Il Camorrista di Dio ha bisogno del nostro aiuto per il Burkina Faso.
Coraggio, truppa, il Camorrista di Dio ha bisogno di noi. Il Burkina Fasu è un luogo che sembra dienticato da Dio, i cristiani massacrati, la gente miserabile, sfruttata da mulinazionali micidali come quelle dell’oro. Conosco personalmente queste persone, so che i soldi arriveranno e che sarenno spesi come meglio no si può.
Carissimi amici tutti,
eccoci al nostro solito appuntamento annuale per ricordare che sono in riscossione le quote dell’adozione a distanza per i bambini del Burkina-Faso, a copertura dell’anno 2020.
Ricordo che la quota serve per il mantenimento scolastico comprensivo di un pasto caldo al giorno più assistenza sanitaria per il bambino e la famiglia.
Sarebbe cosa buona se tutte le quote arrivassero prima del 15 Gennaio 2020, questo per permettere di organizzarci al meglio.
La quota come sempre può essere versata direttamente a me oppure al parroco, per chi preferisce o perchè fuori dall’isola di Ischia c’è la possibilità di effettuare un bonifico i cui dati sono sotto riportati.
Vi ricordo che sul sito www.ischiareporter.it e klikkando su: “LA MIA AFRICA” troverai foto, filmati ed interviste dei miei viaggi in Africa e di coloro che ho incontrato, scoprirai un mondo sconosciuto.
I filmati e le interviste sono divisi in più parti per renderli meglio fruibili.
qui le coordinate bancarie su cui potrai fare il bonifico per chi preferisce utilizzare questa formula, avendo cura di darmi poi un cenno (whatsapp – sms – tel. ) al riguardo per la registrazione della quota che resta INVARIATA (120,00€ annui per ogni singolo bambino,), sappi che il denaro lo consegno di persona e nel caso di mia impossibilità tramite sacerdoti cattolici da me personalmente conosciuti.
Conto intestato a: NICOLELLA GIUSEPPE
IBAN: IT 44 G 03062 34210 00000 1912076
Causale: adozione a distanza bambino in Burkina-Faso anno 2020
Per chi non avesse ancora letto a riguardo dei lebbrosi, vedove e malati di mente allego un articolo che riguarda il mio ragazzo fratel Vincenzo Luise la cui intervista troverete nella pagina della “MIA AFRICA”.
Ringrazio tutti per la generosità e l’impegno chiedendovi di diffondere tra amici, colleghi e parenti; ricordandovi che ………. “un missionario è colui che si spoglia del suo passato e si fonde nella realtà. Essere missionario significa uscire dal guscio in cui si è nati e camminare incontro ad altri popoli, lasciandosi toccare dalla sofferenza umana, vivendola in prima persona”.
Grazie
Dio vi benedica tutti.
“CAMORRISTA” DI DIO |
Lo si potrebbe dire “un barbone tra i barboni”, ma anche uno che si fa “lebbroso tra i lebbrosi”, tanto si identifica con le loro ferite. Burbero, ma capace di una carezza. Prepotente, ma che si disfa il cuore in mille pezzi per una folla di “streghe” e sperduti mentali. Che rispondono sempre con un largo sorriso.
Basso, tarchiato, capelli bianchi lunghi e incolti, barba altrettanto lunga e altrettanto incolta: fratel Vincenzo Luise sembra uscito da un film d’avventura. E in effetti la sua vita è stata un’avventura, al servizio di Dio e dei fratelli più poveri. Nato a Napoli, anzi a Spaccanapoli, da ragazzino era la disperazione di sua madre. Sempre in giro con una “banda” di altri ragazzini, prepotente, selvaggio “Ero un vero camorrista”, dice di sé ragazzo. |