Notizie dal mio processo.
Molte righe per spiegare la colletta che intendo lanciare. Le mie spese giudiziarie, fino ad ora, ammontano a 12000 euro, di cui 1500 euro di multe e gli altri di risarcimenti e spese processuali. Faremo ricorso, ovviamente, ma non escludo che le cifre potrebbero gonfiarsi ancora: il 24 maggio ci sarà il processo con il circolo Mario Mieli.
Notizie dal mio processo, in cui ho subito una condanna per un’affermazione e l’assoluzione per tutte le altre, quindi grazie ai miei straordinari avvocati ora è ufficialmente affermato che tute le altre affermazioni sono vere.
“per i reati di cui all’art. 81 cpv, 595 c. p. 1 e 3 “perché, in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, offendeva in più occasioni l’onore e la reputazione delle persone con tendenza omosessuale, rappresentate dal Coordinamento Torino LGBT, e segnatamente asseriva:
-sia nel corso di un’intervista pubblicata sul sito web http://lacrocequotidiano.it in data 13.01.2017, sia sul suo blog personale http://silvanademri.iobloggo.com in data 16.01.2017, che tollerare l’omosessualità equivale ad accettare la pedofilia, con le seguenti frasi “se si stabilisce che l’omosessualità non è un disordine di natura, allora anche la pedofilia lo può essere altrettanto” o “il movimento lgbt vuole annientare la libertà di opinione e sta diffondendo sempre di più la pedofilia” ed altre simili etc.…………………………………..
E’ la sentenza di primo grado, contro cui ho proposto appello e che non voglio subire passivamente, perché mette in gioco non solo la mia ma la Libertà di tutti! Ed è una battaglia che va vinta, perché i “sacerdoti del pensiero unico” vogliono terrorizzare le menti libere utilizzando lo strumento giudiziario come clava, applicando il solito principio “colpiscine uno per educarne cento”. Ancora qualche attimo per presentare la colletta che intendo lanciare non solo per affrontare le mie spese giudiziarie, ma soprattutto per creare una comunità di persone che siano disposte ad impegnarsi per difendere la libertà di pensiero e di parola ricambiando chi ci aggredisce con la stessa moneta: 10, 100, 1000 processi penali e cause civili per affermare e difendere i principi fondamentali di una società liberale.
Nell’immediato, oltre coltivare l’appello contro la sentenza che mi ha condannato, gli impegni economici cresceranno ancora: il 24 maggio ci sarà il processo con il circolo Mario Mieli.
Quando è stata ufficializzata la sentenza, l’ associazione Citizen Go, comunità di cittadini attivi che collaborano tramite petizioni e campagne online e altre attività per difendere i loro valori comuni: la Vita, la Famiglia, le Libertà, ha raccolto 1500 euro. I dirigenti dell’associazione hanno affermato che innumerevoli persone vogliono partecipare alla battaglia, e sono felici di poterlo fare con una piccola offerta.
È importante per me sapere su quante persone posso contare, quanti vogliono sposare la mia battaglia. Una battaglia che mi sta costando cara – e non soltanto economicamente -, ma che per alcuni di voi può anche valere solo 10 euro. Se sarete 1200 potrei uscirne in pareggio, se sarete di più potrei aprire un fondo. Chiamarlo ‘Alleanza per la Difesa della Libertà’ ed essere in grado, così, di soccorrere tutti quanti saranno perseguiti per psicoreati o per affermazioni che rientrano nel diritto di parola.
La cronaca recente ci ha proposto due casi eclatanti in materia. Magdi Cristiano Allam, condannato due anni fa per diffamazione, e che abbiamo aiutato con una colletta – e Danilo Quinto, condannato per la dizione “servo sciocco”, e che anche bisognerà aiutare con una colletta. A questi nomi si è aggiunto quello dell’Avvocato Pillon, condannato a un risarcimento di 30000 euro. Vale per loro la stessa domanda che vale per me: il danno come è stato quantificato?
Anche se non siete d’accordo con me, combattete per la mia, e la vostra, libertà di parola.
Molti giornalisti mi hanno già data per condannata, in realtà la denuncia per diffamazione presentata dal Coordinamento Pride di Torino, cui si è associata come parte civile l’avvocatura LGBT, toccava diversi punti, mentre sono stata condannata solo per un punto, solo per un’affermazione la cui portata sarà ancora discussa ora in appello. Per tutte le altre sono stata assolta, e quindi abbiamo abbattuto l’ennesimo paletto che mina la libertà di tutti: grazie alla mia vicenda e grazie ai miei straordinari avvocati. Il grazie più grande va a loro, ai miei avvocati che, soli contro tutto il mondo LGBT, si sono battuti senza paura. Essere un avvocato che mi assiste vuol dire subire aggressioni verbali (con nome e cognome citati!) sui media e non. Vuol dire rischiare ostracismo. Non è una cosa da poco. Ed è fondamentale aggiungere che stanno lavorando per me gratuitamente. Grazie a loro, adesso, tutta una serie di affermazioni possono essere fatte.
L’uso ricreativo dell’ultima porzione del tubo digerente nuoce alla salute. Questo avviene sia negli uomini che nelle donne. Parlo moltissimo delle donne, ma le donne non mi hanno denunciato, quindi si nota meno. Ora si può dire, e si può dire perché grazie ai miei avvocati la veridicità della mia affermazione è dimostrata al di là di ogni possibile contestazione. Per poter trovare il rapporto anale non troppo disastroso, come spiegano siti omosessuali e non, e appositi tutorial, occorrono gel in quantità industriali, pazienza, rilassarsi, procedere dolcemente, rilassarsi, ancora pazienza, e ancora rilassarsi, e possibilmente aver fatto un clistere prima. Ma queste sono le regole dell’endoscopia, non della sessualità. La sessualità è un dono, la sessualità è natura, non c’è bisogno di nient’altro.
L’uso del retto a scopo ricreativo moltiplica per 20 il rischio di malattie sessualmente trasmissibili e aggiunge malattie enteriche e proctologiche, tanto più gravi quanto più numerosi sono i rapporti e i cambi di partner. Queste persone sono belle, forti e sane? Certo: anche i fumatori per la maggior parte della loro vita sono belli, forti e sani. Quando smettono di esserlo è tropo tardi. Meglio le informazioni darle prima, no?
Come non permettiamo di fare propaganda al fumo nelle scuole, non dovremmo lasciare che libri di “educazione sessuale” o attivisti lgbt propagandino pratiche antigeniche, spacciandole per una forma di normalità. La regione anorettale può contenere feci – visto che il suo compito fisiologico è la loro espulsione – e la forzatura dell’ano può causarne la fuoriuscita di feci. Quest’ultime hanno un contenuto settico in quantitativo tale che la carica microbica può essere pericolosa. Certo, è diritto assoluto di ognuno usare gli organi sessuali e il tubo digerente come meglio crede, ma è altrettanto sacro il diritto di altri a trovare sgradevole una pratica antigienica; di non desiderare di sentirne parlare o di vederla mimata in pride finanziati con denaro pubblico e con in testa il sindaco in fascia tricolore, e di non tollerare che sia insegnata nelle scuole durante le cosiddette “lezioni di educazione sessuale” come una normale alternativa alla sessualità umana. È un comportamento biologicamente perdente, non stabilito geneticamente e reversibile. . Per uscirne occorre una motivazione forte e una forza di volontà d’acciaio, ma se ne può uscire, ed è fondamentale che lo si sappia.
Molte persone restano bloccate a vita da una narrazione martellante, quanto ascientifica. Gli ex omosessuali che vogliono raccontare la loro storia, come Luca di Tolve e Nausica Della Valle, sono insultati, derisi, censurati. Medici e soprattutto psicologi che si azzardano a dare aiuto a un paziente che vuole cambiare sono osteggiati dai rispettivi ordini.
Se la disapprovazione dell’omosessualità è vietata, automaticamente saranno vietate le Scritture e così sarà messa in discussione la libertà religiosa. La legge sull’omofobia è un attentato alle libertà ed alla libertà religiosa: in Svezia è stato arrestato un sacerdote che aveva letto San Paolo, come è ovvio e inevitabile che sia dove esista una legge del genere.
Grazie ai miei processi, e al valore dei miei avvocati, le mie affermazioni stanno circolando. Anche sulla stampa ostile. Si sta quindi rompendo il muro di omertà. Un enorme numero di persone ignorava i dati sanitari. Un enorme numero di uomini che si credono omosessuali, mi stanno contattando.
Quello per cui sono stata condannata riguarda l’affermazione secondo la quale i movimenti LGBT stanno sdoganando, diminuendo, la disapprovazione per la pedofilia. Termine con cui si indica l’orientamento sessuale caratterizzato dall’attrazione erotica per i minori. Il movimento LGBT non è una persona giuridica riconoscibile, esattamente come il movimento femminista, eppure include una miriade di circoli e aggregazioni, alcune delle quali, stanno senza alcun dubbio, e come ho abbondantemente documentato, spingendo verso la libertà “sessuale”.
Love is love: not gender, not age, not race, not religion. Su razza e religione, tutti d’accordo. Su genere, contenti voi, va bene, basta che non ce lo imponiate. Quanto all’età, abbiamo parecchio da dire, e non intendiamo farci imbavagliare.
Il movimento LGBT, come peraltro anche numerosi movimenti fondati sul ‘vietato vietare’, si dichiara aperto a tutte le forme di libertà sessuale, a tutti gli orientamenti sessuali. E la più recente definizione ufficiale di pedofilia – quella del Manuale Diagnostico Statistico -, ne parla come di un orientamento sessuale caratterizzato da attrazione sessuale per i minori.
Il giudice mi ha condannato per aver affermato che il movimento LGBT, nella sua spinta alla libertà sessuale, nell’ambito del vietato vietare, potrebbe portare al diritto di provare attrazione erotica indifferentemente dall’età, diritto sbandierato da Mario Mieli nel suo libro Elementi di Critica omosessuale, insieme al progetto di abuso su minore racchiuso nella frase “noi faremo l’amore con loro”, che è apologia di reato.
Se anche questa è la vostra battaglia; se anche a voi sta a cuore la libertà, datemi una mano.
Per il momento raccogli i fondi Citizen go, oppure sul mio conto e non escludo che nel giro di qualche settimana parta l’associazione Alleanza per la difesa della libertà.
Vale la pena di battersi per la libertà di parola.
Un grazie ai miei avvocati.
Se vi interessa tutta la battaglia, denunce a memorie, trovate tutto sul mio sito gratuitamente
Silvanademaricommunity
Oppure nel libro Non facciamoci imbavagliare, ed Fede e Cultura.
Accredito sul conto corrente cc n 61632 intestato a Silvana De Mari. presso Intesa San Paolo sede di Andezeno/ Baldissero Torinese
IBAN IT26L0306931300100000061632 specificare nella motivazione la vostra mail così che possa ringraziarvi
e non escludo che nel giro di qualche settimana parta l’associazione Alleanza per la difesa della libertà in Italia.
Vale la pena di battersi per la libertà di parola.
Un grazie ai miei avvocati.
Se vi interessa tutta la battaglia, denunce a memorie, le trovate sul mio sito gratuitamente
Silvanademaricommunity
Oppure nel libro Non facciamoci imbavagliare, ed Fede e Cultura.
Grazie a tutti.