere certa: lo sarebbe stata solo dopo generazioni. Galilei venne condannato a non poter pubblicare più nulla e a recitare ogni giorno una novena alla Madonna. Sulla porta chiese se era lo stesso se la novena la recitava sua figlia che era suora e gli risposero che andava bene lo stesso. Il primo processo gli fu fatto perché, per arrotondare i guadagni di professore universitario che anche all’epoca non dovevano essere maestosi, faceva gli oroscopi. Tale Silvestro Pagnoni il 21 aprile del 1604 lo denunciò e fece bene, perché gli oroscopi sono pericolosi, persone anche di potere prendono decisioni importanti sulla base della superstizione, non è un innocua curiosità, lede il concetto di libero arbitrio e l certezza che, con l’aiuto di Dio, l’uomo è in grado di affrontare le vita senza scorciatoie esoteriche.
I tarocchi sono nati come onesto gioco di carte. Solo molto dopo hanno acquistato funzione esoterica, anche perché sono nati e si sono diffusi in un’epoca in cui se facevi gli oroscopi ti processavano. I tarocchi “ autentici” quelli da cui derivano tutti gli altri sono i tarocchi Visconti, Il mazzo è composto da un mazzo di carte normali, con i tradizionali quattro semi, italiani o francesi ognuno con 14 carte: quelle numerate da uno a 10 e poi abbiamo fante, cavaliere, regina e re. A cui si aggiungono ventuno carte dette Trionfi e una carta singola detta Il Matto. I Trionfi sono 21, spesso numeri con numeri romani, detti, insieme al Matto, nelle teorie esoteriche arcani maggiori, mentre le altre carte sono detti arcani minori.
I tarocchi sono archetipi. Sono arte e sono mito. Non hanno capacità divinatorie e chi afferma che ne abbiano sta mentendo, ma hanno la capacità di rivelarci verità su di noi, sulla nostra natura umana.
I miei preferiti sono il XII e il XVI, rispettivamente l’appeso e la torre. L’appeso rappresenta un uomo con le mani dietro la schiena, evidentemente legate, appeso per una caviglia a una trave orizzontale: la totale impotenza. Ma se girate la carte di 180 gradi, quello che vedete è un uomo che danza con una cordicella alla caviglia e sta facendo un saltello. Se guardiamo le cose da un’altra prospettiva, tutto cambia. L’assoluto disastro, l’assoluta costrizione, la malattia, la prigione, possono diventare la strada perché la nostra anima spicchi il volo, il luogo dove la goccia diviene oceano. La nostra impotenza può diventare la nostra grazia se la accettiamo e la offriamo a Dio. La torre è una scena drammatica: un fulmine ha colpito la torre che è spezzata e in fiamme: qualcuno sta cadendo dalla torre e una pioggia di mattoni e oggetti che erano nella torre incluso denaro. È un disastro o una fortuna? Un fulmine ha colpito la torre e i prigionieri stanno fuggendo inseguiti da una pioggia di monete.
Quello che sembrava una catastrofe può essere l’occasione per ritrovare la libertà, quella della nostra anima.
Nel mio libro L’ultimo mago ho rappresentato il primo Trionfo, il bagatto. Il protagonista con un mantello rosso sta davanti a un tavolo su cui soni posati una coppa, un bastone, una spada e una picca, simbolo degli uomini che combatteranno contro gli orchi.
I tarocchi sono arte e conoscenza dell’animo umano, non del futuro, che lasciamo a Dio, mentre lo ringraziamo per il libero arbitrio, straordinario dono che nessuna costellazione e nessun arcano può offuscare