Falso allarme e vera dittatura
Falso allarme Corona ( Corona Fehlalarm), di Karina Reiss, ricercatrice e docente all’università di Kiel, e Sucharit Bhakdi, medico specialista in microbiologia ed epidemiologia delle infezioni, è un libro che sta vendendo in Germania milioni di copie cerca una verità difficile da trovare, ma chi cerca trova, e gli autori hanno trovato numeri diversi da quelli dati dal governo.
Anche in Germania ci sono state maniere molto criticabili di contare i malati covid.
Spiego in parole povere. Se una persona con cancro del pancreas, pregresso infarto e diabete scompensato muore per un proiettile nel cranio, è morto per il proiettile. La causa di morte è una causa di morte sufficiente a uccidere chiunque. Se una persona con cancro del pancreas, pregresso infarto e diabete scompensato muore di una patologia che uccide lo zero virgola qualcosa della popolazione, che ha una mortalità dello zero per cento sotto i due anni, la prima causa di morte sono le sue patologie. Ogni inverno la sindrome influenzale fa da causa terminale di morti la cui causa primaria è altro. In Germania, come in Italia, come in Francia, si è fatto un unico calderone di morti ammazzati dal covid e dalla terrificante cascata di citochine che scatenava, con conseguente tromboembolia polmonare, morti da altro, malati gravi, malati non gravi, malati lievi, asintomatici che vuol dire sani. Gli autori puntualizzano come sia stata una feroce fesseria ( loro usano termini più tecnici ) fare un unico calderone e di come sia stata una feroce fesseria ( come sopra) on fare le autopsie, sconsigliarle, ritardarle, così che le persone abbiano continuare a morire con la loro cascata di citochine e tromboembolia senza antiinfiammatori, senza immunomodulatori e con l’eparina sotto dosata. .
Secondo i due autori in almeno otto casi su dieci chi risulta positivo al tampone non presenta i sintomi della malattia: il numero degli infetti ignoti, che non hanno mai fatto un tampone, potrebbe essere enorme: il tasso di letalità del virus crollerebbe, declassando il Covid al rango di una banale influenza, diventata disastrosa perché mal curata, mal curata grazie alle indicazioni errate arrivate dalla Cina, guarda un po’, la stessa nazione che fabbrica coronavirus ingegnerizzati, mascherine e tamponi e che compra sottocosto le imprese che falliscono grazie alla “pandemia”.
Come il professor Bhakdi ha ricordato in un’intervista che se è vero che molti paesi hanno avuto un tasso di morti più alto della Germania, in tutti i casi, una volta contati correttamente i morti sono “cifre leggermente superiori alla media dell’anno”. Nel libro si parla di “effetto Bergamo i camion dell’esercito con le bare, che hanno generato grazie ai media il terrore folle che ha permesso una “limitazione dei diritti fondamentali” che non ha avuto nessun influsso sull’andamento della curva epidemica, ma che ha annientato l’economia, la salute mentale e fisica gravemente danneggiate dall’isolamento, i malati che hanno dovuto rinviare operazioni importanti, gli anziani rimasti soli nelle case di riposo e i bambini costretti a rinunciare alla scuola e alla vita sociale.
Quello che è stato fatto ai bimbi “è quasi una tortura”, e tortura sarebbe l’obbligo delle mascherine a tutti, ma soprattutto ai bambini. occorre salvaguardare le fasce di popolazione più a rischio e permettere serenamente che il virus faccia il suo corso. Il fatto che l’85 per cento di chi risulta positivo ai test non abbia sintomi, spiega ancora Bhakdi alla Fuldaer Zeitung, vuol dire che la maggior parte della popolazione è già “immune”. Nella maggioranza dei casi, quindi, sostiene il professore, “una vaccinazione potenzialmente pericolosa non è necessaria”.
In Italia tesi molto simili sono riportate da molti libri, tra cui CORONAVIRUS, STATO DI PAURA, di Leonardo Faccio ed Lao Tze Quando è cominciata, con una violenza inaudita, la campagna d’informazione pro-pandemia, quando i media facevano a gara nel gridare “al lupo, al lupo”, un esiguo gruppo di uomini e donne libere ha scelto di prendere le distanze da chi plaudiva alle misure lesive della libertà dei governi europei, compreso quello italiano. Il Covid-19 stava mutando in Covid-1984 . Autori diversi si sono fatti domande e dalle domande è nato “Coronavirus, Stato di paura” un libro d’inchiesta di quasi 400 pagine, un lavoro d’insieme discusso, confrontato, verificato reciprocamente tra autori ed esperti esterni, come si fa per una pubblicazione scientifica.
Non solo l’aspetto sanitario è stato messo sotto la lente d’ingrandimento (con tutte le conseguenze psicologiche del caso, le morti evitabili e le cure negate), ma anche le conseguenze delle scelte epidemiologiche adottate dal governo: il disastro economico consequenziale alla quarantena (con un Pil che perderà almeno il 20%), quello sociale (i traumi causati alla popolazione infantile), quello politico (lo stravolgimento della costituzione e l’attacco frontale alle più elementari libertà individuali), quello umano (leggasi l’aumento sensibile dei suicidi) e – non ultimo – quello dell’informazione, che ha mostrato di essere la peggiore macchina di propaganda del regime sanitario imposto da inetti ed incapaci.
Altro che esempio per il mondo intero, l’Italia, al netto della campagna di condizionamento ideologico dei media mainstream (che ormai non hanno nemmeno più vergogna di pubblicare notizie destituite di ogni fondamento, quando non addirittura palesi falsità), ne esce malissimo da questa pandemia imposta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, una specie di superstato di matrice marxista. In un lungo capitolo del libro, infatti, vengono messe a confronto le scelte adottate in giro per il mondo e, dopo averlo letto, il paese guidato da Conte, con l’appoggio dei giallo-rossi che lo sostengono, ne esce con le ossa rotte.
Le assurdità inconcepibili a cui abbiamo assistito e stiamo ancora assistendo sono tante e tali da risultare quasi comiche, se non stessimo parlando di violenze e soprusi contro persone innocenti, nel contesto di una tragedia etica ed economica globale senza precedenti nella storia moderna.
Qualcuno ha cercato di proiettare sul grande schermo del mondo la versione horror di 1984, il profetico libro di George Orwell. Ma la regia è stata debole, la trama piena di lacune. Il finale, però, inizia a fare paura: proietta la morte della libertà. Chi ci salverà da Covid-1984? Ci salverà il nostro senso critico.
Il 29 agosto milioni di persone a Berlino hanno manifestato per riconquistare le libertà elementari. Ci sono state brutali repressioni poliziesche, impensabili in altre occasioni, ma era “per la salute pubblica”. I media non ne hanno parlato, oppure hanno minimizzato a qualche migliaio di naziskin: questa è anche una prova definitiva di una stampa asservita a una dittatura sanitariamente corretta, che non si limita a fare da gran cassa al terrorismo, ma è arrivato alle piene menzogne. La stampa unificata, unificata soprattutto in Italia, ma anche all’estero, dimostrando una regia comune sovranazionale, non si limita ad annunciare con voce allarmata il numero di “positivi” come se fossero un segno di malattia, sono solo il segno che il virus ha circolato e sta circolando e che lo stiamo gestendo dal punto di vista immunitario come abbiamo gestito tutte le epidemie nella storia. La maggioranza diventa immune e le epidemie si fermano così.
Aggiungo ai due libri una considerazione strettamente tecnica. Quello che ci sta rinchiudendo sono i tamponi. Sulla validità scientifica del tampone già ci sarebbe molto da dire, sul fatto che il tempone testi il coronavirus 19 o un qualunque materiale RNACorona che trova in faringe. I corona virus sono un numero infinito, e hanno parti di codice genetico in comune. I tamponi sono un prodotto dalla Cina, e molti, una discreta percentuale, sono già positivi quando arrivano in occidente. Vengono cioè forniti completi di positività. Lo ha dimostrato la Svezia che ne ha trovati migliaia già positivi usando un sistema scientifico sierologico e la Tanzania usando un sistema scientifico autarchico. Il presidente della Tanzania ha fatto il tampone a una capra un pappagallo e un mango, tutti risultati positivi e a un bidone di olio da motore, risultato negativo.
Persino l’OMS ha già dichiarato che aspettare il doppio tampone negativo per liberare una persona dall’obbligo di quarantena è inutile, eppure in Italia si continua ad applicare questa regola che imprigiona persone e famiglie
Il 29 agosto milioni di persone hanno manifestato a Berlino, altre a Londra, altre in altre capitali.
Il 5 settembre gli italiani si ritroveranno a Roma in una manifestazione che si chiama Salviamo i bambini dalla dittatura sanitaria, piazza della Bocca della Verità dalle 16 alle 20.
Già che ci siamo, salviamo anche gli adulti.