Eurabia.
Come ci siamo arrivati all’ultimo attentato a Nizza, tre morti dentro una cattedrale al momento in cui scrivo?
Con i gessetti colorati e la dannata canzonetta imagine con cui abbiamo risposto a sangue e odio. I popoli disarmati si candidano a diventare popoli di schiavi o popoli di morti.
Noi ci siamo lasciati disarmare, ci siamo lasciati disarmare da un complesso di colpa ciclopico creato dagli illuministi e dai loro pargoli bastardi.
Ringraziamo commossi gli illuministi e i loro figlioletti, marxisti prima sessantotttini dopo. L’illuminismo è stata un degenerazione, luce pochina, razzismo e antisemitismo tanto ( leggete Voltaire, cosa ha scritto su ebrei e africani), odio di sé un fiume. L’illuminista odia il cristianesimo e quindi la propria storia, cioè sè stesso. Il marxismo è stata la degenerazione scema dell’illuminismo, che già non era un gran che e il sessantotto è stato la degenerazione scema del marxismo. Dietro gli intellettuali che odiavano l’occidente c’era l’Unione sovietica, che odia sé stesso si lascia mangiare in un boccone. Bastava poco denaro per corrompere intellettuali e burocrati, bastava corrompere pochi personaggi: gli altri si muovono per conformismo. Le scuole soprattutto sono diventate fucine di odio di sé e di farsi storici. La scuola che avrebbe dovuto essere la strada di culturalizzazione delle masse è diventata la fucina dell’ idiozia.
La scuola pubblica, nata come straordinario strumento per sollevare le masse dalla ignoranza, si è intestata ufficialmente il compito di assicurare l’ignoranza di massa, come scrive Elisabetta Frezza. L’ignoranza serviva per regalare un occidente imbelle e scemo all’unione sovietica, dolo la dipartita di quest’ultima serve a regalare L’Europa all’islam. L’Imperdibile libro Eurabia, di Bat ‘Ye or spieha tutti i passaggi burocratici per la distruzione dell’Europa.
Il primo gravissimo errore lo abbiamo fatto con I versi satanici (nell’originale inglese, The Satanic Verses) è un romanzo scritto da Salman Rushdie. È un romanzo onirico, non lineare, ma interessante, non privo di una certa grazia: il pellegrinaggio alla Mecca a piedi è un racconto notevole.
I versi satanici sono i versi 19 e 20 della sura numero 53, o della Stella, e il verso 21, non più presente, dove si accenna a tre dee pagane preislamiche sorelle di Allāh: questo era il nome del Dio più importante dell’Olimpo arabo. Khomeini condannò a morte l’autore. La Fatwa riguardò chi ebbe a che fare col libro, moltissimi furono minacciati, alcuni feriti, Ettore Capriolo traduttore del libro in italiano ferito a colpi di pugnale nella sua abitazione, l’editore norvegese William Nygaard fu ferito a colpi d’arma da fuoco, mentre il traduttore giapponese, Hitoshi Igarashi, fu ucciso, crivellato di colpi nel suo ufficio.
L’errore dell’Occidente fu non schierarsi dalla parte di Salman Rushdie senza se e senza ma. Il terrore dell’accusa di colonialismo culturale paralizzò tutti. Rushdie è stato isolato. Ci fu insolito indecente balletto sulle punte. Un po’ di gente accoltellata o abbattuta a colpi di arma da fuoco è stata considerata una folkloristica conseguenza di una grave mancanza di rispetto alla religione (quella islamica. Quella cristiana può essere presa calci anzi, se non è presa calci difficile essere considerati un vero artista, ovvero regista, ovvero cantante). Il libro I versi satanici è un buon libro dove, all’interno di una narrazione quasi fantastica, si pone il dito sulla veridicità della rivelazione di Maometto.
Gli intellettuali hanno isolato Theo Van Gogh, secondo tragico errore. Theo Van Gogh fu assassinato, aperto come un panino per aver osato essere il regista di Submission film sul dolore della donna nell’islam, su sceneggiatura della scrittrice Somala Hirsi. L’iman della moschea che ha formato l’assassino di Theo Van Gogh ha continuato serenamente a dire che cristiani e ebrei sono come fascine: vanno legati e buttati nel fuoco, ma Wilders, l’uomo politico olandese che non dimentica Theo van Gogh, subisce processi. Theo è stato isolato.
Se tutte le televisioni, se tutte le reti avessero osato trasmettere tutti i giorni Submission, se I versi satanici fossero stati messi obbligatori come testo scolastico, il terrorismo si sarebbe fermato. Il messaggio trasmesso sarebbe stato: il terrorismo non azzittisce le voci dei dissidenti che colpisce, ma le amplifica. Noi non abbiamo paura, non sprecate tempo a terrorizzarci, perché non funziona. Nessuna televisione ha osato trasmettere Submission. Il segnale è stato: ci sottomettiamo per la paura, il terrorismo è vincente. Continuate a terrorizzarci.
Il Corano che raccomanda di uccidere tutti gli infedeli ovunque si trovino quindi è un esempio di pietas religiosa, ma temerlo è un esempio di razzismo. Le moschee sono costruite con denaro pubblico. I buddisti, gli induisti, i cristiani evangelici, i cattolici lefevriani si arrangiano a fare collette e a cercare di costruirsi qualcosa, altrimenti affittano un garage e lo trasformano in luogo di culto. Le moschee sono costruite con denaro pubblico e sono luoghi dove alcune volte si prepara la morte, e dove spesso si considera l’assassinio un gesto necessario ed encomiabile.
Esattamente come della moschea di Amburgo si è preparato l’11 settembre e nella moschea di Amsterdam si è preparato l’assassinio di Theo Van Gogh. Per la moschea di Torino il nome scelto è Moschea della Misericordia, Robert Spencer e Bet Ya’ Or ci mettono in guardia alle traduzioni. In ogni lingua le parole sono diverse e non tutte hanno un corrispettivo. In arabo non esiste la parola libertà: esiste essere affrancati, che non è uguale a essere liberi. La parola martire in occidente indica un testimone disarmato, gli uomini e le donne che si stanno facendo massacrare nei paesi islamici o comunisti per la loro fede cristiana o ebraica sono martiri. In arabo il martire è colui che secondo il corano è il più caro al cuore di Allah, cioè colui che sacrifica la vita per uccidere i nemici di Allah, che sono anche civili, donne e bambini. Martire indica per noi San Pietro, per gli islamici i terroristi di Beslan, il luogo dove furono sterminati bambini, centinaia di bambini. Lo stesso problema è per la parola Misericordia. Per noi la misericordia è la compassione, nell’islam è una parte del Jihad, fare la volontà di Dio, unificare il mondo sotto l’egida di Allah, Allah il misericordioso non è uno che si china a guarire i lebbrosi, ma uno che premia chi conquista con le armi il mondo alla verità ( l’unica, quella islamica) ed alla giustizia (obbedire all’islam). In tutte le moschee del mondo senza nessuna eccezione è stato approvato (in moltissime festeggiato) l’assassinio di Theo Van Gogh, data di morte del concetto di libertà di espressione in Europa. L’assassinio di Theo Van Gogh per tutto l’islam senza un’unica eccezione è stato un atto di Misericordia. Il mio eventuale assassinio sarà considerato un atto di misericordia. La decapitazione del professore francese è stato un atto di misericordia dal punto di vista non solo di chi lo ha commesso, ma di miriadi di siti islamici.
Poi c’è stata la catastrofe assoluta: Ratisbona, il magnifico discorso di Sua Santità Benedetto Sedicesimo, uno straordinario discorso quello di Ratisbona, che fu seguito da assassini di cristiani in terra islamica e da una Fatwa di condanna del Pontefice. L’occidente reagì accusando il Pontefice di incoscienza e razzismo, se non ricordo male si chiama criminalizzazione della vittima. Benedetto XVI è stato isolato.
A tale discorso non ha potuto rispondere Oriana Fallaci che, già in agonia, stava vivendo i suoi ultimi giorni, ma ha fatto eco il professor Robert Redaeker con un unico articolo su Le Figaro. Localizzato dai professionisti del cosiddetto antirazzismo, termina con cui attualmente si indica la sottomissione all’islam, in arabo dhimmitudine, il professor Redaeker e la sua famiglia da allora vivono come fantasmi. Raedeker ha perso il lavoro, la casa: il preside lo ha licenziato, i vicini di casa hanno preteso che se ne andasse. Raedeker è stato isolato.
Per quell’ unico articolo pubblicato su le Figaro, il filosofo e storico francese Robert Redeker è stato condannato a morte da una fatwa.
La distruzione della libertà umana è irrinunciabile per l’islam. Lo stesso Taric Ramadan, il più importante portavoce dell’islam sul suolo europeo, afferma che parlare di diritti umani è un’offesa all’islam, perché l’islam non può e non deve rispettare questi diritti. L’islam e le libertà occidentali non sono compatibili. L’occidente può convivere con l’islam solo se rinuncerà a quelle libertà ed entrerà in una posizione di sottomissione, dhimmitudine. Se non conoscete questa parola, leggete l’omonimo libro di Bet ‘Ye or ( Lindau)
Il covid 19 ha chiuso le chiese, profanate da Messe interrotte brutalmente, ma nessuno ha osato disturbare la preghiera islamica.
L’assassinio di Samuel Paty è stato preceduto dal suo isolamento: preside scandalizzato, professori che storcono la bocca parlando di razzismo ed islamofobia, genitori che protestano e trovano qualcuno che li ascolta. Ora c’è il sussulto di indignazione di ordinanza, che però non porterà a nessun gesto forte, medaglia al valore, il suo nome dato al liceo, che potrebbe far pensare a una qualsiasi resistenza. Si dirà che l’assassino era un po’ pazzerello, come sempre in questi casi. La sentenza di Samuel Paty è stata scritta da ogni singola testata che ha latrato contro il Papa dopo Ratisbona. Chi semina dhimmitudine raccoglie dhimmitudine. La Francia aveva ospitato Komeini. La sua idea era di sostenere l’Islam radicale per destabilizzare gli Stati Uniti. Lo hanno ospuitato, coccolato, e poi lo hanno mandato tra i piedi di una Persia che era una dittatrura, ma era una dittatura dove le donne non erano lapidate, perché diventasse Iran, una dittatura dove le donne sono lapidate. Chi semina integralismo raccoglie integralismo. Che semina vigliaccheria raccolte morti, chi semina gessetti colorati e la dannata canzonetta Imagine raccoglie morti.
L’immagine ricorda gli Ussari Alati di Polonia, che fermarono l’impero ottomano a Vienna.