Caro Gesù Bambino.
Caro Gesù Bambino, non disturbarti, non abbiamo bisogno di nulla. Non abbiamo bisogno di onestà. Giudici divorzisti e avvocati divorzisti si guadagnano i loro soldi con onestà adamantina, impiegando tutta la buona volontà possibile perché diventi fango ogni molecola di quello che, almeno per un attimo, era stato un amore. Espertissimi e onestissimi sessuologi insegnano che la sessualità è un bel giocattolo, uno strofinio da cui si ricavano sensazioni, da vivere senza nessun senso di colpa, per carità, che se per caso qualcosa scappa, non sia mai, se per caso un bimbetto comincia a formarsi, un comodo aborto a spese della comunità rimetterà le cose a posto, spostando il piccolino nel bidone dell’aspiratore o nel cesto delle garze sporche. Medici abortisti guadagnano onestamente il loro stipendio, su cui pagano le tasse fino all’ultimo centesimo ed è questo che conta.
NON ABBIAMO BISOGNO DI AMORE
Per carità, amore basta, ci stiamo sprofondando dentro, una robaccia dolciastra e molle come i marshmallow, love is love, fiocchetti e cuoricini. In nome dell’amore bimbi vengono fabbricati, ovuli vengono ceduti, anzi venduti, con una temibile e a volte mortale sindrome da iperstimolazione ovarica, ma che importa? Love is love. La gravidanza la porta una donna povera, spesso indiana o indonesiana, ma anche ucraina, un bimbo ordinato e pagato viene tolto alla donna che lo ha portato, di cui ha imparato a riconoscere la voce mesi prima di nascere, perché abbia gli ormoni da stress alti per tutta la vita, ma pare che chi gli ha fatto questo simpatico scherzo lo ami. Figuriamoci se lo odiavano. Altri bambini nascono senza padre, come se il padre e la necessità di averlo fossero due stantii e insulsi luoghi comuni. Anche questi li amano: love is love, niente amore grazie, ci stiamo annegando. Gesù Bambino, non ci portare la misericordia. Ne abbiamo a vagoni, tonda e paffuta, dolciastra e appiccicosa, ci sprofondiamo dentro fino al ginocchio. A me pareva dovessimo essere il sale della terra, non lo zucchero filato.
LA NOSTRA VOMITEVOLE MISERICORDIA
Siamo misericordiosi con i pretini tanto carini che ci presentano i loro fidanzatini ancora più carini di loro, siamo misericordiosi con gli spacciatori nigeriani e senegalesi, badando che possano fare indisturbati il loro lavoro. La nostra misericordia avvolge sempre Caino, infischiandocene di Abele, ed è per non offendere, per non essere scortesi che ci siamo tappati le orecchie e non sentiamo le voci dei cristiani perseguitati e assassinati nelle terre dell’islam e in quelle del comunismo reale.
Gesù Bambino non ci portare niente. Torna. Ormai siamo arrivati a un punto di follia, di negazione della realtà, nessuno insegna più che gli uomini sono nati per amare le donne, che le donne sono nate per amare gli uomini e entrambi per amare i bambini che metteranno al mondo con il loro amore, che proteggeranno stando insieme per tutta la vita sostenendosi e amandosi. Solo Tu, tornando, mettendo di nuovo i tuoi passi uno dopo l’altro sulla terra della Galilea, o dell’Afghanistan, o di Mosul, o della Nigeria puoi salvarci. O se proprio non puoi tornare, dacci le uniche cose di cui abbiamo bisogno, la giustizia e il coraggio, il coraggio per affermare la giustizia.