Il contribuente ingrugnito: riprendiamoci l’Italia.
Odio pagare le tasse. In effetti odio anche sparecchiare, però capisco che non si possono lasciare i piatti sporchi sulla tavola e che uno stato ha bisogno di quattrini per strade, scuole, ospedali, qualche ambulanza e i pompieri che ci vengono a tirare fuori dopo i terremoti o quando i ponti con manutenzione impeccabile incredibilmente crollano. Se qualcuno mi intralcia mentre sparecchio mi irrito, già sto facendo una cosa sgradevole, almeno non mi complicate il compito. Se i miei soldi vengono sperperati in qualcosa di sbagliato divento una belva. I miei soldi, come quelli di tutti noi, sono usati anche per le ambasciate, che sono le ambasciate dello stato italiano, rappresentano il popolo italiano. Le ambasciate devono essere usate solo per rappresentare il popolo italiano, devono essere sobrie e non possono fare nulla che non sia rappresentare il popolo italiano. Il popolo italiano il matrimonio tra due persone dello stesso sesso non lo ha voluto, saremo insopportabili e bigotti, ma questo è. E ancora meno ci piace la possibilità di avere figli comprando ovuli e gravidanze, che riteniamo il più totale sfruttamento del corpo delle donne povere. Non vi piace il popolo italiano? Non fate gli ambasciatori, così non dovete rappresentarlo. Se facendo gli ambasciatori rappresentate nei locali dell’ambasciata idee che non sono quelle della legislatura del popolo italiano, il contribuente di irriterà e voi vi troverete di fronte la sua irritazione. Un ambasciatore italiano, non può fare propaganda a nessuna idea che non sia rappresentata dalla legislazione italiana, è già sgradevole se questa propaganda la fa a casa sua nel suo tempo libero, se la fa nei locali dell’ambasciata pagata con i soldi dei contribuenti sta commettendo un arbitrio.
Sto parlando della festa organizzata dall’ ambasciatore d’Italia a Madrid, Stefano Sannino. Secondo notizie di stampa che ci auguriamo false, ma che fino ad ora non sono state smentite, sarebbe stata usata la nostra sede diplomatica per celebrare un matrimonio tra due cittadini spagnoli entrambi maschi, al seguito del quale nella stessa sede si è svolto un ricevimento con centinaia di invitati prevalentemente del mondo LGBT. Vogliamo essere certi che il ricevimento sia stato fatto con pasticcini e prosecco pagati dall’ambasciatore di tasca sua, perché se così non fosse sarebbe gravissimo, ma anche così l’utilizzo della sede diplomatica per una festa privata a scopi privati non è accettabile. Il matrimonio celebrato è una specie di burla visto che l’ambasciatore non ha a capacità di inventare il matrimonio di due cittadini entrambi maschi, e nemmeno cittadini italiani. Il matrimonio tra maschi esiste in Spagna , ma non può essere celebrato da un ambasciatore italiano. Capiamo che è stata una provocazione, ma i contribuenti italiani ne hanno abbastanza su chi fa provocazione con i soldi loro, in prestigiose location pagate da loro, e forse, ma speriamo di no, con i pasticcini e il prosecco pagati da loro. E se invece del prosecco c’era lo champagne francese siamo ancora più ingrugniti. Una bella festa, riconosciamo che entrambi i nubendi e lo stesso ambasciatore sono molto carini, che gli abiti di sartoria stanno loro a pennello, ma la loro festina non possono farla in un’ambasciata. A noi italiani cafoni e bifolchi, molto meno carini e molto meno benvestiti, la frase riportata dalla stampa “auguri e figli maschi” non è piaciuta, ci ha ricordato l’orrore dell’utero in affitto. Se volete evocare l’utero in affitto come una bella festa fatelo in locali di cui avete pagato l’affitto con i soldi vostri.
Tutti i cittadini che ne hanno abbastanza di vedere il proprio denaro usato per scopi che non amiamo si precipitino su l’Occidentale a firmare la richiesta al Governo che sia fatta luce sull’accaduto e vengano assunti i provvedimenti conseguenti nel caso in cui si verifichi che la legge è stata effettivamente violata, insieme a Carlo Giovanardi, Eugenia Roccella e Gaetano Quagliariello
https://www.loccidentale.it/articoli/146784/nozze-gay-in-ambasciata-firma-anche-tu-perche-sia-fatta-chiarezza-e-siano-assunti