Queen. Drag queen
Drag Queen,
Queen, regina. La parola più alta. Noi siamo donne, domine, regine. Maria regina Mundis, Maria Regina Caelis. Nella parola regina c’è anche il nostro essere donne, c’è anche il nostro essere madri, c’è la potenza ancestrale e regale del nostro ventre che può accogliere tra le proprie viscere un’altra creature umana perché la vita possa esistere. Nella parola regina c’è l’onore che il mondo rende al nostro essere donna.
La parola regina è stata rubata. La parola regina è stata profanata. La usano uomini che si travestono da prostituta con il viso nascosto da un trucco caricaturale.
Cos’è un drag queen? Sui libri su cui ho studiato era considerato un disequilibrio che un uomo invece che essere fiero della propria virilità e usarla per proteggere la sua donna e costruire il mondo, la sperperasse sotto abiti ridicoli. Oggi digitando “drag queen” su Google la prima definizione è “artista, generalmente omosessuale o transessuale, che si esibisce in spettacoli di varietà travestito da donna, sfoggiando un trucco e un abbigliamento volutamente appariscenti, improntati a un’idea di femminilità eccessiva e talvolta parodica”. La parola artista oggi indica qualsiasi tizio faccia qualcosa di insolito. La parola chiave di tutta la definizione è parodia. La parodia della femminilità. La parodia della maternità. La parodia della virilità. Di femminile il drag queen non ha nulla. La femminilità è avere un corpo in grado di accogliere un’altra creatura umana tra le proprie viscere e generarla, e una mente in grado di sfidare e amare l’avventura di avere un’altra creatura umana tra le proprie viscere e generarla. La femminilità è vivere sul confine della vita e della morte, noi portiamo la gravidanza, dalla gravidanza e dal parto nasce la vita, di gravidanza e parto si può morire, femminilità vuol dire confronto col dolore, la capacità di non temerlo, è nobiltà e meschinità, ma la nobiltà può essere infinita, è gentilezza e ferocia, ma la gentilezza delle donne salva il mondo. L’aspetto che assumono le drag queen è caricaturale. Perché un individuo privo di utero e mammelle, che mai partorirà, osa deriderci? Perché questa parodia è incoraggiata?
Il base a quale idea un drag queen è considerato adatto a leggere fiabe ai più piccoli in eventi sponsorizzati dai comuni e dalle istituzioni stesse? Non le magnifiche fiabe inventate dalle madri per far scivolare i loro figli nel sonno, Cenerentola, Biancaneve. Quelle che vengono lette sono storielle squallide e tristissime, Perché tu hai due padri?, cioè perché ti hanno tolto a tua madre, anzi ti hanno fatto nascere senza madre, oppure La storia dell’elefante che voleva essere una giraffa, cioè quella che in termine tecnico è una psicosi.
Gira ormai virale sul web la fotografia di un drag queen con corna ed aspetto diabolico che legge fiabe di cosiddetta eguaglianza ed inclusione a bambini anche di cinque o sei anni. Nel marzo 2019 nella biblioteca pubblica di Huston (Texas, USA) ben due drag queen sono risultati essere due uomini già stati in prigione per violenza sessuale su minori. In Scozia il partito per la famiglia ha impedito che comparisse alla festa della scuola il drag queen Ivy Adamas, che indossa solo abiti macchiati di sangue ed estrae preservativi dalla bocca, una persona di grande equilibrio mentale, ideale per parlare a dei bambini. In un breve video twittato a gennaio il drag queen Kitty Demure ha il coraggio e l’onestà di afferma che esporre i bambini alle drag queen non è diverso dall’esporli a spogliarelliste o pornostar, e si domanda perché un genitore possa desiderare che un bambino venga esposto al mondo sordido delle drag queen. Benché esista una tecnica precisa per nascondere pene e testicoli, il tucking, è successo che Drag queen sollevassero, ( involontariamente?), le sottane in maniera sufficiente a mostrare i genitali.
Era previsto un drag queen che legge fiabe nell’ambito di un evento che aveva il patrocinio del comune di Roma, del sindaco signora Virginia Raggi, a febbraio e marzo. L’ evento è stato annullato o rimandato per le critiche che erano piovute e per la sopravvenuta emergenza sanitaria. Il titolo dell’evento era “ Fiabe e racconti di inclusione e amicizia per bambin* e ragazz*”. Ad opporsi all’evento sono stati in parecchi e uno dei due drag queen protagonisti dell’evento ha risposto come riporta Gay.It, le parentesi sono mie. « Era un’iniziativa che non c’entrava nulla con l’educazione sessuale dei bambini, con tutta la parte maliziosa che hanno fatto passare strumentalizzando la vicenda.( ogni cosa è educazione sessuale, o diseducazione sessuale. Un maschio travestito da prostituta col linguaggio non verbale urla a ogni istante di sessualità, anzi di sessualità che non è più sessualità ma solo erotismo, essendo al di fuori della fisiologia e della natura ). Volevo precisare che era un incontro di letture di fiabe, dove si parlava di amore, tolleranza e inclusione e non credo sia un problema se ne parli qualcuno con una parrucca e un po’ di trucco. ( parrucca trucco e voce in falsetto sono menzogna, è un problema grave perché confonde i bambini. La mente dei bambini funziona a giudizi preformati, categorie e archetipi. Se ha 4 zampe e abbaia è un cane. Se ha i capelli e le ciglia lunghe e i tacchi è una donna. Se ha i capelli e le ciglia lunghe e i tacchi è non è una donna, allora vuol dire che la mia capacità di giudizio è errata. Forse è errata su tutto. Non sono più sicuro di niente)… Non erano lezioni fatte da insegnanti, perché ovviamente non lo siamo, e quindi si poteva scegliere se partecipare oppure no. ( ai bambini dovrebbero avvicinarsi solo persone con competenze di pedagogia , perché la possibilità di fare danni ai bambini sono immense.) Ho lavorato con dei bambini, perché capita di fare serate in cui ci sono anche le famiglie, e a me non è mai successo che un bimbo abbia fatto domande sulla sessualità. Vedono un personaggio, credono che siamo delle fatine. (Nessun bambino è così malaccorto da scambiare un maschio con una muscolatura da maschio e le spalle da maschio per una fatina. I bambini hanno menti fantasiose, ma anche razionali, vedono un uomo travestito da donna, vedono una menzogna e mettono in dubbio la loro capacità di percepire il mondo. Forse la loro capacità di capire il mondo e strutturarlo, maschio femmina, bianco nero, vero falso, è tutta sbagliata. Esperienze come queste possono generare insicurezza cognitiva totale) Ci hanno associato a due icone porno. (il drag queen Kitty Demure afferma che è un’associazione corretta). In realtà io non ho mai girato dei porno, o quantomeno non l’ho fatto in pubblico. (non lo ha fatto in pubblico, ma lo ha fatto in privato. Il porno è sempre una situazione di grave disequilibrio, spesso con note di istrionismo.) Se un personaggio, in questo caso il mio o quello della mia collega, suscita tutto questo e veniamo associati al sesso e alla pornografia credo ci siano problemi in chi sostiene queste cose. E quindi probabilmente le favole e le fiabe dovremmo raccontarle agli adulti per far capire che la lettura di una favola non è niente di scandaloso e non c’entra nulla con il sesso. (il drag queen Kitty Demure e la statistica affermano che è corretto associare il drag queen a sessualità, anzi erotismo, e pornografia, e che, anzi, è scorretto non farlo. Ogni cosa in una fiaba è sessualità! Ogni frase è metaforica, ogni oggetto è simbolico, e le fiabe, le vere fiabe servono proprio a preparare le donne al loro ruolo di regine e i maschi al loro ruolo di protettori delle donne) Oltre ai bambini dovremo educare anche gli adulti. Ecco, potrebbe essere una nuova idea per il futuro. ( eccolo qui, il tizio incapace di vivere la sua sessualità che ci viene a educare) ».
Un uomo che non è capace di amare la propria virilità non è in grado di educare nessuno. Se avesse la possibilità di ricostruire quella virilità ferita, potrebbe diventare un magnifico marito e un magnifico padre, uno di quei padri che la sera leggono le vere fiabe, quelle con i cavalieri e le principesse. Se incontrate un drag queen amate l’uomo che è nascosto sotto la parrucca, amatelo per quello che è, per la sua magnifica realtà, e aiutatelo a ritrovare la strada smarrita della sua magnifica virilità. Non approvate i suoi tacchi a spillo e la sua parrucca, non permettete che resti incastrato in una menzogna, che come ogni menzogna non ha niente di divertente ma è solo un abisso di tristezza. O forse disperazione. La vita deve essere bellezza e equilibrio. La vita può essere bellezza e equilibrio.