A chi ha sarà dato.
A chi ha sarà dato, a chi non ha sarà tolto. Questa bellissima frase è contenuta nel Vangelo di San Matteo.A chi ha fede sarà data altra fede, a chi ha determinazione sarà data altra determinazione. a chi ha coraggio sarà dato altro coraggio. Vale per il coraggio la stessa regola che vale per qualsiasi capacità umana ( il coraggio è una capacità, la capacità di pensare in maniera lucida e agire di conseguenza anche in presenza di paura) : è importante la genetica, è importante quello che è successo nella nostra infanzia, ma per il resto fondamentale è l’abitudine. La potenza delle abitudini è enorme, e con l’abitudine ogni capacità diventa più forte. Il nostro cervello è basato sulle abitudini.
Anche l’ansia, mostruosa parola che si autoalimenta e si auto genera, è soggetta all’abitudine e può crescere fino a diventare infinita e devastante.
Il coraggio bisogna volerlo, dichiarare di volerlo e scriverlo.
il coraggio può essere su due linee diverse: quello fisico, e l’altro. Il coraggio fisico a volte ci mette nei guai, persone che ne hanno troppo, motociclisti, atleti metropolitani, spesso pagano con un prezzo alto il loro disprezzo per i dolore. Il coraggio fisico ci permette di imparare a usare i pattini, la bicicletta e sfidare le dittature. L’altro coraggio è quello di andare soli contro tutti. La bellissima fiaba di Andersen, I Vestiti nuovi dell’Imperatore, e il terrificante e geniale romanzo 1984 di George Orwell descrivono lo stesso terrificante fenomeno: la negazione della realtà, quando tutti la negano.
Come diceva la buonanima di Chesterton, insieme a Torkien uno dei grandi scrittori cattolici inglesi, viene il momento in cui è necessario impugnare le spade per affermare che l’erba è verde.
Questo è il vantaggio di essere uno scrittore fantasy.
Noi abbiamo una certa dimestichezza con le spade.
Il coraggio di dire che trovo orrendo che col denaro pubblico si finanzi cose come queste per esempio.
A chi ha coraggio sarà dato altro coraggio.