La libertà più elementare è stata calpestata
La neurobiologia ha confermato il piacere che traiamo quando stiamo nelle nostre chiese. È mediato dalle endorfine, il più potente dei neurotrasmettitori nell’annullare il dolore e creare il piacere. In presenza di un alto tasso di endorfine il sistema immunitario diventa più forte, il dolore scompare, la mente diventa più acuta. Il cervello del bambino fabbrica endorfine mentre ascolta la voce che gli racconta una fiaba: le endorfine facilitano il sonno, diminuiscono la percezione del dolore, aumentano la potenza cognitiva e immunitaria. Anche la narrazione permette al nostro cervello. di produrre endorfine: raccontiamo fiabe ai bambini perché scivolino nel sonno, e in questo diventiamo più forti. La musica, altro potentissimo mobilizzatore di neurotrasmettitori, si affianca alla narrazione. Narrazione e musica erano i due capisaldi della medicina sciamanica, i due farmaci sempre presenti, a costo zero, privi di effetti collaterali.
Madre natura ci spinge ai comportamenti che ci garantiscono la sopravvivenza mediante i due principi universali del piacere e del dolore: ogni azione di ogni essere vivente è spinta a evitare un dolore (o a spostarsi da un dolore maggiore a un dolore minore), e ad avvicinarsi al piacere (o a spostarsi verso un piacere maggiore.) Madre natura, quindi, mediante i neurotrasmettitori lega al piacere la nostra sopravvivenza e quella della specie. È un piacere connesso alla produzione di endorfine avere e accudire un figlio, è un dolore legato alla mancanza di endorfine non averlo. Senza genitori posso morire, quindi la regola è: attaccati a madre e padre. L’attaccamento è un piacere mediato dalle endorfine, il più potente dei neurotrasmettitori, in grado di annientare il dolore e potenziare il sistema immunitario fino alla guarigione di malattie inguaribili: sono le endorfine le responsabili dell’effetto placebo. Produco endorfine quando un essere più forte di me si china su di me: una madre amata, un padre forte e amato che rispetto profondamente. Provo lo stesso piacere tutte le volte che credo (che so?) che Dio mi sta guardando. Quando preghiamo produciamo endorfine. Perché pregare è un piacere. Per questo mia madre Recitava il Rosario: la formula, una bellissima preghiera che la faceva sentire amata da Dio e dalla Madonna, veniva ripetuta così da quietare il cervello razionale e fare in maniera che l’emisfero non razionale si equilibrasse; in termini elettroencefalografici si raggiunge un ritmo alfa, la religione non è l’oppio dei popoli, non è morfina, ma è l’endorfina dei popoli e senza endorfine noi siamo scorticati e dolenti.
Nel rito noi produciamo endorfine, perché sentiamo lo sguardo di Dio su di noi, produciamo serotonina, perché abbiamo anche l’affiliazione al gruppo: il popolo dei credenti e con noi. Abbiamo le narrazioni quando ci leggono la Bibbia. Abbiamo la musica. Abbiamo la bellezza. Posso parlare della bellezza perché ho avuto la fortuna di nascere negli anni 50, quando ancora le chiese erano bellissime, e la loro bellezza era un tassello fondamentale. Nella penombra guardavi le candele, sentivi l’incenso, ascoltavi l’organo. Nelle nostre chiese, inginocchiati ai nostri altari, sotto le statue di Cristo, la Madonna dei nostri santi, abbiamo affrontato disastro dopo disastro tutta la nostra storia. Abbiamo superato la peste del 1300. Abbiamo superato la seconda guerra mondiale. Avevamo i nostri altari davanti a cui inginocchiarsi. Avevamo i nostri sacerdoti che celebravano la Messa, che ci davano l’estrema unzione quando il nostro momento di morire era venuto, che ci accompagnavano nei funerali consolando quelli che erano rimasti. Un popolo religioso produce molte endorfine. Un popolo molto religioso produce molte endorfine. Un popolo cui è stato vietato il conforto religioso, produce cortisolo, simpatico ormone che ci permette di sopravvivere allo stress sul momento, ma che sulle lunghe distanze causa il crollo del sistema immunitario.
Riferisce lo psichiatra Seligman nei suoi libri che le assicurazioni statunitensi scoprirono esaminando i dati per i rimborsi che nei reparti ospedalieri dove si pregava, a parità di patologia, le degenze erano più brevi. Il neuropsichiatra David Servain Schreber riferisce a sua volta statistiche inoppugnabili su come le persone molto credenti, e soprattutto che abbiano a disposizione riti forti, abbiano condizioni sanitarie migliori.
È definita PNEI, psiconeuroendocrinoimmunologia la branca della fisiologia che studia le interazioni tra la psiche e il cervello, mediate dai neurotrasmettitori, il sistema endocrino e il sistema immunitario.
Nel rito, quando per esempio ringraziamo per il cibo, per la vita, per l’acqua con cui ci laviamo la faccia, produciamo endorfine, perché sentiamo lo sguardo di Dio su di noi; quando condividiamo una preghiera con altri, soprattutto se questa preghiera è un canto, produciamo endorfine e serotonina. Senza i nostri riti siamo degli scorticati. Il primo gradino se si vuole distruggere un popolo è deriderne la religione e impedirla. Il primo gradino se si vuole annientare lo spirito della persona e deriderne la religione e impedirgliela.
Abbiamo già avuto terrificanti epidemie, terrificanti guerre, ma mai era successo nella storia che fossimo senza messa, mai era successo nella storia di morire come cani senza nessun sacerdote di fianco noi e mai era successo nella storia che i cadaveri fossero smaltiti come carcasse di animali e non seppelliti come creature umane. Appartengo a una generazione era starnazzato la parola libertà trasformandola in una nuova divinità. Per la libertà eravamo disposti a morire. Questa la teoria. Davanti però al covid 19, abbiamo sacrificato tutto perché abbiamo permesso che il terrore della morte, sapientemente moltiplicato dai media, distruggesse ogni parte della nostra anima.
Avevamo il posto di figlio di Dio e lo abbiamo dato via per essere un bambino in più all’orfanotrofio, un bambino disperato e solo che non sente più lo sguardo di Dio su di sé.
Nelle nostre chiese pochi sacerdoti valorosi che hanno continuato a celebrare la messa. La funzione religiosa ha due scopi, anzi tre. Il primo, quello ufficiale, e quello di facilitare il nostro incontro col Creatore. È evidente che se sono convinta di avere lo sguardo di Dio su di me, la gioia mi riempirà. Dal punto di vista biochimico mi riempiranno le endorfine e mio sistema immunitario sarà più forte. Non scaricherò cortisolo per la frustrazione di essere stata privata del mio rito e per l’orrore dei vedere i morti trattati come cose.
Prima del ‘68 tutti andavano in chiesa. Tutto il villaggio, tutta la fattoria, tutto il quartiere mangiava di magro durante la Quaresima e ne festeggiavano la fine. Il tempo era scandito dal suono delle campane. La religiosità era nell’aria insieme all’odore della menta selvatica: impossibile non respirarla. Chiunque si ammalasse riceveva l’Estrema Unzione, che era un sacramento pubblico: mentre si avviava al letto del malato, il sacerdote con i paramenti viola si tirava dietro tutti i parenti, gli amici, i conoscenti incontrati per via, che si riunivano per pregare insieme. Pregare per gli altri era una cortesia normale, come più tardi offrire una tazza di caffè. Nei secoli passati la malattia e la morte colpivano quotidianamente: vaiolo, peste, colera, lebbra, scabbia, polmonite, meningite, setticemia e reumatismo cardiaco mietevano vittime senza interruzione, e poi c’erano le guerre, i pirati barbareschi, i lanzichenecchi e un altro profluvio di gentiluomini che in questo momento sarebbe troppo lungo elencare. Dio, la morte e la certezza dell’immortalità dell’anima facevano parte della quotidianità. Marx teorizzò che le religioni sono l’oppio dei popoli. Le religioni sono le endorfine dei popoli, qualcosa senza le quali viviamo malissimo, non viviamo. Senza endorfine siamo dolenti, siamo degli scorticati. L’oppio dei popoli sono, oltre alle teocrazie, le religioni atee, il comunismo e il nazismo con cui abbiamo riempito il buco terribile della mancanza di Dio. Le ideologie maledette sono state l’oppio, la cocaina, il crack. L’oppio dei popoli, qualcosa che ottenebra la mente vietando il pensiero, sono le teocrazie. L’oppio dei popoli è qualsiasi ideologia che neghi il libero arbitrio. Abbagliati dai terrificanti giochi di potere che sono all’interno di qualsiasi attività umana, religioni comprese, abbiamo dimenticato l’essenziale. La religione è piacere. Come l’acqua per gli assetati, il fuoco per chi è disperso in una tormenta di neve. La religione è un fiume, di cui fanno parte l’architettura, la filosofia, la letteratura, la matematica, la musica, la scienza, la tecnologia, messe in ordine alfabetico per evitare di scegliere una priorità. Tanto più una religione ama l’uomo, tanto maggiore è lo sviluppo di arte e scienza dei suoi appartenenti. Tanto più è scarsina ad amare l’uomo, tanto più è lontana dalla verità, tanto più è scarsina in tutto. Nel ’68 è cominciato il disprezzo della religione cristiana. Senza quel disprezzo non sarebbe stato possibile arrivare oggi a una situazione dove i tabaccai erano aperti e le Messe vietate. Non è difficile assistere a una funziona religiosa a rischio zero. Le si fa a numero chiuso, così che ci sia una persona ogni due banchi, e se ne fanno moltissime, fino a dieci al giorno.
Non è stato nemmeno tentato.
La religiosità è un muro che ti protegge dal vento, è un tetto che ti protegge dalla grandine, è una piazza piena di gente, è un lago tiepido e pieno di pesci colorati. La religiosità è contagiosa. Dove la religiosità è poca non c’è contagio. Anche la fede di coloro che sono religiosi si stinge un po’, si ammanta di dubbi.
Se la sofferenza picchia, se sono in ginocchio nel dolore, non importa: il mio Dio lo sa, è con me, ha scritto tutto, la sofferenza che mi è stata inflitta, le ingiustizie che non mi sono state risparmiate, come un puntiglioso ragioniere, perché tutto mi sia ripagato, perché nulla venga dimenticato.
Nella laicità il dolore non ha senso, è intollerabile. Se siamo ammassi casuali di atomi, chi mi consolerà della mia morte? E di quella del mio bambino? La religiosità è contagiosa. La religiosità è anche un’emozione, anzi due emozioni: la certezza di avere su di me l’amore di Dio, attaccamento, sistema motivazionale basato sulle endorfine, e l’appartenenza al popolo dei credenti, affiliazione al gruppo, sistema motivazionale basato sulla serotonina. Lo ripeto perché deve essere chiaro, perché è un concetto che è sfuggito: la religione è un piacere, un piacere irrinunciabile, come l’acqua per gli assetati.
È stato calcolato che nei popoli fortemente religiosi e con forti segni di affiliazione al gruppo, amish ed ebrei ashkenaziti timorati di Dio, quelli che noi chiamiamo ortodossi, il tasso di depressione è un sesto rispetto agli appartenenti a società più laiche (Martin E. P. Seligman, La costruzione della felicità).
Le religioni sono nate per dare un senso al dolore e per creare un’etica. Può esistere un’etica dove non esista una religione? Una volta sconfitto il cristianesimo, l’Illuminismo deve darsi la risposta, che giunge con due pensatori contemporanei. Uno è Kant: un’etica laica è possibile, basata sull’autocontrollo e la disciplina. E sulla cultura. Forse se hai 54 anni e sei colto ed educato, oltre che disciplinato, non è impossibile, ma l’etica laica sui grandi numeri non funziona. Prima o poi il maleducato che brucia vivo il barbone, per vedere cosa si prova, salta fuori. L’altro, contemporaneo, è il marchese De Sade: se l’eterno non esiste, cosa me ne importa dell’etica? Si poteva dire in termini più salottieri, ma così è chiaro, ed è, peraltro, la stessa conclusione cui arriva Dostoevskij in I fratelli Karamazov. E visto che siamo poi arrivati ai bordelli dei lager, chiamati Casa di bambola, luogo dove ogni sadismo era permesso, l’impressione è che l’abbia azzeccata De Sade. La casa delle bambole è il titolo dell’atroce libro dello scrittore nato con il nome di Yehiel De-Nur, che ha firmato le sue opere come Ka-Tzetnik 135633, il suo numero ad Aushwitz. Etica e religione sono sempre collegate? Noi siamo stati abituati dal pensiero illuminista al concetto di morale naturale. Gli illuministi hanno ritenuto che le regole fondamentali – non uccidere, non rubare, non imporre dolore inutilmente – facessero parte del normale bagaglio della mente umana. Gli illuministi non avevano percezione storica. Non hanno capito che queste regole sono nate con la Legge di Mosè. Erano «naturali» per loro perché erano nati in una civiltà che poggiava sulla Legge di Mosè, salvo poi prenderla a calci in continuazione nella pratica, ma almeno in teoria quella Legge c’era. Al di fuori di questa Legge le regole etiche non esistono, non fanno parte del normale bagaglio della mente umana, che anzi ha straordinarie capacità di ferocia. Ora che riti sono sospesi sarà più facile essere feroci. L’eutanasia del non consenziente è già diventata la norma. Come è cominciato il nazismo? Una “ragionevole” strage.
Nell’ipotesi che qualcuno di voi possa mai diventare il prossimo presidente del consiglio è il prossimo ministro della salute dilettante spiego come si contrasta epidemia. La prima cosa da fare, quando l’ epidemia è ancora dall’altra parte del mondo, prima che arrivi da voi, dovete procurare quelle tute bianche che si vedono nelle foto, per i medici e gli infermieri, perché la prima regola è proteggi i medici. Il governo ha scritto nero su bianco sulla Gazzetta Ufficiale del primo febbraio che sapeva dell’emergenza e che sapeva che sarebbe stata grave, invece di spendere denaro pubblico per dire il falso, per lo spot dove mentendo alla popolazione di dichiarava che si trattava di un virus poco infettivo, invece di imbottire palazzo Chigi di presidi sanitari come era pieno di generi di conforto il bunker di Hitler durante la seconda guerra mondiale, dovevano procurare le tute di protezione per medici e infermieri, inclusi medici di famiglia, e si sarebbe evitata l’ecatombe. La prima regola è proteggi medici e infermieri, perché se non li proteggi loro moriranno e prima di morire diventeranno involontari e micidiali veicolo di infezione. Quando ancora l’epidemia è in Cina, dall’altra parte del mondo, perché è ovvio che prima poi arriva da voi, dovete dividere gli ospedali in una parte covid e in una non covid, accuratamente separate o gli ospedali diventeranno fonti di contagio e anche la persona ricoverata per frattura del femore morirà soffocando come una cane e sarà stata colpa vostra. Se L’ospedale non si può dividere con due ingresse, mettete tendoni fuori dall’ospedale per i covid positiva. Fate più tamponi possibile, perché vi aiuto a separare infetti da non infetti. Mettete a fuoco chi è la vittima preferenziale. La vittima preferenziale è la persona anziana di 80, 81 anni che esce poco quindi ha poca una vitamina D e poca serotonina. Fate distribuire vitamina D agli anziani, separateli dal resto della popolazione dandogli il bonus taxi, che non prendano i mezzi pubblici, non dovete chiudere le scuole intanto che ancora si va a lavorare perché i bambini andranno dai nonni che invece devono restare isolato, dovete immediatamente chiudere gli accessi alle case di riposo per anziani, dovete dire alla gente non andare a trovare il nonno se non per portare il pacco di cibo che sarà lasciato davanti a casa dopo averlo spruzzato con l’amuchina, così la gente resta viva. Tenete le frontiere chiuse. Il continuo sbarco di cosiddetti migranti dall’Africa, l’arrivo di cosiddetti migranti dalla Francia a Mentone annulla ogni possibilità di eradicazione del virus. Distruggere l’economia distruggerà anche la salute dei cittadini, quindi non fatelo.
La reclusione imposta, oltre che distruggere vite, imprese, botteghe, e l’economia, sta distruggendo abitudini sane, uscire, stare all’aria aperta, stanno facendo danni ai bambini che hanno danni sul sistema immunitario, sviluppano fobie, e rinunciano alla possibilità di crescere sani. Levare la possibilità di giocare all’aria aperta e di andare a scuola a un bambino è un crimine. Disabili fisici e psichici sono in condizioni insostenibili. Vengono inseguiti corridori isolati sulla spiaggia. L’epidemia ha ucciso 100.000 persone su 60.000.000. La Peste nera uccideva una persona su tre. Non è la peste nera. Eppure una intera nazione è agli arresti domiciliari. Quando l’AIDS devastò il mondo gay, si affermò che la libertà era più importante della salute e chi aveva proposto di chiudere i locali gay fu tacciato di essere un mostro. Ora anche le libertà elementari di lavorare, uscire e andare a scuola sono annientate.
Forse ci riaprono le porte di casa, ma ci saranno delle condizioni. Niente più denaro, è sporco, solo carte di credito. Il denaro è sporco. Lo fanno per il nostro bene. Il denaro è libero, può essere rubato in una rapina, questo è vero, ma nessuno può tracciare come lo spendi. Una minuscola donazione a ogni transazione alla magnifica Banca che con la sua munificenza ci permette di avere questo rettangolino colorato. Ogni nostra transazione sarà registrata, abbiamo speso cifre folli con quella grandissima buffonata della Privacy, che è servita solo a moltiplicare la burocrazia e i suoi costi e a creare posti di lavoro e di comando per un’ulteriore vessazione del cittadino. Ora tutto deve essere tracciato. Se qualcuno è esterrefatto davanti a questo mondo orwelliano, gli fanno la stessa domanda che si fa nelle più normali dittature: “se non hai niente da nascondere, dove è il problema?”,
Per uscire dovremo essere vaccinati, col vaccino del filantropo Bill Gates. Girano voci molto sinistre sui vaccini del filantropo Bill Gates. Tutti i siti antibufala si precipitano a spiegare che sono complottismi, ma cercando con attenzione, qualche traccia è rimasta su siti molto seri. Molti denunciano che in Kenia il vaccino anti tetanico per le ragazze in una quinta anomala somministrazione conteneva un antigene che avrebbe causato aborto in futuro, in India molti dubbi sui vaccini di Gates contro la polio e il papilloma virus.
Certo , nessun governo può imporre una cura medica contro la propria volontà. Semplicemente se non sei vaccinato non entri a scuola, non vai in ufficio, non puoi andare in spiaggia. Per il bene comune.
A reti unificate arriva l’informazione che in strada ci sono l’esercito, gli elicotteri e i droni per punire chi in maniera assolutamente sicura per se e per gli altri corre su una spiaggia. A Napoli città notoriamente a delinquenza zero, le forze dell’ordine hanno impiegato tempo, soldi e fatica, per sgominare un pericoloso traffico di pastiere on line. Un pasticceria, per non fallire, si è offerta di portare a casa del cliente le pastiere acquistate, ma pare che si possano portare a casa solo generi di prima necessità, non dolci. A Napoli squadre di Nigeriani bivaccano nelle strade, come a Milano, Torino, e Roma, ma che un pasticcere che cerchi di non fallire e di rischiarare una Pasqua tristissima con la sua pastiera avrebbe diffuso il contagio.
A Roma una giovane donna è stata multata perché pescata a far la spesa nel supermercato non più vicino a casa dalla stessa polizia che non ha mai usato gli stessi mezzo per il traffico di droga.
Un paese umiliato da leggi folli e prive di qualsiasi logica che si avvia alla catastrofe economica totale.
Il covid 19 è un virus bastardo che uccide con una patrologia atroce, ma colpisce il 2/3% della popolazione. Il 77 % non si ammala nemmeno. La nostra difesa dalle malattie è il nostro sistema immunitario, affiancato dalle norme igieniche. Noi entriamo in contatto con innumerevoli virus e batteri ogni sitante. Senza acqua corrente e fogne, sarebbero infinitamente di più ma anche così sono un numero notevole. La nostra difesa è il sistema immunitario.
Il virus ha colpito persone con patologie pregresse di età media 81 anni. Qual è la caratteristica di questo tipo di persona? Una scarsa esposizione alla luce solare e poco movimento. Si tratta quindi di persone con poca vitamina D e un sistema immunitario deficitario. Spesso le persone anziane mangiano poco, quindi mangiano poca frutta, e la nostra frutta è insufficiente come contenuto vitaminico perché colta da molti giorni. La caratteristica che accomuna queste persone potrebbe essere un sistema immunitario debole e una deplezione di vitamina D. Qualcuno ha verificato il loro tasso di vitamina D? è un’informazione molto più utile del normale cicaleccio in tv.
Dopo le prime settimane l’età media si è abbassata a 78. Stanno morendo anche persone più giovani che abbassano la media.
O il virus si modifica, o ce ne sono diversi, oppure sta crollando anche il sistema immunitario di persone più giovani. Il rinchiudere le persone in spazi stretti e il micidiale stress dovuto sia alla campagna di terrore che ai controlli di polizia che persegue una corsa più che lo spaccio, stanno abbassando il sistema immunitario?
Il questo caso prolungare la reclusioni oltre le 4 settimane è un danno perché aumenta oltre il 2 % il tasso delle persone che si ammalano.
La causa dell’evidente indebolimento delle difese immunitarie: la mancanza di sole certamente. E la mancanza delle nostre chiese? Non è evidente che un popolo separato dai suoi riti, si deprime e muore? Se una persona fortemente religiosa subisce l’impedimento ai propri riti, il cortisolo annienterà il suo sistema immunitario e diventerà più sensibile all’infezione. Mi dicono che in Israele gli ebrei Haredim sono stati contro la loro volontà costretti a rinunciare al rito. Non è verosimile che il loro sistema immunitario sia danneggiato dall’enorme frustrazione, quindi dal fiume di cortisolo che ne deriva?
Insisto: per distruggere un popolo e per distruggere una persona occorre colpirlo nella religone.
La libertà più elementare è stata calpestata