San Michele Arcangelo.
San Michele Arcangelo e l’elezione di Bergoglio
Oggi alle 15 ho recitato anche io l’esorcismo a San Michele Arcangelo, con monsignor Viganò.
Il momento è venuto di raccomandarci alla Madonna.
Sono tra coloro che hanno tremato il 13 Marzo 2013, quando è stato eletto al soglio pontificio Jorge Mario Bergoglio. La cosiddetta Mafia di San Gallo, una congiura ordita da cardinali nemici di Benedetto XVI, è intervenuta nell’elezione come nell’abdicazione di Sua Santità Benedetto XVI. Come ha giustamente sottolineato Monsignor Livi, ultimo leone di una Chiesa tragicamente priva di leoni, questi cardinali sembrano odiatori del cattolicesimo e desiderosi di una sua commistione con il luteranesimo. La mafia di San Gallo ha costretto Benedetto XVI all’abdicazione, per stessa ammissione dei suoi componenti, e ha spinto all’elezione di Bergoglio, un Papa meravigliosamente in linea con la linea mondialista. Lo schema della nuova Chiesa 3.0 è la contraddizione, quella che è chiamata in psicologia comunicazione schizofrenogena, cioè contraddittoria, in lingua normale è detta ipocrisia. Ogni tanto la nuova chiesa 3.0 bofonchia qualche sillaba contro l’aborto, poi dichiara la signora Bonino un grande italiana, il effetti la più grande abortista italiana, e concede l’onorificenza di San Gregorio Magno a madama Lilianne Ploumen, vero campione dell’aborto olandese, e quindi possiamo affermare che anche San Gregorio Magno si sta rivoltando nella tomba. Ogni tanto la nuova Chiesa 3.0 bofonchia qualche sillaba contro omosessualismo e teoria del gender, poi il gesuita Padre Martin sostiene le più scanzonate istanze LGBT, e anche Sant’Ignazio da Loyola si sta rigirando nella tomba, per non parlare dei pretini tanto carini che ci presentano fidanzatini ancora più carini di loro, del cardinale McCarrick che i seminaristi se li andava a cercare direttamente in seminario, gratis, e monsignor Paglia, che il nostro 8 per mille lo ha investito per farsi dipingere in mutande nell’affresco gay nella cattedrale di Terni. Sono tra quelli che sono inorriditi quel 13 marzo sera davanti a quello orrendo buona sera. Il Papa e l’unica persona al mondo che può dare una benedizione quasi dello stesso valore di quella di Cristo. Qualsiasi vicino di casa può augurarci buonasera. Un Papa che, invece di benedire, saluti, sta commettendo un’azione estremamente violenta, come violenta è l’azione dell’unica persona che sia in grado di darti acqua in un deserto ,e che invece di darti l’acqua, si limita a salutarti, però molto cortesemente.
I cardinali di San Gallo hanno amesso la loro opera. Perché avevrebbero mai dovuto nasconderla? Spesso le critiche a Bergoglio riguardano le sue strampalate omelie, i suoi gesti scomposti, i suoi discorsi fumosi, i silenzi assurdi con cui non ha risposto a dubia, le azioni ridicole come giocare col Rosario e appenderselo all’orecchio, la frase atroce pronunciata in una piazza San Pietro deserta, con una coreografia impeccabile, Non è il tempo del giudizio di Dio, ma è il tempo del Giudizio degli uomini. Questa frase mette Dio e il suo giudizio fuori dalla storia, è una struttura ideologia nemmeno più gnostica, ma direttamente massonica. Stare seduto davanti al Santissimo, come un pari grado andato a prendere il tea, è un gesto che abitua alla desacralizzazione necessaria alla distruzione del cattolicesimo che si scioglie lietamente nel protestantesimo, come lo zucchero nel caffè. La demolizione progressiva della sacralità di Maria è appunto un tassello fondamentale per la riunificazione al protestantesimo, una riunificazione non alla pari, del tipo che io cedo qualcosa e tu molli su qualcos’altro: loro restano protestanti e noi diventiamo protestanti, loro non cedono sul nulla e noi cediamo su tutto.
A questo punto possono esserci due scuole di pensiero: una considera questo papato uno sciagurato incidente su un percorso glorioso, l’altro lo considera la conclusione, una conclusione sicuramente troppo accelerata, ma in fondo inevitabile, di un processo di distruzione del cattolicesimo cominciato con il Vaticano Secondo. Sotto un’apparenza di improvvisazione sciatteria, c’è un disegno perpetuato con grandissima determinazione di protestantizzazione. C’è un ultimo particolare, la Pachamama, che non possiamo in nessuna maniera considerare come una qualche conseguenza del Concilio Vaticano Secondo. La teoria corretta quindi è che questo papato da un lato sia una conseguenza portata forse all’eccesso di semi già contenute nel concilio, dall’altro sia anche un incidente di percorso. C’è anche una parte che è scappata di mano. Questa è la balcanizzazione del cattolicesimo. Se il rendere il cattolicesimo protestante è un disegno riconoscibile già in Giovanni XXIII e Paolo VI, sicuramente riconosciuto dalla mafia di San Gallo, quello di renderlo pagano è l’idea timorosamente nuova. Questo è il dono originale di Bergoglio al mondo. La restaurazione del paganesimo avviene mediante un ecologismo che possiamo limitarci a definire eufemisticamente ascientifico, con la quasi semianalfabeta Greta ricevuta personalmente in Vaticano, e soprattutto attraverso l’adorazione degli idoli. La caratteristica del cristianesimo è l’intolleranza: il male non deve essere tollerato. La caratteristica del cristianesimo è l’odio: il male deve essere odiato. Pur di combatterlo i cristiani sono andati alla morte. Pur di non offrire sacrifici agli idoli. L’America Latina è stata cristianizzata grazie al meraviglioso miracolo del mantello di Guadalupe, un oggetto straordinario che, come la Sindone, non può essere un manufatto, e dal martirio di innumerevoli sacerdoti che hanno affrontato la morte pur di affermare che la verità è Cristo. La Chiesa, come la Madonna, non è mai scesa compromessi. Non si fanno compromessi col male. Non si tollera il male. Le cose sono vere o sono false. Le cose sono giuste o sono sbagliate. La tolleranza, questa melassa dolciastra, paralizza il giudizio. Il neopaganesimo bergogliano ha scavalcato anche il protestantesimo: la Pachamama, ossuta statuetta incas, immagine di una divinità cui per secoli sono stati fatti sacrifici umani, sorge da una deliberata e mortale apostasia. Il cattolicesimo potrebbe non sopravvivere. Una cerimonia pagana si è svolta in Vaticano. Abbiamo visto frati e sacerdoti inginocchiati per terra con la faccia al suolo e i loro tondi sederi puntati verso l’alto, ad adorare la Pachamama. Un gruppo di francescani ha fatto una specie di santino con una nuova versione della visitazione e la Madonna e la Pachamama una di fronte all’altra, e quindi deduciamo che anche S. Francesco d’Assisi si sta rivoltando una tomba.
La Chiesa non è più ancora di salvezza. Per poter propagandare paganesimo è però indispensabile chiudere le chiese e vietare le Messe. Le chiese sono state chiuse e le Messe vietate mentre ancora erano aperti bar, ristoranti, parrucchieri, club gay con annesse dark room. La gente muore senza estrema unzione. Abolita la confessione.
Le preghiere interreligiosa non hanno senso. Cristo o è risuscitato al terzo giorno o non è risuscitato. O noi abbiamo ragione e gli ebrei torto, o gli ebrei hanno ragione e noi torto. Non è possibile che abbiamo tutti ragione. Cristo non è il precursore di Maometto. O è il Figlio dell’unico vero Dio o è precursore di Maometto. Non può essere entrambi. Che qualcosa e il suo contrario possano essere entrambi veri è in opposizione al principio di realtà, che è una maniera cortese per dire che è una fesseria. La Madonna o è sedes sapientiae, mater ecclesiae, o è una donna qualsiasi.
Sacerdoti sono stati fermati mentre dicevano la Messa o battezzavano e subiranno un procedimento penale. In attesa che si attui la promessa che le forze degli inferi non prevarranno, noi rivolgiamoci alla Madonna.
«Ricordati, Vergine Madre di Dio, quando starai dinanzi al Signore, di intercedere per noi perché distolga la Sua indignazione nei nostri confronti».
In questo momento, senza distrarsi, chiediamo che l’ira di Dio sia stornata da noi.