Madre natura è un’ arcigna megera e non perdona nulla
Ho passato moltissimo tempo ad ascoltare il dolore, il dolore non consolabile di che ha volontariamente abortito. Adesso avrebbe 5 anni. Adesso avrebbe 9 anni. Adesso sarei nonna.
Molti aborti sono fatti per volere di altri, il compagno, il marito, il datore di lavoro. Molte donne non hanno l’assertività sufficiente per dire no. Molti aborti sono fatti per volontà dello sfruttatore. Una giovanissima prostituta nigeriana me lo aveva raccontato: era l’unica cosa sua, quel bimbo dentro di lei, l’unica uscita da una solitudine totale. Se solo avesse potuto terminare la gravidanza, anche solo per poi darlo in adozione, avrebbe sentito che tutta la sua vita avrebbe avuto un senso.
“Sono rimasta incinta, mio marito non lo voleva, allora io ho accettato di abortire. Se in tutto l’ospedale qualcuno mi avesse detto una parola buona, mi sarei fermata. Avevo paura di perdere mio marito. Ora non ho più il bambino. Mio marito mi ha lasciato. Ora 50 anni e sono sola. Secondo lei ho fatto una stupidaggine?”
“Sono rimasta incinta. Era il terzo bambino. Non ce lo potevamo permettere, allora ho abortito. L’aborto tutto bene. I bambini non se ne sono nemmeno accorti. Per un giorno li ha tenuti mia madre, e nessuno si è accorto. Io ho avuto un esaurimento nervoso, una depressione. Poi mio marito ha cominciato a uscire, si è trovato un’altra, Tutto si è sfasciato. Mio figlio è stato bocciato, l’altro ha cominciato a farsi di spinelli…”
Ma veramente credete che i bambini non si siano accorti di qualcosa che si e spezzato?
In minuscolo grumo di cellule a forma di bambino che sta diventando un bambino si trova nel posto più protetto al mondo, e lì subisce un’aggressione mortale. L’aborto è un tradimento. L’aborto è una perdita di lealtà, la lealtà al più debole. Il più debole è in bimbo, non è la madre, e la madre porterà il segno di questo tradimento.
A questo link la petizione perché il consenso informato sia completo, perché si parli della depressione, della tristezza, del rimpianto. Molte donne non sanno nemmeno che un aborto volontario potrebbe diminuire la loro capacità generativa.
Se avete commesso questo atto, c’è ancora la possibilità di riparare. Date un nome al bimbo, chiedete durante la confessione che possa essergli esteso il battesimo di desiderio. Iscrivetevi a un centro di aiuto alla vita e date l’accoglienza a un altro bimbo, diventatene la zia, proteggete un’altra piccola vita.