Come diventare San Giorgio.
Come diventare Un cacciatore di draghi.
Lezione 3: restare aggrappati alla verità come una patella a uno scoglio.
Se la verità fa male a qualcuno, vuol dire che questo qualcuno è in una situazione di doloroso disequilibrio. Il compito etico consiste nell’ aiutare questo qualcuno a ritornare all’ equilibrio, attraverso una dolorosa strada che passa dalla verità. Mentire inchioderà tutti nella menzogna, e mentire annienterà noi che mentiamo. Il nostro io inconscio comincerà, correttamente, a percepirci per quello che siamo diventati: individui che si fanno dire da altri cosa pensare e quali parole usare, individui che dicono il falso, cioè falliti. La menzogna è un fallimento etico.
Come si fa a rendere fallito un intero popolo? Come si fa a convincere un popolo a lasciarsi morire, a rinnegare la propria storia, a estinguersi per denatalità? Lo si costringe a mentire.
Per costringere un popolo a mentire occorre una polizia segreta che spacchi le gambe, tibia e perone bilateralmente, applicando un vecchio principio della medicina psicosomatica che afferma che quando a qualcuno spacchi le gambe bilateralmente si calma. Questo è il sistema usato da una seria di gentiluomini, non solo Hitler, ma anche Stalin, Mao, Pol Pot, il molto sopravvalutato Che Guevara, massacratore tra l’altro di omosessuali, al momento la migliore icona di consumismo spicciolo: magliette e accendini. In mancanza di polizia segreta si ricorre al piano B: la comunicazione manipolatoria, o parli come dico io o sei cattivo, anzi kattivo, o menti o spezzerai la mia anima, avrai il mio dolore sulla coscienza.
A questo punto, per evitare che persone abbiano il cuore spezzato, interviene la legge, non la legge dei dittatori brutti sporchi e cattivi, ma la legge di quelli tanto buoni, gli Hollande, i Trudeau eccetera, con multe, denunce, anche incarceramenti, con una gogna mediatica per cui nemmeno i tuoi parenti di primo grado ti rivolgono la parola. L’obbligo di menzogna come dovere etico e compassionevole, la disapprovazione ferma e totale ai dissidenti è totale. Completo è il permesso di arrivare fino alle ingiurie più oscene e alle minacce. Il consenso all’obbligo di menzogna passa dalla scuola, dallo spettacolo, e dai media, e soprattutto da quello che da sempre, è il media più brutalmente appiattito sul pensiero unico, sul conformismo più totale: il settimanale femminile, un giornale fatto all’80% di pubblicità, che quindi il sussulto di trasgressione non se lo può permettere.
Nasciamo uomini o donne, nasciamo con quattro arti, venti dita. Queste affermazioni purtroppo prevedono delle eccezioni, eccezioni aumentate da quando è aumentata la radioattività del mondo (Hiroshima Nagasaki, Bikini, Chernobil eccetera) e l’aumento delle sostanze teratogene del mondo ( talidomide , agente arancio, eccetera) ha aumentato il numero delle malformazioni. Esistono persone con numero di arti diversi, queste persone hanno patologie, i loro casi sono contemplati sui libri di patologia. In quanto colpiti da patologie li amiamo ancora di più, ma riconosciamo che le loro sono patologie. Sui nostri libri di anatomia scriviamo che l’essere umano ha quattro arti, che tutta la fisiologia del corpo e della mente è basata sulla complementarietà degli arti destri e di quelli sinistri, che tutto l’appoggio del piede è fatto per avere cinque dita terminali e, soprattutto, che la mano con un pollice opposto alle altre quattro dita: un’enorme parte della corteccia cerebrale è dedicata alla mano e, soprattutto, al pollice. Amiamo moltissimo le persone affette da focomelia, Nick Vujicic ( se non lo conoscete cercate i suoi meravigliosi video su you tube) e Simona Atzori ( se non la conoscete cercate i suoi meravigliosi video su You tube), ma sui libri di anatomia e fisiologia continuiamo a scrivere che esiste una norma, e questa norma è quattro arti, venti dita.
Esistono persone che per patologie, cromosomiche, endocrinologiche, e/o anatomiche non sono perfettamente riconoscibili come maschi o femmine. Si tratta di patologie rarissime, che vanno risolte con riservatezza e delicatezza. Per risolvere queste rarissime patologie si è creata la capacità tecnica di sintetizzare ormoni sessuali e di calcolarne le dosi, e la capacità tecnica di operare su genitali incompleti per renderli più simili a come dovrebbero essere. Sono patologie, non fisiologie, non maniera di essere diversi come può esserlo in mancinismo, sono perdite di funzioni, e l’esistenza di queste eccezioni non modifica la verità che si nasce uomini o donne, diversi e complementari, diversi fisicamente e mentalmente, e che la funzione della sessualità è completarsi con la diversità dell’altra o dell’altro, maschi con femmine, femmine con maschi, di completare la propria personalità attraverso il confronto con l’altra o l’altro, diversa/o da noi, e generare la vita, che deve essere generata così, con un gesto di amore, di tenerezza, con il piacere, non in una provetta, dopo un ago sterile di acciaio.
Poi esistono persone che invece rifiutano il loro destino di maschio o femmina, e non hanno nulla a che vedere con le patologie elencate prima. Le persone cosiddette trans sono persone geneticamente sane, con assetto cromosomico normale, con assetto anatomico e endocrino normali, la cui mente non è in grado di adattarsi alla realtà del loro corpo. Quando la nostra mente non si adatta al corpo occorrerebbe curare la mente, che è plastica, non modificare il corpo, che invece sanguina quando lo si modifica, e che non è modificabile se non in aspetti superficiali. Se una persona sostiene di vivere meglio impersonando una persona del sesso opposto, si mette in una situazione di disequilibrio cui ha pieno diritto, ma che non può imporre al mondo.
Per evitare di offendere le persone che non si identificano con la propria realtà biologica, ci sono state imposte menzogne, ma non si costruisce sulla menzogna. Un maschio dotato di pene e testicoli, semplicemente depilato e con la parrucca, ha avuto diritto negli USA ad essere incarcerato in una cella femminile dove ha violentato due detenute. Il dolore di un maschio ancora fornito di pene e testicoli a non essere riconosciuto come femmina è ritenuto enormemente superiore al dolore di una donna a dover condividere bagno e cella con un individuo dotato di pene e testicoli e a essere stuprata. Tutto il linguaggio deve essere modificato. In Svezia un professore di biologia è alla gogna per aver affermato la realtà biologica che uomini e donne sono diversi, in Canada chi si rivolge a un maschio che pensa di essere una donna come a un maschio, magari ancora fornito di attributi maschili, paga decine di migliaia di dollari di ammenda ed esce dalla società civile. In UK occorre dire persona incinta, non donna incinta, o qualcuno si sentirà escluso. In Usa, ora la vagina deve essere chiamata buco anteriore, mentre la regione anorettale diventa il buco posteriore. Sono menzogne. La vagina non è un buco, ma un organo con funzione di canale con funzione nei due sensi, con la funzione sessuale e riproduttiva, un organo magnifico come ogni organo. Il retto non è un buco, ma un canale, con funzione solo in un senso, la parte terminale del tubo digerente.
Chi è incapace di vedere la funzione di questi organi, che li riduce appunto a buchi per un qualche strofinio, ha perso la visione corretta della realtà.
Noi che invece questa visione la conserviamo, la realtà la proclamiamo a gran voce. I maschi sono maschi e le femmine sono femmine. Gli autobus con questa scritta sulle fiancate in Spagna e in Italia rischiano moltissimo, ma chiunque dichiari la verità sta facendo un’opera di misericordia. Anche a costo della lapidazione. Se qualcuno è addolorato dall’ affermazione della verità, accogliamo la sua sofferenza che può e deve essere curata, ma la si cura con la verità, non con la menzogna.