Cirio il mascherato
Un’ordinanza emanata dal presidente Alberto Cirio stabilisce che dalle ore 0,00 di venerdì 29 maggio e fino alla mezzanotte di martedì 2 giugno sarà obbligatorio l’uso della mascherina in tutti i luoghi pubblici all’aperto dei centri abitati e nelle aree commerciali, salvo diverse regolamentazioni assunte dai sindaci per il territorio di competenza.
L’obbligo non sarà valido per i bambini con meno di sei anni, i soggetti con forme di disabilità o con patologie non compatibili con l’uso continuativo dei dispositivi di protezione individuale, mentre si pratica attività sportiva e motoria.
Per quanto riguarda bar e ristoranti continuano ad essere valide le prescrizioni delle linee guida del Protocollo nazionale siglato tra Regioni e Governo, e pertanto l’uso della mascherina non è obbligatorio per chi siede ai tavoli di un locale, sia all’interno che nei dehors.
Il presidente Cirio ha spiegato che “alla luce di quanto avvenuto nei giorni scorsi con la movida e durante il passaggio delle Frecce Tricolori a Torino, di concerto con le Prefetture, è stato ritenuto necessario un irrigidimento delle norme di uso della mascherina all’aperto in vista del week end lungo del 2 giugno. Una precauzione per non vanificare questi mesi di sacrificio e per ricordare a ognuno di noi che, oggi più che mai, i nostri comportamenti sono fondamentali per impedire alla curva del contagio di tornare a crescere”.
Tra le migliori doti ereditate da mio padre oltre all’intolleranza c’è una smisurata arroganza. Se non capisco qualcosa non mi viene il dubbio di non essere io abbastanza intelligente da capire. Salto il dubbio e arrivo alla conclusione che quello che ho letto è completamente stupido.
Esiste uno studio serio, randomizzato, fatto da medici seri, non da tizi che vanno a fare gli influenzer alla televisione nei vari programmi con strafighe bionde evidentemente scelte perché erano preparate e sanno fare il giornalista, che dimostri che portare la mascherina all’aria aperta diminuisca la trasmissibilità del virus? Per la cronaca già a febbraio facevo video dove sconsigliavo di mandare i bambini a scuola se c’era in classe un bambino cinese appena tornato dalla Cina. Già ai primi di marzo ho riempito il mondo sul motivo per cui era il caso di mettere una mascherina e sul motivo per cui era meglio sceglierne una di stoffa, fatta in casa, sia perché non costa nulla, sia perché c’è anche in una nazione dove un irresponsabile ministro della Salute non ha provveduto a fornirle, e soprattutto perché può essere sterilizzata in pochi secondi con un colpo da ferro da stiro.
Una mascherina male usata può essere fonte di contagio non solo dal mitico coronavirus ma anche da banalissimi batteri qualsiasi che trovano nella mascherina, grazie anche al vapore acqueo della nostra espirazione, un ambiente favorevole a campare , ingrassare, riprodursi, darsi alla pazza gioia così che possano causarci faringiti o sinusiti. Se la mascherina serve, quando c’è l’Ebola, non la si leva mai. Se la mascherina può essere tolta da chi fa sport, perché in questo caso l’ipercapnia potrebbe causare cefalea e tachicardia, perché deve essere portata da chi non fa sport? Perché un governatore di regione accetta di firmare un’ordinanza su cui c’è scritto che chi cammina deve avere la mascherina e chi corre può non averla? Se la mascherina si può levare al bar vuol dire che non serve più a un fico e questa è tutta un’incredibile sceneggiata. O la mascherina ha una sua utilità e allora la si usa fino a quando serve, non dopo una certa mezzanotte e prima di un’altra mezzanotte, o non serve a un fico e queste sono prove tecniche e pirotecniche di dittatura. Qui non si tratta più di mascherina ma di museruola, o meglio di bavaglio. La mascherina e le distanze sociali rischiano di diventare il motivo per la polizia di aggredire normali cittadini che si permettono di protestare come successo a Roma o che stanno semplicemente sul marciapiede come successo a Milano. La mascherina e le distanze sociali ci insegnano ad avere sempre paura, a sentirci sempre in colpa. I morti sono morti per le irresponsabili scelte del governo a febbraio, i morti sono morti perché i medici a febbraio e marzo non avevano le mascherine e non avevano le mascherine giuste, e quindi si sono contagiati, morendo loro e diventando untori prima di morire. La mascherina è un presidio che in determinate condizioni è assolutamente indispensabile, in altre è inutile, quindi dannoso. Il governo, ma anche i governatori di regione, in una corsa al rialzo su chi fa più ordinanze, non hanno fornito le mascherine al momento giusto e compensano imponendole al momento sbagliato. Aspettiamo la prossima ordinanza. Per punirci di esserci riuniti attorno a una qualche carota, arriverà il bastone. Per poter uscire sarà obbligatorio avere i guanti, quei magnifici guanti su cui il virus riesce a sopravvivere molto di più che sulle banali mani. Perché un solo paio di guanti? Sarà obbligatorio mettere due, uno sull’altro, e tre mascherine, purché non tutte dello stesso colore.
Ce l’avete il lavoro medico che dimostri che le mascherine sono necessarie all’aperto? Questo lavoro non ce l’avete. E come osate imporre alla popolazione un presidio medico fondamentalmente inutile se non dannoso? Le mascherine erano fondamentali a febbraio e marzo, quando l’epidemia impazzava e non sapevamo come gestirla, ma anche allora era assolutamente assurdo che la portasse un tizio solo in mezzo alla strada. La mascherina ha un senso quando c’è un’epidemia grave e quando siamo vicino agli altri. Secondo molti medici da un certo momento in poi le mascherine devono essere abolite, perché è fondamentale che tutti entrino in contatto col virus così da farci gli anticorpi, e perché il sistema immunitario si rafforza incontrando i virus degli altri, visto che grazie a antinfiammatori, immunomodulatori, clorochina, eparina e dove necessario plasma, la malattia è curabile. Secondo altri, e sono tra questi, potrebbe ancora essere utile, ma solo per pochissimo, proprio per eccesso di precauzione, portarla in luoghi chiusi e molto affollati. Nessun medico ha dato una dimostrazione sull’utilità della mascherina portata all’aperto, quindi è un gesto di puro arbitrio, che ha forse la funzione di rimpolpare le casse dello Stato o della regione con multe micidiali. Capisco i governatori di regione nel loro terrore che un qualche aumento reale o irreale e mal raccontato dei contagi faccio di nuovo arrivare sulla testa la mannaia di un governo che annovera tra i suoi gioielli tale Boccia, che ha osato pronunciare la frase “abbiamo usato il sistema del bastone della carota e ha funzionato”.
Il sistema del bastone della carota funziona con gli asini. Qualcuno informi questo tizio che noi siamo uomini, cittadini di una nazione democratica, dove la democrazia è costata lacrime sangue. Qualcuno informi questo tizio che noi siamo uomini, e gli uomini conosco la dignità e la collera.