La verità vi renderà liberi, la menzogna schiavi.
Francia arancia meccanica, La France Orange mécanique è il saggio sempre attuale scritto nel 2013 da Laurent Obertone , che , benché sia stato il testa alle classifiche per mesi, non è stato tradotto né venduto in edizione digitale. Nel libro si parla di banali statistiche su chi commette crimini. I cosiddetti immigrati di terza generazione sono, giustamente, considerati cittadini francesi a tutti gli effetti. I loro crimini sono a tutti gli effetti nelle statistiche, crimini di cittadini francesi. Nel momento in cui però parliamo di cittadini francesi islamici, scopriamo che queste persone benché siano il 10 % della popolazione, sono la metà dei carcerati, essendo gli autori di metà dei crimini perseguiti. Poi ci sono quelli non perseguiti. La maggioranza dei piccoli crimini, l’insulto , l’aggressione fisica per strada, il furto delle cose lasciate in auto, l’aggressione dello studente al professore, non vengono più nemmeno denunciati, esattamente come avviene in Italia. Non è vero che i reati stanno diminuendo. Chi si trova la casa svaligiata fa denuncia solo se ha un’assicurazione che può rimborsare qualcosa, altrimenti perché sprecare tempo a denunciare un reato che nessuno perseguirà? Se ci troviamo la casa svaligiata ringraziamo in cielo che ci hanno rubato solo qualcosa e non tutto, che dopo aver rubato se ne sono andati, invece di cambiare la serratura e occupare l’alloggio. Chiunque sia senza reddito dimostrabile e senza un lavoro dimostrabile, può rubare la casa di un altro perché scatta lo stato di necessità e non è un reato perseguibile. Se tra gli occupanti c’è anche una donna che si dichiara incinta la casa è immediatamente persa con tutti i suoi averi. Lo stato di necessità scintilla e, come i nostri giudici fanno notare, il diritto alla casa è uno dei diritti inalienabili dell’individuo. L’individuo non siete voi, ma gli occupanti. La nostra deliziosa magistratura, ufficialmente politicizzata che ha nel dottor Palamara un interessante rappresentante, ha già applicato la regola marxista : ogni proprietà è un furto. Adora l’esproprio proletario. Se posso dare un consiglio rinunciate alle ferie, mettete le inferriate alle vostre finestre e blindate la porta come quella di Fort Knox. È il migliore investimento che possiate fare.
È inoltre maggiore, in media, la violenza dei crimini, la violenza degli stupri è tale che questi acquisiscono spesso non solo le caratteristiche atroci dello stupro di gruppo, ma quelle violentemente sadiche dello stupro etnico. Mentre i dati ufficiali cinguettano le idiozie che il maggior numero di stupro avviene in famiglia, sempre un maggior numero di donne in Francia, Norvegia, Svezia e Germania, sa che se esce da sola, soprattutto di sera, lo fa a suo rischio e pericolo.
In Francia ( Norvegia, Svezia, Germania, per evitare al cuoricino di noi cafoni bifolchi la tentazione del razzismo. È vitato ai media dire il nome degli aggressori. Si dice cittadino francese. Se il cittadino si chiamasse Mohamed , poi scatta il razzismo. In Norvegia hanno fatto di meglio, dicono solo in nome di battesimo e lo danno falso: l’autore si chiamava Mohamed, sull’articolo scrivono che si chiamava Joseph. Quindi attribuiscono a un’etnica, norvegese cristiano, i crimini che non ha commesso e che ha invece commesso l’appartenete a un’altra etnia. Come si faceva in Germania ai tempi del nazismo. L’autore del crimine si chiamava Helmut? Il giornale scriveva che si chiamava Mordecai.
Anche per l’ autore del simpatico reato che è l’accoltellamento sui treni ci hanno spiegato che si trattava di una folle sempre, ça va sans dire, nemmeno bisogno di dirlo, e soprattutto, di volta in volta, di un cittadino tedesco, svizzero, austriaco, di nuovo tedesco, eccetera. Evidentemente un’ Europa immemore della sua storia, regala le cittadinanze a chi accoltellerà i suoi figli.
Analoga censura da noi. Gli immigrati sono la nuova razza ariana. Se il delitto lo ha commesso Helmut, scriviamo che è stato Mordecai.
Negli ultimi giorni per due volte crimini di stranieri, non cittadini di seconda o terza generazione, ma stranieri, sono stati spacciati per crimini di italiani.
Sono stati definiti coetanei gli stranieri che hanno stuprato una quindicenne, sono stati definiti locali gli albanesi autori di un pestaggio.
A Colonia lo stupro di capodanno è stato tenuto nascosto ed è saltato fuori solo grazie a Facebook, con le sue incredibili proporzioni.
Vorrei ricordare l’incredibile balletto sulle punte fatto dopo lo smembramento di Pamela.
La orwelliana Carta di Roma è un’associazione nata nel 2011 per attuare una corretta informazione sugli immigrati, in realtà per cavare gli occhi a chiunque osi avere dei dubbi che per il popolo italiano sia un affare così grandioso importate la mafia nigeriana, l’integralismo islamico e in generale tizi che benché disponessero di somme ingenti per affrontare il viaggio, non le abbiano investite per crearsi un’attività nei loro paesi.
La violenza contro una donna è fatta da un appartenente alla etnia europea e alla religione cristiana? Anche una pacca sul sedere è una violenza inaccettabile che marita l’ergastolo e la castrazione.
L’aggressore è immigrato? Chi ne parla è razzista, fascista, sicuramente anche omofobo, e soprattutto la colpa è del paese di origine che non ha integrato l’immigrato, gli ha causato frustrazione e dolore.
Lo stupratore, è immigrato? La donna è stata massacrata da uno stupro di gruppo?
«Non possiamo pretendere che un africano sappia che in Italia, sulla spiaggia, non si può violentare una persona, perché lui probabilmente non lo sa proprio». Sono queste le parole pronunciate da Carmen Di Genio, avvocato del Comitato pari opportunità della Corte d’appello di Salerno, dopo lo stupro di Rimini. Che bizzarra idea ha degli africani, Avvocato. Io in Africa ci sono stata e le do la mia parola che lo stupro è considerato un crimine gravissimo. Sono stata nel Sidamo come medico, regione copta di profonda fede cristiana, e quando potevo giravo da sola per fare fotografie, con la certezza assoluta che il mio unico problema sarebbero stati i bimbi che mi avrebbero seguito nella speranza di caramelle che avevo l’ordine di non distribuire per evitare carie.
L’Africa ha un’etica, e uomini perbene che combattono per la loro terra.
Quelli che arrivano qui non sono i migliori. E arrivano perché innumerevoli persone, che non sono le migliori, copriranno le loro responsabilità.
Goebbles era un implume dilettante.
Le persone della foto sottostante non sono turisti, ma “rifugiati”.