Perché il ddl Zan Scalfarotto è sbagliato.
Il ddl Zan Scalfarotto afferma di voler proteggere da violenza e discriminazioni gli appartenenti alla minoranza normalmente identificata come termine di omosessuale, lesbica, bisessuale, e trans, e dichiara di combattere la misoginia. Per quanto riguarda la misoginia sono contenta che qualcuno voglia combatterla. La misoginia più oscena è la cosiddetta gravidanza per altri: sbandierata come diritto in tutti i Pride e in tutti i circoli LGBT, la misoginia è imporre maschi che affermano di sentirsi femmine a noi donne: noi siamo donne, la nostra potenza ancestrale crea la vita e non si spaventa davanti al dolore, e noi abbiamo il diritto di affermare che solo le donne sono donne e che è misoginia negarlo.
Nella nostra Costituzione nei nostri codici penali o civili queste minoranze non sono nominate, il che dimostra che dal punto di vista legale non c’è verso di loro alcuna discriminazione. Se ci sono aggressioni e violenze verso persone appartenenti a questa minoranza, è evidente che il colpevole sarà perseguito per legge con in più l’ovvia aggravante dei futili motivi. Non c’è alcuna necessità di tutelare in maniera particolare alcune persone, e questo tipo particolare di tutela sarà una catastrofe assoluta per tutti. Le persone con orientamento sessuale o identità sessuale particolare costituiscono nel loro insieme il 2% popolazione, quindi sono una minoranza molto piccola. I fan di questa legge affermano, e affermano il falso, che le persone appartenenti a queste minoranze sono particolarmente discriminate. Questo è completamente falso. Non è necessario avere grandissime capacità statistiche per rendersene conto. Quanti sono stati circoli LGBT bruciati o vandalizzati negli ultimi anni in Europa? Neanche uno. Quante sono state le chiese bruciate? Innumerevoli. La mia spassionata impressione e chi è sotto attacco siano le Chiese. Quanti sono stati gli ebrei assassinati in quanto ebrei? Quanti sono stati gli ebrei assassinati all’interno di supermercati o musei ebraici? Innumerevoli Quanti sono stati gli attivisti LGBT sgozzati all’interno del loro circolo? Nessuno. C’è stato un sacerdote sgozzato nella sua chiesa? Sì, e altri sacerdoti cristiani sono stati assassinati. Sono stati commessi atti di violenza dentro sedi di associazioni LGBT? Mai. Sono stati commessi atti di violenza grave fino all’assassinio dentro chiese? Sì. A qualcuno è stato rifiutata una carica politica in quanto gay? Mai. A qualcuno è stata rifiutata una carica politica in quanto cattolico? Sì Buttiglione. A qualche medico è stata rimproverato il comportamento omoerotico da un ordine dei medici? No, mai. Quanti sono gli psicologhi cui è stato impedito di lavorare in quanto gay? Nessuno e fa ridere anche la sola ipotesi. Quanti sono stati gli psicologi che hanno rischiato l’espulsione dall’Ordine dei Medici per aver osato affermare che un bambino deve avere un padre e una madre e che il padre e la madre non sono intercambiabili, contrastando i dettami della lobby LGBT? I compianti Giancarlo Ricci e Gilberto Gobbi, carissimi amici e giganti del pensiero sono i primi due che mi vengono in mente.
Esiste un decalogo che i giornalisti devono rispettare per non “offendere” il cristianesimo, o l’ebraismo, o la famiglia? Non diciamo idiozie. Esiste un decalogo LGBT che i giornalisti devono rispettare per non essere ripresi dal loro ordine? Esiste eccome e uno dei comandamenti vieta di affermare che un bambino ha bisogno di padre e madre.
Avrebbe mai potuto un non gay scrivere la frase di Mario Mieli, noi sedurremmo i vostri figli, senza finire in galera per apologia di reato, abuso su minore?
Avrebbero mai potuto dei non gay intitolare un circolo a un signore che dichiarava la sua volontai di creare un NOI, per sedurre i bambini e che mangiava gli escrementi suoi e del suo cane? Se non fossero gay potrebbero gli appartenenti a questo circolo avere quattrini statali e entrare nelle scuole pagati con denaro pubblico per insegnare l’affettività ai nostri figli? Perché solo l’affettività? Perché non anche la cucina? Anche il fatto che gli escrementi siano sgradevoli potrebbe essere considerato uno stereotipo da cui purgare i bambini.
Le persone a orientamento omoerotico sono circa il 2 % della popolazione, e sono largamente rappresentate, ben oltre il 2 %, negli ambiti più ambiti, politica, spettacolo, moda dove sono rappresentati ben oltre il 2 %, situazione bizzarra per dei perseguitati.
I Pride offendono pesantemente la religione cattolica, con un odio e una violenza bestiali: le minoranze veramente perseguitate non prendono a calci la religione della maggioranza. Anzi. Dato che i Pride sono finanziati con denaro pubblico, situazione bizzarra per dei perseguitati, le pesantissime offese alla religione cattolica sono una violazione della Costituzione che garantisce la libertà religiosa: se uno stato finanzia le ingiurie alla mia religione, la mia libertà religiosa è calpestata.
I danni più gravi sono fatti alle persone a comportamento omoerotico. Si tratta di un comportamento. Il DDL Zan lo equipara a una maniera di essere genetica e irreversibile, due tragiche menzogne, che inchioderanno migliaia di persone a una situazione transitoria venduta come irreversibile. Tutte le statistiche sull’enorme aumento di malattie sessualmente trasmissibili e malattie proctologiche nei maschi a comportamento omoerotico passivo saranno censurate in quanto qualcuno potrebbe sentirsene offeso, come sarà censurata l’informazione che un cambiamento è possibile.
Nel DDL Zan è presente una norma che considera le persone offese come in condizione di “particolare vulnerabilità”, con l’estensione dell’art. 90 quater codice di procedura penale. Questo comporta delle conseguenze processuali molto significative, tutte a svantaggio dell’indagato e a vantaggio del denunciante, e sembra un bel regalo alle persone a comportamento omoerotico, in realtà è una trappola mortale che li equipara ai bambini. La particolare vulnerabilità è quella dei bambini, protetta ad esempio nella convenzione di Lanzarote. Vulnerabile e normale non sono sinonimi. Sono tra le persone più odiate di Italia, ricevo spessissimo insulti e maledizioni, di cui non può importarmene di meno. A una mente normale, che sia certa di star facendo la cosa giusta, dell’odio non importa meno di zero. Lo sfidare la disapprovazione altrui è l’elemento fondamentale delle persone libere. Di questo sono incapaci i vulnerabili. Bene. Prendiamo atto che le persone a comportamento omoerotico secondo Zan sono vulnerabili. Secondo il suo DDL se qualcuno urla loro “Ehi, tu, brutto e cattivo”, la loro psiche si infrange in mille pezzi come una goccia di cristallo che cade a terra. Se questo è falso qualcuno chieda all’onorevole Zan di smettere di calunniare le persone a comportamento omoerotico, perché se fosse vero allora sarebbe inopportuno per queste persone avere funzioni di responsabilità e comando, di insegnare, di essere deputati e senatori, data la facilità con cui si destabilizzano. Normale e vulnerabile non sono sinonimi. O normali o vulnerabili.
Si tratta di persone normali o vulnerabili? La vulnerabilità è una caratteristica dei bambini, non degli adulti nemmeno di quelli a comportamento omoerotico.
Si tratta di persone normali, normalissime. Il termine diverso sbandierato in continuazione è una truffa. Si tratta di persone assolutamente uguali a tutte le altre. Il loro comportamento è diverso, e un comportamento può essere disapprovato e detestato, fa parte dell’ordine delle cose.
Qualcuno spieghi all’onorevole Zan che non si fanno leggi contro l’odio: essere una creatura umana include la possibilità di odiare e quella di essere odiati.
Buttiglione non se l’è presa quando è stato discriminato. La sua psiche non si è infranta. La mia non si infrange quando mi insultano. Le persone normali sono in grado di fronteggiare l’odio. Solo le personalità isteriche ne sono distrutte.
Un ultima domanda: se passa questo DDL, quante persone prima di assumere una persona a comportamento omoerotico o trans, ci penseranno mille volte e non una? Chi dovrebbe essere l’aspirante suicida che si mette sul posto di lavoro un “vulnerabile”, per avere l’infinita gioia di passare la vita a pesare le sillabe, col costante terrore che l’incauta battuta di un dipendente o un cliente si traduca in una causa micidiale?